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C'erano 1 risultati taggati con 105 micro

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  1. Nikon Micro Nikkor 105mm f/4 ...il figlio dei f...

     
    [attachment=51522:leaves.jpg]
     
    Sarà per l'anno di presentazione, 1975, in cui i figli dei fiori ancora abbondavano, sarà perchè arriva  a 1:2, il rapporto massimo ottimale per "fiorigrafare", saranno gli occhi miei che brillano... quando vedo un vero obiettivo per macrofotografia...
     
    sarà che mi mancava da tempo tra i 55 e 60mm ed il 200 un Micro a metà strada...
     
    [attachment=51523:microlenses.jpg]
     
    Ma da quando è arrivato a casa mia da San Diego California questo desiderato obiettivo, la mia D200 non ha occhi che per lui(E un sensore... sensibile)
     
    [attachment=51524:stami.jpg]
     
    [attachment=51525:105mmnonzai2.jpg]
     
    Lo immaginavo più compatto, ed invece si manifesta davvero come il progetto "di razza" che è, accreditato da illustri fonti delle migliori prestazioni tra le ottiche Micro Nikkor, a causa sia dell'estrema semplicità del suo schema ottico di cinque lenti in soli tre gruppi.
     
    [attachment=51526:105mmf4microptic.jpg]
     
    sia della stretta parentela con uno dei più formidabili attrezzi da vera microfotografia, che è il 105mm f/4 bellows (ossia da soffietto), obiettivo sprovvisto di ghiera da messa a fuoco in quanto espressamente ottimizzato per l'uso a elevatissimi rapporti di riproduzione, oggi uno degli oggettini Nikon più ambiti dai collezionisti!
     
    [attachment=51527:105mmf4bellowMantis.jpg]
     
    Nasce come tutte le ottiche Micro Nikkor pre AF, per raggiungere il rapporto di riproduzione "half lifesize" vale a dire 1:2 ma corredato di un massiccio tubo di prolunga dedicato (PN-1 per le baionette non-Ai, PN-11 da Ai in poi), da 52,5mm di tiraggio e provvisto di attacco per treppiede e ghiera ruotante per le inquadrature verticali con blocchi a scatto ogni 45 gradi!
     
    [attachment=51528:pn1.jpg]
    (gioielli d'altri tempi!)
     
    [attachment=51526:105mmf4microptic.jpg]
     
    Insieme al quale PN-1 raggiunge appunto il fatidico rapporto di 1:1 ma in danno di un aggravio di peso e di lunghezza (157mm) non da poco:
     
    [attachment=51530:long.jpg]
     
    sul barilotto dell'obiettivo sono al solito riportati in arancione i rapporti di riproduzione ottenibili con e senza il PN-1 (oltre alle distanze espresse in piedi e metri) 
     
    [attachment=51531:lens1.jpg]

     
    La scala dei diaframmi, come si conviene ad un obiettivo nato ... per chiudere... arriva fino al diaframma virtuale di f/32 il quale poi, in forza dell'allungamento del barilotto davvero consistente, arriva a perdere altri due stop abbondanti di luminosità, diventando al massimo della chiusura (e diffrazione) possibile un f/128 equivalente se non peggio!
     
    Numeri di serie a partire da 174011 per i non-Ai e da 186956 per gli Ai: praticamente identiche le due versioni, tanto che molti obiettivi non-Ai venendo trasformati in Ai (come il mio) sono quasi indistinguibili dalla versione pi? recente se non per l'assenza della ghiera di blocco della messa a fuoco, presente dagli Ai in poi (esiste la versione AiS, immutata, con seriali a partire da 232001)
     
    500grammi di peso, paraluce incorporato e filettatura filtro standard da 52mm, completano il senso della realizzazione ideata per essere ben integrata nel sistema Nikon del periodo forse più fecondo...frutto dell'intento di dare seguito al primo in assoluto degli obiettivi di questa focale e luminosità, realizzati da Nippon Kogaku, quel rarissimo 10,5cm f/4 con diaframmi a preselezione (non automatici) che aveva trovato piccoli spazi nei corredi telemetro prima (1960) ed in quelli reflex già dalla Nikon F in poi.
     
     
    [attachment=51532:105cm-preset.jpg]
     
    Passando a parlare delle prestazioni,
    sono una volta di più convinto che ingegneri ottici come quelli che si sono succeduti alla Nikon, abbiano davvero avuto carta bianca nella realizzazione di progetti che anche in economia potevano far arrossire come pomodori i colleghi concorrenti.
     
    [attachment=51533:pomo_1a1.jpg]
     

     
    In particolar modo questo è illuminato dal semplice flash incorporato della D200 che riesce senza grandi difficoltà a coprire questo f/11 a t/100 nonostante i quasi 23 cm di distanza dal margine della flangia frontale dell'obiettivo (complice il tubo di prolunga per raggiungere 1:1)
     
    Colpisce parecchio la planeità di immagine, paragonando centro e bordi, che si manifesta in una totale assenza di distorsione curvilinea ed in un'interpretazione di nitidezza esemplare su tutte le parti del fotogramma, come in questa immagine realizzata ad "half lifesize" (1:2)
     
    [attachment=51534:micro200.jpg]
     
    Ancora la neutrale interpretazione dei colori pi? accesi e contrastanti, anche in abbinata tra luce ambiente e luce flash, naturale complemento non soltanto dei rapporti di ingrandimento pi? importanti
     
    [attachment=51535:stami2.jpg]
     
    Accompagnata da un contrasto raramente osservabile, specie in presenza di schemi semplificati di illuminazione
     
    [attachment=51536:blatt.jpg]
     
    Con obiettivi come questo si può tranquillamente giocare ad emulare la sensazione del mosso, semplicemente gestendo il diaframma non per forza ai diaframmi più chiusi, come in quest'altra immagine scattata ad f/8, proprio per cercare di infondere con lo sfuocato del "dinamismo" ad un soggetto .... eminentemente statico
     
    [attachment=51537:car.jpg]
     
    [attachment=51538:car2.jpg]
     
    Un obiettivo che merita per intero il tempo dedicato a trovarlo al prezzo (basso) che ho pagato...
    con cui diverte giocare con la Luce per riuscire a trovar modo di indurire o ammorbidire il soggetto inquadrato...a seconda del proprio piacimento.
     
    [attachment=51539:20070604-DSC_4994.jpg]
     
    Meditate, gente meditate...
     
     
    © Max Aquila  per Nikonland 2007  (rev. gen 26 2010)
     

    • ago 27 2013 08:03
    • da Max Aquila