Vai al contenuto

Risultati Ricerca

C'erano 3 risultati taggati con f4

Ordina per                Ordina  
  1. Nikon 300mm F4E VR PF : il peso piuma (test/prova)

    Ordinato il 10 maggio da Forniture Conti, arrivato, abbastanza rapidamente, il 30 maggio.
    E' un obiettivo difficile da reperire, vuoi per la richiesta elevata, vuoi per il problema che ha affetto i primi esemplari distribuiti.
     
    Lo stabilizzatore, con le macchine D8X0 non si comportava molto bene. A tempi intermedi tipo 1/100'' faceva più danno che altro.
    Pare che la cosa sia stata risolta via firmware. Nikon ha ritirato tutti i pezzi invenduti e fatto il service a quelli già venduti fino alla matricola #5101.
     
    Aspetto
     
    Infatti la prima cosa che ho verificato è stata proprio la matricola
     
    [attachment=79174:_D8X9250.jpg]
     
    é la #5655, quindi un centinaio di pezzi dopo il primo batch. Bene.
     
    Ma ... male, perchè mi accorgo subito che, orgogliosa, campeggia una scritta MADE IN CHINA (!), riportata anche in bella vista sul paraluce :
     
    [attachment=79170:_D8X9245.jpg]
     
    evidentemente il governo cinese lo pretende.
     
    La confezione è abbastanza compatta
     
    [attachment=79167:_D8X9242.jpg]
     
    l'obiettivo è riposto in un astuccio in nylon nero, analogo (o identico) a quello del 24-70/2.8 e del 14-24/2.8.
    Ci sono protezioni in polistirolo. Due manualetti, la cinghietta, garanzie, etc. etc.
     
    [attachment=79168:_D8X9243.jpg]
     
    [attachment=79169:_D8X9244.jpg]
     
    la bottoniera è simile a quella degli altri teleobiettivi stabilizzati
     
    [attachment=79171:_D8X9246.jpg]
    il VR ha la posizione Normal e Sport
     
    le scritte dorate sono in rilievo (ma in plastica, non c'è la targhetta dorata metallica degli obiettivi di fascia PRO)
     
    l'obiettivo è proprio compatto, qui montato sulla D7200
    [attachment=79175:_D8X9252.jpg]
     
    tenete presente che la D7200 è poco più grande del suo manualetto
     
    [attachment=79177:_D8X9231.jpg]
     
    [attachment=79176:_D8X9254.jpg]
    tutto sommato fa la sua bella figura.
    Sembra il modello ridotto, in plastica, del Nikon 200/2 VR ;)
     




    • ago 23 2015 12:33
    • da Lieve
  2. Nikon Micro Nikkor 105mm f/4 ...il figlio dei f...

     
    [attachment=51522:leaves.jpg]
     
    Sarà per l'anno di presentazione, 1975, in cui i figli dei fiori ancora abbondavano, sarà perchè arriva  a 1:2, il rapporto massimo ottimale per "fiorigrafare", saranno gli occhi miei che brillano... quando vedo un vero obiettivo per macrofotografia...
     
    sarà che mi mancava da tempo tra i 55 e 60mm ed il 200 un Micro a metà strada...
     
    [attachment=51523:microlenses.jpg]
     
    Ma da quando è arrivato a casa mia da San Diego California questo desiderato obiettivo, la mia D200 non ha occhi che per lui(E un sensore... sensibile)
     
    [attachment=51524:stami.jpg]
     
    [attachment=51525:105mmnonzai2.jpg]
     
    Lo immaginavo più compatto, ed invece si manifesta davvero come il progetto "di razza" che è, accreditato da illustri fonti delle migliori prestazioni tra le ottiche Micro Nikkor, a causa sia dell'estrema semplicità del suo schema ottico di cinque lenti in soli tre gruppi.
     
