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C'erano 2 risultati taggati con Sigma DP

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  1. Sigma dp0 Quattro: la fantasia al potere!

    Arriva da MTrading in un periodo dell'anno in cui anche dalle mie parti piove ed il cielo non e' piu' terso come in estate, la piu' wide delle SIGMA DP Quattro, dotate del sensore Foveon X3, l'unico a tre strati verticali di RGB, definito da Sigma "direct image sensor", la Sigma dp0 Quattro, forte dell'obiettivo da 14mm f/4 che sul formato APS-C del sensore diventa un 21mm equivalente: finalmente un grandangolare spinto!
    Si presenta all'interno dell'austera scatola bianca che caratterizza l'attuale veste di packaging 
     [attachment=88609: 0027 SDIM0264 1-15 sec a f - 16 ISO 200 Max Aquila photo ©.JPG]
     
    ed eccola in tutta la sua sconvolgente forma di barattolo appiccicato ad una impugnatura conformata a Z per esigenze di miglior raffreddamento dell'elettronica interna
    [attachment=88583: 0001 _DSC1961 0,4 sec a f - 16 ISO 160 Max Aquila photo ©.JPG]
     
    vista dall'alto
    [attachment=88584: 0002 _DSC1963 1-4 sec a f - 16 ISO 160 Max Aquila photo ©.JPG]
     
    in tutta la sua potenziale valenza di giocattolone
    [attachment=88585: 0003 _DSC1970 1,0 sec a f - 16 ISO 160 Max Aquila photo ©.JPG]
     
    Dotato pero' di dati di targa paradossali in termini dei test MTF forniti da Sigma: vedremo al riguardo...




    • ago 26 2016 10:10
    • da Max Aquila
  2. Sigma dp1 Quattro: Into the Wide

    Sarà capitato anche a voi di sentirvi attratti da una persona o cosa non proprio bella, ma che per le sue qualità arriva a mettere in discussione i vostri canoni estetici?!
    Bene, a me è successo diverse volte. L’ultima ha preso la forma di questa fotocamera fuori dalla norma.
     
     

     

     

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    Parlando delle Sigma Dp Quattro non ci si può fermare però alle apparenze. La loro forma è dettata da esigenze pratiche. L’elettronica di cui è dotata scalda parecchio, da qui l’esigenza di allontanare il sensore allo scopo di ridurre il rumore di fondo. Il risultato, a parte domandarmi che diavolo di componenti elettronici obsoleti abbiano utilizzato (il paragone che mi viene spontaneo riguarda le varie generazioni dei robot industriali), mi sembra positivo. Maneggevolezza, peso e disposizione dei comandi ottimali.
     

     

     

     

     

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    Essenziale, questa per me è già una qualità. Utile la bolla elettronica nei paesaggi. Non indispensabile, al contrario che nella Dp3, il imitatore di messa a fuoco. Si perché anche l'AF è lento...
    Poco conosciuta, qualcuno l’ha persino scambiata per una Lytro o per una Leica, ancor meno conosciuto il sensore Foveon, che rimando ai test della Dp2 e Dp0 di Mauro Maratta. Le Dp condividono infatti lo stesso corpo macchina, quello che cambia è l’ottica.
    La Dp 1 Quattro monta un obiettivo fisso 19 mm (equivalente al 28 mm FF), è composto da 9 elementi in 8 gruppi di cui due lenti sferiche ed una SLD. Diaframma da f 2,8 a f16 con nove lamelle. La distanza minima di messa a fuoco è di 20 cm. 
    I pregi di quest’ottica, di una certa classe, vengono esaltati dalle performance a bassi ISO del sensore Foveon X3. La definizione è da medio formato (nella n° 5 notare i fili d'erba, si possono contare). I colori sono veri, la PP serve più che altro per personalizzare l'immagine. La ripresa assume quindi una grande importanza, come con la pellicola. Ecco, fotografare con la Dp1 sarà più veloce che con le folding 4" x 5"...per chi non accetta compromessi può bastare!
     
