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  1. Calibrare e Profilare il monitor. Guida pratica

     

    PREMESSA
    Esistono migliaia di articoli sul Web su questo argomento, quindi perchè scriverne un altro?
    Perché vogliamo averne uno fatto su misura per Nikonland, sostanzialmente diretto al fotografo artista e non al fotografo-matematico oppure al fotografo-scienziato.
    Non è semplice trovare l'equilibrio tra le informazioni minime e una trattazione completa, mi sono basato sul tipo di domande che vedo qui su NL e ho cercato così il migliore compromesso.
    Per i "pigroni" ho anche incluso una guida passo passo...non potete sbagliare!
    Tuttavia, molte questioni restano senza una risposta facile e immediata. Per chi fosse più curioso, ho riunito alcune considerazioni aggiuntive nella sezione finale chiamata "Approfondimenti" . Ma...il vero fotografo-fotografo disdegnerà queste note e userà il suo tempo per fare foto!

    L'articolo è organizzato nelle seguenti sezioni:

    1. Cosa vuol dire Calibrare e Profilare il monitor
    2. Perché farlo
    3. Elementi necessari
    4. Come si fa
    5. Guida passo passo
    6. Conclusioni
    7. Approfondimenti
    8. Mini-glossario

     

    1. COSA VUOL DIRE CALIBRARE E PROFILARE IL MONITOR
    Calibrare il Monitor vuol dire portarlo a uno stato noto da noi scelto. Dopo che è stato calibrato, il monitor potrà essere profilato il che vuol dire descriverlo con delle formule matematiche che consentano di inviare sul monitor gli impulsi giusti per "ricreare" correttamente il colore di ogni singolo pixel della nostra immagine.
    E' importante notare che non sono due operazioni mutualmente necessarie: si può solo calibrare il monitor oppure solo profilarlo, oppure fare entrambe le cose. Siccome questa è una guida pratica ci limitiamo al caso più comune, quello in cui il Monitor viene calibrato e profilato.

    2. PERCHE' FARLO
    Purtroppo esistono molti dubbi e incertezze in questo campo.
    Talvolta sento dire: "non ho bisogno di profilare il monitor perchè non stampo". Oppure: "non ho bisogno di profilare il monitor perchè prima di stampare carico il profilo del laboratorio di stampa" :a136:
    In realtà la Calibrazione e Profilazione del monitor servono affinché io possa
    - vedere le immagini nel modo corretto (cioè visualizzare a monitor i colori reali della foto)
    - vederle uguali su tutti i miei monitor se ne ho più di uno
    - vederle tra 10 anni come le vedo oggi
    - creare una completa gestione del Colore per ottenere la corretta conversione delle mie immagini verso ognuna delle mie periferiche (che dovranno essere tutte calibrate e profilate: fotocamere, scanner, stampanti, ecc)
    - e affinché qualsiasi altra persona sulla Terra (ma anche fuori...) possa vedere le mie immagini come le vedo io (se anche loro hanno calibrato e profilato il loro Monitor).

    Infine c'è una considerazione da fare, legata alla "priorità" di questa attività.
    Troppo spesso si vedono fotoamatori che spendono grossissime cifre per macchine, obiettivi e attrezzature varie e poi non si dotano di un monitor decente, magari usano solo un laptop e non si decidono ad acquistare un "calibratore" moderno ed efficiente che costa 150-170€ compreso il software...il risultato qual è? che vedono le loro costosissime immagini in un modo sbagliato e che nessun altro le vedrà come loro...a tutti gli effetti vivono in un mondo a parte  e a volte non capiscono il motivo di critiche e commenti alle loro immagini.

    Secondo me l'acquisto di un monitor "decente" e dell'attrezzatura per calibrarlo è la prima cosa da fare dopo l'acquisto della macchina e del primo obiettivo.

    3. ELEMENTI NECESSARI
    Per calibrare un monitor è necessario possedere (oltre al monitor...) un appropriato strumento di misura e un software apposito.

