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C'erano 1 risultati taggati con foveon x3

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  1. Nuove Sigma sd Quattro ed sd Quattro H : la pri...

    Kazuto Yamaki, proprietario, presidente e amministratore delegato di Sigma, l'aveva anticipato in una recente intervista in Polonia.
     
    Sappiamo che i nostri clienti vorrebbero un aggiornamento della nostra Sigma SD1 il cui lancio risale a 5 anni fa.
    Che la vorrebbero mirrorless e di formato più grande.
    Ci stiamo lavorando e i nostri clienti scopriranno che è valsa la pena avere pazienza.
     
    Ma diciamo la verità, nessuno si aspettava un annuncio così presto. Anche se l'annuncio non dà per il momento notizia della effettiva disponibilità sul mercato.
    E nessuno si aspettava non una ma due macchine che condividono tutto tranne il sensore.
     
    Era scontato, diciamocelo, che la macchina avrebbe ereditato il nuovo sensore Foveon Quattro delle Sigma dp Quattro, così come a suo tempo Sigma SD1 e Sigma SD1M hanno condiviso il sensore delle dp e delle dp Merrill.
    Ma data la relativa dimensione sia di disponibilità di fondi per lo sviluppo che di mercato potenziale non ci si aspettava un incremento della superficie.
     
    E invece, una delle due macchine incorpora un sensore in formato 1.3x, un salto intermedio verso il full frame (ricordo che in origine le Sigma SD avevano un sensore 1.7x, poi diventato 1.5x con le SD1).
     
    Il sensore della Sigma sd Quattro H è in formato APS-H (come le vecchie Canon 1D) e quindi oltre a moltiplicare per 1.3x l'angolo di campo inquadrato dalle ottiche, permette una superficie di illuminazione maggiore, con ovvie conseguenze in materia di rumore, uno dei due limiti principali di tutte le fotocamere Sigma (l'altro è la macchinosità e lentezza di tutto il processo di ripresa, memorizzazione e sviluppo delle immagini).
     
    Eccole qua :
     
    [attachment=91703:Sigma-sd-Quattro-and-Sigma-sd-Quattro-H-mirrorless-cameras.jpg]
     
    la Sigma sd Quattro condivide il sensore con le compatte Sigma dp Quattro.
    Il sensore Foveon X3 Quattro impiegato si distingue dalle generazioni precedenti per avere il primo strato blu con pixel di formato ridotto rispetto ai successivi due strati di rosso e verde posti più in profondità.
    Il massimo numero di pixel è pari a 19.6 milioni (per l'appunto, il blu, gli altri due strati sono da 5 megapixel) in formato APS-C da 24x16mm.
     
    La Sigma sd Quattro H ha invece un sensore Foveon in formato APS-H da 26.6x17.9mm (il formato 35mm o full-frame è invece di 36x24mm) e lo strato superiore blu è pari a 25.5 megapixel effettivi.
     
    Sigma in passato ha verificato che in condizioni di utilizzo reale, le risoluzioni effettive mostrate dalle sue macchine (vi risparmio la trattazione matematica che ricorre al teorema di Nyquist-Shannon sul campionamento analogico/digitale in un tempo discreto, la potete trovare in una intervista su Dpreview qui) sono superiori a quelle mostrate da fotocamere con matrice di Bayer con un numero pari di pixel.
    Questo vantaggio è pari ad un fattore di [radice di due] sulla verticale e sulla orizzontale per il colore verde, pari ad un fattore [2] in tutte le direzioni per i colori rossi e blu.
    Ciò porta a considerare nella peggiore delle ipotesi una risoluzione effettiva quasi doppia della equivalente con matrice di Bayer (con filtro antialias).
     
    Ecco perchè Sigma afferma che le due nuove sd Quattro hanno risoluzione equivalente di 39.9 e 51 megapixel rispettivamente.
     
    Come che sia, io non mi schiero a favore di queste considerazioni ma ho potuto verificare l'estrema definizione di tutte le fotocamere Sigma che ho avuto il piacere di provare, si tratta ancora oggi dell'unico sistema fuori dal coro esistente sul mercato, visto che anche le medioformato da 50-80-100 megapixel di fatto oramai utilizzano comuni sensori CMOS Sony con matrice di Bayer.
     
    Abbiamo più volte sottolineato e lodato il coraggio di questa piccola azienda giapponese che sfida i colossi con i suoi principi ottocenteschi fatti di onore, riconoscenza, senso di responsabilità e orgoglio, ostinandosi a voler produrre tutto, dal più semplice componente al più complesso, nella propria fabbrica in Giappone. Dove tutti i dipendenti si conoscono tra di loro e dove anche il loro capo lavora ad una scrivania, nello stesso ufficio, consumando il pasto che si porta da casa in un pacchetto ...
     