    [attachment=51526:105mmf4microptic.jpg]
     
    sia della stretta parentela con uno dei più formidabili attrezzi da vera microfotografia, che è il 105mm f/4 bellows (ossia da soffietto), obiettivo sprovvisto di ghiera da messa a fuoco in quanto espressamente ottimizzato per l'uso a elevatissimi rapporti di riproduzione, oggi uno degli oggettini Nikon più ambiti dai collezionisti!
     
    [attachment=51527:105mmf4bellowMantis.jpg]
     
    Nasce come tutte le ottiche Micro Nikkor pre AF, per raggiungere il rapporto di riproduzione "half lifesize" vale a dire 1:2 ma corredato di un massiccio tubo di prolunga dedicato (PN-1 per le baionette non-Ai, PN-11 da Ai in poi), da 52,5mm di tiraggio e provvisto di attacco per treppiede e ghiera ruotante per le inquadrature verticali con blocchi a scatto ogni 45 gradi!
     
    [attachment=51528:pn1.jpg]
    (gioielli d'altri tempi!)
     
    [attachment=51526:105mmf4microptic.jpg]
     
    Insieme al quale PN-1 raggiunge appunto il fatidico rapporto di 1:1 ma in danno di un aggravio di peso e di lunghezza (157mm) non da poco:
     
    [attachment=51530:long.jpg]
     
    sul barilotto dell'obiettivo sono al solito riportati in arancione i rapporti di riproduzione ottenibili con e senza il PN-1 (oltre alle distanze espresse in piedi e metri) 
     
    [attachment=51531:lens1.jpg]

     
    La scala dei diaframmi, come si conviene ad un obiettivo nato ... per chiudere... arriva fino al diaframma virtuale di f/32 il quale poi, in forza dell'allungamento del barilotto davvero consistente, arriva a perdere altri due stop abbondanti di luminosità, diventando al massimo della chiusura (e diffrazione) possibile un f/128 equivalente se non peggio!
     
    Numeri di serie a partire da 174011 per i non-Ai e da 186956 per gli Ai: praticamente identiche le due versioni, tanto che molti obiettivi non-Ai venendo trasformati in Ai (come il mio) sono quasi indistinguibili dalla versione pi? recente se non per l'assenza della ghiera di blocco della messa a fuoco, presente dagli Ai in poi (esiste la versione AiS, immutata, con seriali a partire da 232001)
     
    500grammi di peso, paraluce incorporato e filettatura filtro standard da 52mm, completano il senso della realizzazione ideata per essere ben integrata nel sistema Nikon del periodo forse più fecondo...frutto dell'intento di dare seguito al primo in assoluto degli obiettivi di questa focale e luminosità, realizzati da Nippon Kogaku, quel rarissimo 10,5cm f/4 con diaframmi a preselezione (non automatici) che aveva trovato piccoli spazi nei corredi telemetro prima (1960) ed in quelli reflex già dalla Nikon F in poi.
     
     
    [attachment=51532:105cm-preset.jpg]
     
    Passando a parlare delle prestazioni,
    sono una volta di più convinto che ingegneri ottici come quelli che si sono succeduti alla Nikon, abbiano davvero avuto carta bianca nella realizzazione di progetti che anche in economia potevano far arrossire come pomodori i colleghi concorrenti.
     
    [attachment=51533:pomo_1a1.jpg]
     

     
    In particolar modo questo è illuminato dal semplice flash incorporato della D200 che riesce senza grandi difficoltà a coprire questo f/11 a t/100 nonostante i quasi 23 cm di distanza dal margine della flangia frontale dell'obiettivo (complice il tubo di prolunga per raggiungere 1:1)
     
    Colpisce parecchio la planeità di immagine, paragonando centro e bordi, che si manifesta in una totale assenza di distorsione curvilinea ed in un'interpretazione di nitidezza esemplare su tutte le parti del fotogramma, come in questa immagine realizzata ad "half lifesize" (1:2)
     
    [attachment=51534:micro200.jpg]
     
    Ancora la neutrale interpretazione dei colori pi? accesi e contrastanti, anche in abbinata tra luce ambiente e luce flash, naturale complemento non soltanto dei rapporti di ingrandimento pi? importanti
     