    Non possiede dispositivi anti vibrazione ma grazie anche all'ottica grandangolare e la mancanza di mirabox, ho potuto scattare a mano libera anche con 1/16 " (col visore LCD piantato in fronte).
     

     

     

     

     

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    Il visore LCD è composto dalla slitta, che viene fissata all' attacco del treppiede e dal gruppo ottico che si monta a mezzo di un incastro a slitta. Il tutto da la sensazione di compattezza e robustezza, nonostante le dimensioni importanti.

     

     
    La caratteristica principale del sensore Foveon è la resa realistica dei colori e la definizione. Nelle riprese paesaggistiche e di architettura è risultata vincente, anche nel B&N.
    Ma vediamo in pratica come si comporta sul campo:

     

     


     
        Parco del Corno alle Scale
     

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    [attachment=84270:8.jpg]   4

     

     

    Vignettatura:

     

    [attachment=84271:9.jpg]       5


     

     

    La definizione

     

    [attachment=84272:10.jpg]  6

     

      File TIFF (70,8 MB)

     

     
     

     

     

       Bologna
     

     

     

    [attachment=84273:11.jpg]  7

     

     

     

     

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    [attachment=84275:13.jpg]  9

     

     

     

     

     

    [attachment=84276:14.jpg]  10

     

     

     

     

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    [attachment=84278:16.jpg]  12

     

     

    Il rosso...

     

    [attachment=84279:17.jpg]  13

     

     

     

     

    [attachment=84280:18.jpg]  14

     

     

     

     

    [attachment=84281:19.jpg]  15

     

     

     

     

    [attachment=84282:20.jpg]  16

     

     

     

     

     

    Street (400 ISO)
     

     

    [attachment=84283:21.jpg]  17

     

    [attachment=84284:22.jpg]  18

     

     

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    [attachment=84289:27.jpg]

     

    Passiamo alla comparazione di rito tra Matrice di Bayer, rappresentata qui da Nikon D3X + 24/70 a 28 mm. ed il Foveon della Sigma Dp1Q.
    Immagini Jpeg standard derivate da RAW, senza modifiche e schermate dal software utilizzato NX-D, SPP. Sempre a destra il file Foveon.
     

     

    [attachment=84290:28.jpg]                       Immagine inserita

     

     

    Entriamo nel dettaglio, ingrandimento a 200%:
     

    [attachment=84291:28.png]                   [attachment=84299:post-3305-0-36813500-1439660047.png]

     

     

     
    Esagerando a 1200%
     

    [attachment=84293:30.png]                   [attachment=84294:31.png]   

     

     

    A parte i risultati devo ammettere che è stato puro godimento imbracciare nuovamente la D3X. il suo mirino mi è apparso in sogno!      
     
     
    Di seguito una comparazione del campo inquadrato tra la Dp1, la Dp2, la Dp3:
     

    (Fonte di Monteacuto dell'Alpi)

     

        Dp1: 19 mm. (eq. 28 mm. FF)  

    [attachment=84295:32.jpg]

     

     

    Dp2: 30 mm. (eq. 45 mm. FF)

    [attachment=84296:33.jpg]

     

     

    Dp3: 50 mm. (eq. 75 mm. FF)

    [attachment=84297:34.jpg]

     
     
    Le mie conclusioni:
    Fotocamera di grande qualità i cui limiti non ne pregiudicano un il giudizio positivo. Certo non può essere considerata la macchina per tutti e tutte le occasioni. Insieme alle altre Dp Quattro si coprono Paesaggi, Ritratti, Architettura. Generi che non richiedono velocità operativa ma attenzione e meditazione. Purtroppo manca un mirino elettronico, che poteva anche essere fornito come optional. Il visore LCD aiuta, anche nella stabilità in ripresa ma è piuttosto ingombrante. La scarsa autonomia energetica può essere superata con la batteria supplementare fornita.
    Mi aspetto ulteriori sviluppi del Foveon, al quale si dovrebbero riservare maggiori investimenti. Mi domando cosa potrebbe fare un FFF (Full Frame Foveon)...

    • ago 26 2016 10:11
    • da Paolo Mudu