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La Stampa - 3 * i colori, come li vediamo (e simuliamo) -----

Submitted by: andre_
Submitted: ago 30 2010 13:07
Last updated: ago 30 2010 13:07
Category: Stampa
Titolo : La Stampa - 3 * i colori, come li vediamo (e simuliamo)
Keywords : stampa .
Come introdotto QUI, Photoshop ci offre due strumenti importantissimi per la simulazione della stampa.

La Soft Proof ci aiuta a visualizzare a monitor come verr? stampata la fotografia, e il Gamut Warning ci fa vedere quali aree contengono colori che non possono essere stampati.

Per prima cosa...

Impostiamo la Soft Proof


In questo modo, sul monitor verr? simulata la stampa (ed anche la carta fotografica, se lo desideriamo), cos? da verificare l'effettiva luminosit? e saturazione dei colori.

Spesso si resta delusi dalla stampa semplicemente perch? abbiamo guardato "troppo" la foto sul monitor, dimenticandoci che la carta fotogrfica non ? retroilluminata come il pannello LCD! :blink:
Il bianco del monitor ? di fatto una luce accesa davanti agli occhi, mentre il bianco della carta ? una parte della luce ambientale riflessa dalla stampa.
Non lamentiamoci se ci sembra "smorta". :P

Il comando per la Soft Proof si trova qui:

Immagine Allegata: 1.png


? possibile creare dei preset (tutta la lista sotto agli spazi di lavoro), e la si richiama facilmente dalla tastiera con il comando Control+Y.

Se selezioniamo "Custom..." troviamo una finestra di questo tipo:

Immagine Allegata: 2.png


Nella prima riga ("Device to simulate") andiamo a selezionare il profilo colore della nostra stampante riferito alla carta che intendiamo usare, oppure il profilo che ci ha gentilmente fornito il laboratorio a cui demandiamo la stampa (non ? un segreto... chiedetelo ed insistete per averlo!).
Nell'esempio, ho selezionato il profilo della mia Epson R2400 adatto alla carta SemiGloss prodotta dalla Epson stessa.

Normalmente "Preserve RGB numbers" va lasciato deselezionato.

Il "Rendering Intent" ? esattamente quanto detto prima: Relativo o Percettivo (c'? anche Assoluto, ma dimentichiamolo).
Consiglio di creare dei preset con entrambi gli intenti, per verificare visivamente quale ? il migliore per la foto che stiamo trattando.

Il "Black Point Compensation" va selezionato, non fa altro che adeguare, per quanto possibile, le parti pi? scure dell'immagine.

L'ultimo, "Simulate Paper Color", ? esattamente quell'opzione che permette di fare finta di avere davanti la stampa, e non semplicemente i colori della stampa.
Se selezionato, abbassa la luminosit? del monitor, come se funzionasse a luce riflessa come la stampa.

Salvando queste impostazioni (anche pi? d'una), ? possibile richiamare in ogni momento la simulazione della stampa, anche se stiamo usando un profilo colore diverso (come ad esempio ProPhoto).

In questo modo, lavorando sulla fotografia destinata alla stampa, teniamo d'occhio l'effetto di ogni variazione sulla stampa stessa, che non ? detto sia "bella" quanto lo ? a monitor.

Per rendere definitiva la scelta del profilo di stampa, come ultima operazione sull'immagine convertiamo il colore nel profilo della stampante.

Per farlo, selezioniamo il comando "Convert to Profile..." che troviamo nel menu "Edit" di Photoshop e ci troviamo davanti una finestra cos?:

Immagine Allegata: 3.png


Ovviamente l'aspetto ? molto simile alla finestra di prima, perch? sostanzialmente dobbiamo fare la stessa cosa, ma altrettanto ovviamente mancano i comandi della simulazione della carta.

Quindi, dall'alto in basso:
- Profilo di partenza (in questo caso ProPhoto, come si vede anche nella cornice dell'immagine)
- Profilo di destinazione (sempre quello per la carta Epson Lucida)
- Motore di conversione (non ha grande importanza, uno vle l'altro :) )
- Intento (Percettivo, Relativo), e la solita compensazione del nero

Se la Preview ? selezionata, vediamo immediatamente qual'? l'effetto sull'immagine.

Semplice, no?

Chiaramente, quanto descritto si limita ai colori visibili sul monitor.
Sono molti, ma come abbiamo detto non sono tutti quelli stampabili, e tantomeno non sono tutti quelli potenzialmente contenuti in una fotografia.

Photoshop ci mette a disposizione un altro potentissimo strumento per la visualizzazione di quali colori non verranno stampati correttamente.