    [attachment=51535:stami2.jpg]
     
    Accompagnata da un contrasto raramente osservabile, specie in presenza di schemi semplificati di illuminazione
     
    [attachment=51536:blatt.jpg]
     
    Con obiettivi come questo si può tranquillamente giocare ad emulare la sensazione del mosso, semplicemente gestendo il diaframma non per forza ai diaframmi più chiusi, come in quest'altra immagine scattata ad f/8, proprio per cercare di infondere con lo sfuocato del "dinamismo" ad un soggetto .... eminentemente statico
     
    [attachment=51537:car.jpg]
     
    [attachment=51538:car2.jpg]
     
    Un obiettivo che merita per intero il tempo dedicato a trovarlo al prezzo (basso) che ho pagato...
    con cui diverte giocare con la Luce per riuscire a trovar modo di indurire o ammorbidire il soggetto inquadrato...a seconda del proprio piacimento.
     
    [attachment=51539:20070604-DSC_4994.jpg]
     
    Meditate, gente meditate...
     
     
    © Max Aquila  per Nikonland 2007  (rev. gen 26 2010)
     

    • ago 27 2013 08:03
    • da Max Aquila
  3. Nikon 70-200mm f/4 AFS VR N : Il maneggevole [t...

    L'obbiettivo è semplicemente un'alternativa al più luminoso, più costoso e più pesante 70-200mm f/2,8: riducendo il diaframma a f/4 è stato possibile realizzare un attrezzo che sostanzialmente pesa la metà, è decisamente meno voluminoso e attualmente (05-2013) si può reperire a prezzi variabili tra 1000€ e 1400€ a seconda del tipo di garanzia e provenienza. Io ho sostituito il f/2,8 VR II con questa versione e il risultato, semplicemente, è che ho iniziato ad usarlo spesso: è trasportabile con più agio e la sua gestione logistica e intento ne fanno uno strumento che va sfruttato a mano libera (pur potendo essere dotato di anello di supporto - venduto a parte <_<  - per agganciarlo a un monopiedi o un treppiedi).

    Nell'immagine che ho composto qui sotto vedete a confronto il 70-200 f/2,8 VR I recentissimo 80-400mm f/4,5-5,6 AFS , lo zoom 70-200 f/4 oggetto di questo test/recensione e il più compatto di tutti (a 70mm) 70-300mm f/4,5-5,6 AFS che oggettivamente si situa su un livello più basso, specie da 180/200mm in poi, ma che ho incluso per evidenziare le dimensioni relative delle quattro lenti.
     
    [attachment=46229:70-200-confronto.jpg] 
     
    La costruzione ottica consta di 20 elementi in 14 gruppi (3 lenti ED e 1 lente HRI) 
    E' dotato del trattamento antiriflessi N (Nano Crystal Coat)
    Dispone di un diaframma a 9 lamelle arrotondate
    La minima distanza di messa a fuoco è di 1m (consentendo un rapporto di riproduzione massimo di 1:3.65)
    Le dimensioni sono di 78 mm x 178.5 mm
    Peso (senza collare): 850 g
    Filtri: 67mm
    Paraluce: Nikon HB-60 a baionetta


    Ecco un confronto tra il 70-200mm f/4, il 16-35mm f/4 e il 28mm f/1,8 tutti AFS e ognuno fabbricato o assemblato in un paese diverso (Tailandia per quanto riguarda il 70-200 f/4, Giappone e Cina per gli altri due):
     
    [attachment=46277:_MAX1294.jpg][attachment=46276:_MAX1293.jpg]
     
    sullo zoom lungo e sul fisso ho montato degli anelli step-up per portare il diametro dei filtri ad un comune 77mm.
     