    ... coraggio che si conferma con questo doppio lancio che ha certamente richiesto investimenti che forse non vedranno un ritorno economico.
     
    [attachment=91704:0478581308.jpg]
    il nuovo sistema nel suo complesso prevede anche un battery pack aggiuntivo con una seconda batteria e un flash dedicato, il nuovo modello EF-630
     
    L'altra peculiarità di questa macchina è la scelta - abbastanza controcorrente - di fare una mirrorless (le precedenti Sigma SD sono tutte reflex tradizionali), una macchina che ha quindi giocoforza un tiraggio corto, che incorpora un adattatore fisso per le ottiche Sigma SA, quelle utilizzate dalle altre Sigma SD, identiche a quelle che Sigma produce anche con attacco Canon e Nikon ma utilizzabili soltanto dalle poche Sigma SD in circolazione.
     
    E' una scelta di tradizione e di rispetto nei confronti dei clienti esistenti.
     
    Ricordo che a suo tempo, dopo il lancio della Sigma SD1 al prezzo folle di circa 10.000 dollari, avendo deciso di proporre la successiva serie SD1M ad un più modesto valore per 2.500 dollari, Sigma offrì ai (pochi) acquirenti della SD1 originale nuova, buoni sconto in materiale Sigma per la differenza di valore.
    Una scelta assolutamente unica nel panorama commerciale attuale.
     
    Per questa ragione, pur non condividendola per ragioni prettamente tecnologiche, personalmente rispetto questa scelta di Sigma
     
    [attachment=91705:Sigma-sd-Quattro-mirrorless-camera-with-lens-768x537.jpg]
    la vista dall'alto della nuova macchina con innestato un Sigma ART 35/1.4 mostra chiaramente la presenza dell'adattotore fisso cilindrico che porta al tiraggio standard Sigma SD/SA la distanza dal piano focale dell'obiettivo.
     
    Secondo l'ultima tendenza di Sigma, anche queste sd hanno una ergonomia e una estetica abbastanza differente dal comune. Non così eccentrica come le dp Quattro, francamente ... alternative, ma certo molto lontane dall'austera semplicità delle precedenti Sigma SD reflex.
     
    [attachment=91706:Sigma-sd-mirrorless-camera-1-768x434.jpg]
     
    la disposizione dei comandi, la posizione del mirino elettronico, lasciano abbastanza da ridire.
    Ma un giudizio sulla praticità delle scelte non può prescindere da una presa in mano che speriamo di poter sperimentare quando sarà possibile.
     
    [attachment=91707:1190292583.jpg]
     
    il display posteriore ha una sorta di doppia conformazione, a destra le informazioni più significative, a sinistra altre più dettagliate.
     
    [attachment=91708:1230657630.jpg]
    in questa vista laterale l'estetica non appaga certamente l'occhio, considerata la dimensione dell'obiettivo. Magari con il battery-pack aggiuntivo ...
     
    [attachment=91709:Sigma-sd-Quattro-H-mirrorless-camera-768x551.jpg]
    di tre quarti è più aggressiva ma nel complesso può passare abbastanza inosservata
     
    Oltre a queste caratteristiche, per così dire estetiche, le due macchine condividono una costruzione impermeabile in lega di magnesio, un mirino elettronico al 100% da 2.359 megapixel, un sistema di messa a fuoco ibrido a differenza di fase e di contrasto e, speriamo, un processore di potenza adeguata alle necessità, specie in considerazione della maggiore elaborazione dei dati per la Quattro H.
     
    Il sensore Foveon, la maggiore superficie della versione H - che lo confesso, mi affascina di più dell'altra, le nuove potenzialità offerte dal mirino elettronico incorporato, un autofocus forse più degno anche di fotografia non del tutto statica, offriranno certamente svariati spunti di discussione per gli appassionati.
     
    Almeno finchè non verrà comunicata la disponibilità sul mercato e, soprattutto, il prezzo richiesto che, speriamo, non sarà esageratamente superiore a quello delle Sigma dp Quattro.
     
    La combinazione di questi sensori e delle migliori ottiche Sigma, parlo per esperienza, possono dare a mio parere le uniche interpretazioni della fotografia digitali in grado di impensierire le migliori di Nikon e Sony.
     
    Attendiamo per questo con malcelata curiosità che Mtrading possa farci avere un primo esemplare in prova per poterne riferire su queste pagine.
     
    Non saranno certamente dei fulmini di guerra e costringeranno ad usare quello strano programma di sviluppo primordiale che è l'unico in grado di aprire i file X3F ma produrranno i soliti magnifici scatti che hanno sempre caratterizzato le macchine Sigma in una conformazione finalmente aggiornata

    • feb 24 2016 12:33
    • da Lieve