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C'erano 1 risultati taggati con fotografia scientifica

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  1. Sigma SD quattro, la forza del particolare (tes...

    Le caratteristiche, i pregi e i difetti della Sigma SD quattro sono stati ampiamente, direi sapientemente,  descritti da Mauro Maratta nel suo articolo, che vi invito a leggere se ancora non l'avete fatto. 
    Qui non li ripeterò. La mia intenzione è invece mostrare quanto questa insolita macchina fotografica mi abbia sorpreso (ed entusiasmato) quale strumento per il mio lavoro, regalandomi un'esperienza davvero speciale (per chi non lo sapesse, sono un Paleontologo, dei Vertebrati per l'esattezza, e mi occupo di Rettli fossili, soprattutto del Triassico, ossia intorno ai 200 milioni di anni fa, presso l'Università dove insegno. Ho al mio attivo oltre sessanta lavori scientifici  oltre ad un'intensa attività di divulgazione con conferenze e tutto il resto).
     
     
    La fotografia ha un ruolo fondamentale in Paleontologia,per documentare i risultati dei propri studi, o semplicemente avere illustrazioni di fossili a scopo didattico o divulgativo.
     
     
     
    Siccome i fossili sono tra le cose più tranquille che si possano immaginare, le limitazioni della SD quattro in fatto di ISO, tempi di reazione e così via, divengono irrilevanti. Con un buon stativo od un treppiedi, e potendo gestire la luce, si possono ottenere eccellenti immagini rimanendo a 100 iso e chiudendo i diaframmi quanto serve. Se ne vanno quindi i difetti di questa fotocamera, ma rimangono i pregi, soprattutto come vedremo, la ricchezza di dettaglio e la  sensazione di tridimensionalità che da' ai soggetti fotografati cosa che credo si possa ottenere solo con strumenti molto più costosi, o ingombranti, o tutte e due le cose.
     
     
     

    [attachment=100642:ammo.jpg]

     

     

    Quello che veramente fa la differenza nella Sigma SD Quattro per la mia attività non riguarda tanto le foto di esemplari interi da pubblicare su riviste scientifiche (dove date le dimensioni finali delle foto pubblicate il livello di esigenza è spesso inferiore) quanto nella ricchezza del dettaglio dei particolari indispensabile nelle fasi attive della ricerca e nella sfruttabilità dei crop più spinti, anche per la didattica. 
     
    Ho fotografato questa ammonite cinese che ha ancora la conchiglia originale conservata, caso piuttosto raro. Il diametro dell'esemplare è circa tre-quattro centimetri. L'ho ripresa con il 50mm f1.4 ART e la Lente addizionale acromatica Marumi da 3 diottrie. Nota: Tutte le foto dell'articolo sono state riprese con il 50mm ART con o senza la lente Marumi a seconda della necessità.
     
     

    [attachment=100643:ammonitesutr.jpg]

     

     

    E questo è il crop al 100%
     
     

    [attachment=100644:sutures.jpg]

     

    E' qui ho avuto la prima  rivelazione.  Non avevo mai visto una foto, specialmente un crop così spinto,  in cui si vedesse così bene la distinzione fra i vari strati della conchiglia, le suture interne (quelle forme arborescenti)  e la roccia sedimentaria che ha riempito l'interno della conchiglia. Una tridimensionalità stupefacente in un crop 100%. Certo non stampabile ma perfettamente usabile a scopo didattico. Infatti, insieme a quella che segue, l'ho inserita nel Power Point della mia lezione di Venerdì scorso. 
     
     
    Ammonite in sezione, poco più grande di quella della fotografia precedente, ma conservazione differente. L'Ammonite è ricoperta da Pirite, un minerale di ferro che precipita in ambienti poveri di ossigeno spesso ad opera di batteri.
     

    [attachment=100645:piritizzazione.jpg]

     

     
    Di nuovo crop al 100%
     

    [attachment=100646:incrostazione.jpg]

     

     

    Di nuovo, stupore nell'apprezzare lo "scalino" tra la pirite incrostante nera e i setti della conchiglia che la suddividono in tante camere. Anche questa usata a lezione!
     
     
     
    Un Bivalve... 
     

    [attachment=100647:bivalvi.jpg]

     

     
    Volete vedere bene le strie di accrescimento in rilievo? Eccovi serviti.
     

     

    [attachment=100648:strie.jpg]

     
     
    Una Felce del Carbonifero.
     

    [attachment=100649:felci.jpg]

     

    Le pieghe delle foglioline.
     

    [attachment=100650:foglie.jpg]

     

    Ricordo che ho usato un obiettivo standard (come lunghezza focale) ed una lente aggiuntiva; con un vero macro le cose avrebbero potuto essere ancora meglio, sia nei casi precedenti che per quel che segue.
     
     




    • ott 28 2016 19:16
    • da Silvio Renesto