    3.1 Gli strumenti di misura,
    Ce ne sono di 2 tipi:
    - spettrofotometri
    - colorimetri
    I primi sono strumenti in principio più sofisticati e forniscono la lettura spettrale della luce misurata. Gli spettrofotometri più usati sono l'Eye One Pro (versioni 1 e 2) e il Munki, entrambi della X-Rite.
    I colorimetri forniscono solo i valori colorimetrici riferiti a un unico illuminante.Tra i colorimetri troviamo per esempio gli Spyder della Datacolor e i vari i1 Display della X-Rite (che poi si possono chiamare Eye One perchè X-Rite gioca sulla pronuncia uguale delle sigle i1 e Eye One).

    Questo è lo Spyder
    [attachment=58482:photo_s4express2_500.jpg]

    Questo è il vecchio Eye-One Pro (spettrofotometro)
    [attachment=58481:i1Pro 4.jpg]

    E questo è l'i1Display Pro
    [attachment=58480:i1 Display Pro.jpg]

    La mia raccomandazione è semplice: usate lo strumento chiamato i1Display Pro (riferito tecnicamente come i1d3) che è l'ultimo dei 3 illustrati sopra. Costa sui 170€ compreso l'ottimo software i1profiler e, pur essendo un colorimetro, è addirittura preferibile ai costosi spettrofotometri per questo tipo di applicazione. Personalmente non consiglierei gli Spyder, li ho usati a lungo e trovo l'i1Display Pro superiore come precisione e funzionalità. Ma immagino che anche gli Spyder nelle versioni più recenti possano dare discreti risultati (attenzione che siano compatibili coi monitor wide-gamut se ne avete uno).

    3.2 I software di calibrazione e Profilazione
    Ci sono 3 tipi di software:

    - Quelli proprietari dei fabbricanti degli strumenti di misura, come l'i1profiler della X-Rite e quello della Datacolor. Questi sono forniti insieme allo strumento, ma attenzione: in alcuni casi (come per gli Spyder) ci sono versioni con potenzialità diverse che corrispondono a prezzi diversi. E' "caldamente consigliabile" disporre di una versione del software che sia totalmente flessibile e cioè che consenta di scegliere i parametri di calibrazione in modo totalmente libero

    - Quelli proprietari dei fabbricanti dei monitor "High-end" come il software Spectraview della NEC, il Blue Eye della Lacie e il Color Navigator della Eizo. Questi sono spesso da preferire se si hanno LUT hardware perchè danno la garanzia di poter effettivamente scrivere sulla LUT del monitor e non solo su quella della scheda video.

    - Software specializzati come ColorEyes Display e Basiccolor (nati dalla stessa costola e poi separatisi). Quest'ultimo oggi è probabilmente il miglior software disponibile e ha il vantaggio di essere compatibile coi Monitor NEC di alto livello e cioè di poter accedere alla loro LUT interna.

    In conclusione, queste sono le mie personali raccomandazioni:
    - se avete un monitor di alto livello con LUT interna usate il software in dotazione o meglio ancora usate Basiccolor se è compatibile
    - se avete un monitor senza la LUT interna e avete comprato l'i1Display Pro usate il software i1profiler in dotazione allo strumento. Oppure, meglio ancora, usate Basiccolor, ma dovrete pagare il software a parte (costa circa 100€).
    - se avete uno Spyder sinceratevi di poter scegliere i parametri di calibrazione, se così non fosse potete comprare l'upgrade alla versione superiore oppure (meglio) comprare Basiccolor.

    Considerazione aggiuntiva: anche un monitor scadente può essere profilato, ma continua a essere un monitor scadente. La mia raccomandazione è quella di dotarsi di un monitor di livello medio-alto, preferibilmente uno di 24" di tipo Wide-gamut. I laptop (cioè i "portatili") di solito non hanno dei buoni monitor, spesso hanno display a 6 bit e la loro scheda video a volte non carica LUT separate per i canali RGB, quindi se possibile...evitateli, se date la priorità alla visione e lavorazione delle vostre immagini.
    Inoltre il fatto di ottenere un gamut molto ampio non significa che il monitor sia necessariamente buono, vi sono altri elementi che sono ancora più importanti, come l'uniformità (non solo della Luminanza, ma anche dei colori). Abbiamo colleghi utenti di questo forum che hanno avuto monitor che erano "verdi" da una parte e "magenta" dall'altra...impossibili da profilare!




    • mag 13 2014 12:57
    • da Spinoza