     
    Altre immagini che dettagliano lo zoom oggetto della recensione: i pulsanti sono abbastanza comodi e di utilizzo intuitivo;
    è possibile limitare il range di messa a fuoco tra 3 metri e l'infinito, è presente lo switch tra VR normale e attivo:
     
    [attachment=46278:_MAX1710.jpg][attachment=46279:_MAX1713.jpg]
     
     
    L'obiettivo è dotato del trattamento antiriflessi N (Nano Coated lenses) che in tutte le lenti che ho provato conferisce effettivamente un macrocrontasto caratteristico;
    la qualità costruttiva complessiva è ottima: i materiali utilizzati (policarbonati di alta qualità e metallo) sono ben assemblati e non presentano giochi, la messa a fuoco e la zoomata sono precise e fluide. Non viene raggiunta la solidità del Nikkor 70-200 f/2,8 AFS II che presenta un robustissimo (e conseguentemente più pesante) barilotto completamente in metallo, ma siamo ai livelli del Nikkor 16-35mm f/4 che può sostenere tranquillamente un carico di lavoro quotidiano di discreta intensità, senz'altro anche professionale se si presta qualche attenzione in più.
     
    [attachment=46280:_MAX1714.jpg][attachment=46281:_MAX1715.jpg]


    Per quanto riguarda la resa, dalla mia recente esperienza sia con il 70-200 f/2,8 VR II sia con questo più leggero f/4, posso dire che prestazionalmente sono molto simili.
     
    Sul campo a f/4 sono sostanzialmente intercambiabili a meno di alcune eccezioni. Se devo rilevare una differenza macroscopica è la vignettatura che per il più piccolo, dopo i 135mm è ai miei occhi più visibile a TA e quindi segna visivamente la differenza tra i due progetti, ma si attenua molto rapidamente chiudendo appena, anche a f/4,5: nelle foto con sfondi uniformi la differenza potrebbe essere visibile.. La risolvenza invece è eccellente a tutte le focali e a tutti i diaframmi, fino ai bordi: in pratica si possono usare tutti i diaframmi senza notare differenze da questo punto di vista: sulla mia D700 non sono in grado di cogliere differenze.
     
    [attachment=46288:_MAX1514.jpg]
     
    [attachment=46289:_MAX1516.jpg]
     
    [attachment=46290:_MAX1520.jpg]
    [attachment=46294:crop.jpg]
     
    [attachment=46291:_MAX1527.jpg]
    [attachment=46295:crop2.jpg]
     
     
    La velocità AF è molto buona, forse leggermente inferiore a quella del f/2,8, ma devo dire e sottolineare che si tratta di una impressione: ho provato a seguire delle rondini in volo e non ho avuto particolari problemi a tenerle 'agganciate' (se riuscivo a tenere quei missili sui punti di AF ! :P ) ...
     
    [attachment=46292:_MAX1538.jpg]
    [attachment=46296:crop3.jpg]
     
     
    A 145mm f/4 la vignettatura si fa sentire:
     
    [attachment=46293:_MAX1586.jpg]
    [attachment=46297:crop4.jpg]


    Ecco qualche altro scatto, alcuni con un crop 1:1, per consentirvi di indagare sulla bontà del vetro senza appesantire troppo il post con immagini troppo voluminose.
     
    E' agevole isolare un soggetto, anche se non si dispone dell'apertura f/2,8:
    [attachment=46298:_MAX1589.jpg]
     
    [attachment=46299:_MAX1617.jpg]
     
     
    Il sistema VR è di terza generazione (è il primo obiettivo in cui Nikon ha iniettato questo aggiornamento tecnologico) e dovrebbe consentire un guadagno di 5 stop. In pratica posso dire che mi sento ragionevolmente tranquillo scattando a 1/40 di secondo a 200mm, usando tempi più lunghi i problemi si moltiplicano e la percentuale di scatti buoni si abbassa. Complessivamente non vedo grandi differenze tra il più voluminoso 70-200 f/2,8 e questo f/4, ma credo che per il fratello maggiore debba essere considerato il fatto che il suo maggior peso ed inerzia consente ipso facto di scattare più stabilmente minimizzando il mosso. Il più leggero f/4 invece è intrinsecamente più soggetto a vibrazioni e al mosso, ma il VR migliorato dell'f/4 livella le prestazioni tra i due.
     
