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C'erano 2 risultati taggati con Micro

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  1. Nikon 70-180 Micro Nikkor, il macro tuttofare

    Molti tele-zoom medi si definiscono macro, ma in genere non superano il rapporto di riproduzione di 1:3-1:4. Ci sono in realtà almeno due zoom, i 70-300mm Sigma e Tamron, che arrivano addirittura ad un RR di  1:2 che, anche se non è proprio macro, è un ottimo valore, che permette discrete foto ravvicinate, però sul lato della qualità di  immagine mostrano  qualche compromesso qualitativo, comprensibilissimo ed accettabile, se si pensa che si tratta di zoom economici. 
     
     

    E se invece volessimo uno zoom veramente macro e di qualità? Nikon un po' di anni fa ebbe il coraggio di proporre un vero zoom macro tanto da fregiarlo della denominazione micro, il  Nikon 70-180mm 4.5-5.6 Micro-nikkor Af D ED.
     
     

    [attachment=78835:70180.jpg]

     

    Il Nikon 70-180mm f 4.5-5.6 micro-nikkor  AfD ED.

    Nota: Siccome non posseggo più questo obiettivo  da un po' di anni ormai, questa foto è  presa da internet.

     

     
    Da appassionato di Macro non potevo non desiderarlo e così, qualche anno fa, vedendone uno usato-poco-usato che faceva bella mostra di sè nella vetrina di Matuella (negozio storico di Milano, ahimè scomparso da decenni), l'ho preso al volo.
    Ecco qui le mie impressioni d'uso.
     
     
    Il 70-180 micro nikkor è un progetto che parte da un'idea  vincente:  
    Creare  uno zoom mediotele con prestazioni da vero macro in modo che facendo escursioni o passeggiate in montagna si potevano riprendere paesaggi, dettagli come con un  qualsiasi zoom medio tele ma all'occasione anche foto ravvicinate e macro di qualità, tutto con un unico obiettivo:
    .

     

    Promesse mantenute? Vediamo.
     
     
    Costruzione ed ergonomia
     
     

    Dal punto di vista costruttivo il 70 180 era (è fuori produzione) un gran bell'obiettivo, robusto, cadeva benissimo in mano; dotato di doppia ghiera per zoom e messa a fuoco manuale (quest'ultima agevolata dalla giusta resistenza della ghiera stessa), elegante finitura "crinkle" (raggrinzita) dei Nikon professionali. Dotato di collare (ruotabile ma non asportabile) per l'attacco al treppiede, accessorio indispensabile  per  fare macro, paraluce di serie.
    L'af era di vecchio tipo, con l'alberino che sfrutta il motore della fotocamera per cui è lento e non funziona con le reflex digitali entry level. Non lo vedo come un difetto, è una conseguenza  dell'età di progettazione ed inoltre in macro questo non è un grosso problema perchè molto spesso si focheggia in manuale.
    Il paraluce era a baionetta, innestato all'esterno del barilotto, questo aveva una stana conseguenza: siccome l'obiettivo non era IF, focheggiando alle brevi distanze la parte anteriore si allungava fino ad arrivare al limite del paraluce rendendolo praticamente inutile. C'era infatti chi avvitava un paraluce supplementare/alternativo alla filettatura porta filtri (da 62mm).
     
     

     

    [attachment=78836:esteso.jpg]

     

    L'estensione dell'elemento frontale quando si focheggia alla minima distanza 

    Nota: Siccome non posseggo più questo obiettivo  da un po' di anni ormai, questa foto è  presa da internet.

     

     
     
     

    Il rapporto di riproduzione arrivava ad 1:1.3 (0,75x), non era al pari dei micro nikkor Af fissi che arrivano a 1:1, ma ci si poteva accontentare. Mi pare che Nikon suggerisse di comprarsi una lente addizionale 6t per arrivare ad 1:1, ma secondo non è una grande idea.
     
     
     
     
    Qualità di immagine
     

    La qualità di immagine era ottima, saturazione e contrasto (grazie anche alla lente ED) erano a mio parere eccellenti. Il diaframma a 9 lamelle assicurava un ottimo sfuocato.
     

    [attachment=78845:DSC_3101m_089.JPG]

     
     
    Anche la nitidezza, specialmente chiudendo di un diaframma era ottima, non al pari del 200mm micro AfD, ma superiore, e di molto, a qualsiasi 70-210 f4-5.6 amatoriale, degna di un vero micro-nikkor.
    L'ho persino usato per una pubblicazione professionale.
     
     

    [attachment=78838:lario5.jpg]  [attachment=78839:lario4.jpg]  

     

    Fossili di embrioni di rettile marino, lunghi 1-2cm, vecchi di 200 milioni di anni, pubblicati sul n 23 (2003) del  Journal of Vertebrate Paleontology 

     




    • mag 25 2015 07:29
    • da Silvio Renesto
  2. Nikon Micro Nikkor 200mm f/4 Ai

    Avrete certo letto questo articolo di Silvio Renesto
    sul vecchio ed il nuovo dell'obiettivo che amo riprendere ogni volta che vado in campagna, eccellente nella trattazione e nel confronto tra le prestazioni pure di questi due campioni della ripresa ravvicinata.

    E immaginate di possederne uno, che sia a fuoco manuale o automatico, per soddisfare la vostra voglia di Macro, magari usando anche dei tubi di prolunga come il suo splendido e dedicato PN-1 (sconsigliabilissimo sulle reflex moderne, se non volete segarne via una parte della contattiera elettrica) o questi anonimi ed efficaci Kenko

    [attachment=42266:001 20130218 _D3H2808 Max Aquila ph.jpg]

    per ottenerne facilmente immagini usuali per dare risalto ad una trama [attachment=42267:007 20130216 _D8C1630 Max Aquila ph.jpg]

    o di pura evidenza e brillantezza cromatica [attachment=42268:006 20130216 _D8C1604 Max Aquila ph.jpg]

    o di ricerca entomologica coerente alle potenzialità del mezzo [attachment=42271:008 20130216 _D8C1632 Max Aquila ph.jpg]

    come di solito avviene per chi usi un tele macro da 71cm di MAF minima, e RR 1:2 senza tubi.


    Ebbene io il mio Micro Nikkor lo uso molto più spesso in maniera diversa, sfruttandone le doti di catalogatore a lunga gittata [attachment=42269:005 20130216 _D8C1603 Max Aquila ph.jpg]

    o quelle di preciso decodificatore di ombre e luci anche in situazioni di forte contrasto [attachment=42270:002 20130216 _D8C1569 Max Aquila ph.jpg]

    Ma dove lo vedo eccellere oltre ogni altro Micro Nikkor che possegga (da non-Ai ad AF, almeno cinque obiettivi), è nelle doti di interpretazione dei mezzitoni
    [attachment=42272:003 20130216 _D8C1572 Max Aquila ph.jpg]

    e nella resa plastica delle superfici compatte, specie se liquide [attachment=42273:001 20130216 _D8C1543 Max Aquila ph.jpg].

    Cosa poi dire delle doti nello sfuocato, direi paragonabili a quelle artatamente modificabili dei mediotele DC?

    [attachment=42274:004 20130216 _D8C1594 Max Aquila ph.jpg](Honi soit qui mal y pense) :exitenter:

    ciao ciao [attachment=42275:009 20130216 _D8C1641 Max Aquila ph.jpg] :bigemo_harabe_net-03:

    Max Aquila rfsp e Nikon D800 per Nikonland 2013

    • gen 01 1970 01:00
    • da Max Aquila