Il Gamut Warning


Le impostazioni per il Gamut Warning sono le stesse della Soft Proof.

Scegliamo, cio?, qual'? il profilo che intendiamo "controllare", e l'intento (relativo o percettivo).

A questo punto, selezionando il Gamut Warning verranno evidenziate le aree della foto che non potranno essere stampate.
Quelle aree, cio?, che sulla stampa saranno prive di sfumature (ed il cui colore real verr? sostituito con quello stampabile pi? "vicino").

Da tastiera, il Gamut Warning viene attivato premendo Control+Shift+Y), mentre nel menu si trova qui:

Immagine Allegata: 4.png


Se queste aree sono molto estese, conviene fare qualcosa... :unsure:

Prendiamo ad esempio questa immagine:

Immagine Allegata: 5.png


Le aree fuori dal gamut del profilo selezionato, avranno quindi questo aspetto:

Immagine Allegata: 6.png


Tutto ci? che ? giallo (compreso il giallo del fiore, ma in questo caso non lo si apprezza :o ) ricadono al di fuori del profilo sRGB! :blink:

Quindi, la prima figura (che ha il profilo ProPhoto), ha tutta la parte selezionata che ricade al di fuori del profilo del monitor.

In pratica, quello che vediamo nella prima figura ? quasi tutto simulato! :ninja:

Ma... allora, a cosa ci serve usare un profilo cos? esteso come quello di ProPhoto, se una foto banale come quella di un fiore non la vediamo correttamente sul monitor? :unsure:

Infatti, come descritto QUI, il profilo ProPhoto contiene tutti gli altri, e quindi permette colori non riproducibili con altri profili.

Non ? un colore disponibile per i JPG on-camera, ma ? il profilo pi? usato per esportare le immagini scattate in RAW dai sovtware quali Lightroom, Aperture, BibblePro ed altri.

Quindi?

Stiamo parlando di stampa, quindi prima di fasciarci la testa e eliminare l'idea di non usare mai un profilo come ProPhoto, proviamo a vedere cosa succede se ad essere simulato ? il profilo della stampante Inkjet:

Immagine Allegata: 7.png


La Soft Proof fatta con il "solito" profilo della Epson R2400 cambia poco della foto visualizzata.
Perdiamo saturazione e particolari nelle zone esterne dei petali.

Ma proviamo a vedere se il Gamut Warning ci dice qualcosa di pi?...

Immagine Allegata: 8.png

:blink: :blink: :blink:

A non poter essere stampati, questa volta, sono propio i colori che il monitor ci fa vedere correttamente!

In altre parole, i colori che escono dal profilo del monitor (sRGB) e quelli che escono dal profilo della stampante sono completamente diversi.

Quindi, se avessimo esportato la foto con un profilo sRGB (o AdobeRGB, credetemi sulla parola :P ), avremmo dovuto rinunciare ad alcuni colori che avremmo potuto stampare, mentre avremmo visto a monitor dei colori non stampabili.

In pratica, uno spreco di sfumature inaudito, che solo il profilo ProPhoto ci ha permesso di mantenere. :)

Capito, ora, a cosa serve un profilo grande? :rolleyes:

Cosa possiamo fare?

L'immagine che ho scelto ? tremenda, ci lascia pochi spazi di manovra ma al contempo ? ottima per visualizzare le differenze che possono esserci tra una conversione ed un'altra.

Ricapitolando, questa ? l'immagine come visualizzata in ProPhoto:

Immagine Allegata: 9.png


Se la convertiamo nello spazio colore della stmpante con intento Relativo, manteniamo intatti tutti i colori contenuti in quello spazio colore, ma "appiattiamo" tutto ci? che sta fuori, ed otteniamo questo:

Immagine Allegata: 10.png


Bruttino... :(

Ma vediamo se il risultato ? migliore con intento Percettivo, cio? mantenendo intatte tutte le sfumature, a costo di cambiare il colore in maniera globale:

Immagine Allegata: 11.png


Bah! :unsure:

In questo caso non posso fare molto, con una sola conversione.

Ma ? immediato come, quando i colori ricadono pesantemente fuori dal gamut di un profilo colore, la scelta sia obbligata tra il perdere un sacco di sfumature (con intento Relativo) ed il cambiare tutti o quasi i colori dell'immagine (con il Percettivo).

...Ma per fortuna di solito le cose sono pi? semplici...

Dai, ci siamo quasi...

Finita la teoria, ora manca solo un bel caso pratico.

Ma come sempre, se volete, lasciate QUI i vostri messaggi.


a_
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