    [attachment=46300:_MAX1699.jpg]
    [attachment=46303:crop5.jpg]
     
     
    Non contavo molto sulla bontà dello sfocato, ma ho dovuto ricredermi: è gradevole ed equilibrato. Se scattate a f/4 con un fisso non credo riuscirete ad apprezzare grandi differenze: i fissi, naturalmente, potendosi aprire fino a f/1,8 o f/1,4 sono strumenti che subentrano quando quelle aperture diventano necessarie, surclassando lo zoom per ragioni ... fisiche !
     
    [attachment=46301:_MAX1735.jpg]
    [attachment=46304:crop6.jpg]
     
     
    Un leggero accenno a qualche aberrazione cromatica nelle zone di forte contrasto: il 70-200 f/2,8 resta comunque il riferimento e la miglior realizzazione di Nikon (e non solo credo) per questo range di zoom. Come ho detto però nulla me lo fa rimpiangere: le differenze sono all'atto pratico quasi impercettibili e peso e logistica sono a netto vantaggio di questo piccolo gioiellino, che si sposa egregiamente con l'altrettanto valido Nikkor 16-35mm f/4.
     
    [attachment=46302:_MAX1820.jpg]
    [attachment=46305:crop7.jpg]


    La tenuta nel controluce per l'esperienza che mi sono fatta del nuovo f/4 finora, eccellente. Anche qui, nessun rimpianto per il più luminoso; questo performa almeno allo stesso livello (le foto che seguono sono tutte senza paraluce !):
     
    Uno dei casi più critici capitati, senza paraluce:
    [attachment=46452:_MAX1226.jpg] [attachment=46446:_MAX1201.jpg]
     
     
    [attachment=46448:_MAX1206.jpg] [attachment=46447:_MAX1205.jpg]
     
    [attachment=46449:_MAX1223.jpg]
     
    [attachment=46451:_MAX1225.jpg]
     
    Crop dell'immagine precedente
    [attachment=46450:_MAX1225-2.jpg]
     
    Una nota davvero positiva è la minima distanza di messa a fuoco: un metro è una misura molto vicina agli 85cm del mio fisso 85mm f/1,8 e all'atto pratico è possibile usarli senza rendersi conto di quei 15cm di differenza, nessuna differenza sotto questo punto di vista rispetto a un 105mm o un 135mm !  
    Utilizzando un anello distanziatore Kenko 25mm è possibile spingersi nella fotografia a distanza ravvicinata (la seguente fatta a f/4, in futuro ne inserirò altre eseguite a diaframmi più chiusi):
     
    [attachment=46454:_MAX1247.jpg]
     
    [attachment=46455:Screen Shot 2013-04-02 at 5.51.41 PM.png]
     
    [attachment=46453:_MAX1067.jpg]
     
    Fino ad oggi negli scatti che ho realizzato non ho notato distorsioni ottiche particolari: mi riprometto però di inserire qui quanto prima degli scatti fatti per mettere alla corda questo aspetto che sicuramente potrebbe costituire una variabile fondamentale nella scelta di questo strumento.


    In conclusione posso dire di essere estremamente soddisfatto di aver cambiato il 70-200 f/2,8 VR II (che è il sogno di molti, lo so) con questo strumento che chiude ad un diaframma di meno, f/4: utilizzo più spesso un attrezzo che pesa la metà ed è meno ingombrante, il tutto si traduce in un approccio logistico molto simile a quello che avevo con il 105mm f/2,8 VR e il moltiplicatore TC17. La qualità ottica rimane eccellente e la qualità costruttiva molto buona ... non dico eccellente solo perché riservo quell'aggettivo al più luminoso f/2,8 che è davvero 'corazzato'.
     
    Non si tratta quindi di una mera alternativa economica: se non vi serve l'apertura f/2,8 questa lente è semplicemente lo stato dell'arte di queste realizzazioni.
    :)
     
    Ciao e buone foto a tutti !
     
    [attachment=46521:_MAX1117.jpg]
    Adriano

    • ago 25 2015 09:13
    • da Adriano Max