Vai al contenuto


Benvenuti su Nikonland Questo sito è indipendente, è autofinanziato, non promuove e non raccoglie pubblicità. Non è collegato con Nikon, Nital o le loro sussidiarie

Nikonland non è una rivista periodica e non è quindi sottoposta alla normativa vigente 

 

SlowPrint
  • You cannot edit this record

Jfet Nikon Lbcast - la tecnologia proprietaria Nikon alla base della D2H -----

Submitted by: Alberto73
Submitted: ago 02 2010 23:06
Last updated: ago 04 2010 12:20
Category: Fotocamere Nikon Digitali
Titolo : Jfet Nikon Lbcast - la tecnologia proprietaria Nikon alla base della D2H
Keywords :
Con la presentazione sul mercato della serie D2 Nikon ha presentato due sensori fino a quel momento inediti per la casa giapponese: il Cmos per la versione x e un Lbcast per la versione H.

Immagine inserita

Acronimo di "Lateral Buried Charge Accumulator and Sensing Transistor" il sensore Lbcast si basava su una sperimentata tipologia di semiconduttori (JFET, ovvero Junction Field Effect Transistor) ed era frutto di 10 anni di ricerca nei laboratori del Photonics Technology Department all'interno del principale centro ricerche della Nikon, il jfet lbcast differivano dal ccd per un minore consumo di energia derivante dal fatto che mentre nel ccd la struttura bipolare, per generare l'output si affida ad un flusso di corrente (e quindi di energia) all'interno del dispositivo. I JFET (ma anche i CMOS) sono invece dispositivi a transconduzione, che reagiscono ad un campo di elettricit? (statica) e possono quindi operare pi? rapidamente e con un ridotto consumo di corrente.

Rispetto al CMOS, invece, il jfet pu? ottenere i risultati desiderati con meno componenti di supporto nella necessaria circuitazione aggiuntiva sul chip con il vantaggio, ta gli altri, di ottimizzare la resa in diverse aree selezionate.


Immagine inserita


L'intenzione di Nikon era di realizzare un sensore che potesse soddisfare le esigenze della D2H, e cio? funzionamento alla cadenza di 8 fps, intervallo di avvio dall'accensione estremamente breve, basso rumore di fondo con una granulosit? omogenea e visivamente analoga a quella del film argentico, consumo ridotto per prolungare al massimo l'autonomia della batteria.

L'LBCAST doveva essere in grado di rispondere a queste esigenze in maniera completa e tale da minimizzare o eliminare del tutto i compromessi cui ? stato fino ad allora necessario scendere nella progettazione di sensori.


Immagine inserita


Caratteristica di questo sensore ? che il flusso principale di elettroni avviene in orizzontale invece che in verticale. Ci? consente un percorso ridotto tra superficie ottica e pacchetto sensore, che pu? comprendere micro-lenti condensatrici e pi? filtri, ottici o di colore, oltre al fotodiodo vero e proprio elemento trasduttore che trasforma i fotoni in elettroni. La breve distanza incrementa la sensibilit?, riduce gli effetti moir? e le false informazioni "artefacts", ed ? particolarmente efficace quando ? combinata con una progettazione ottica coerente (la cosiddetta pupilla d'uscita) come quella degli obiettivi Nikkor in montatura Nikon.


Immagine inserita


Ma in termini pratici? La D2H su cui ? installato questo sensore ? risultata essere una macchina non all'altezza delle aspettative dei professionisti che avrebbero dovuto utilizzarla, in primis per una resa ad alti iso non soddisfacente (in particolare per quanto riguarda alla comparsa di forti artefatti colorati e alla variazione cromatica evidente da ISO 800 in su) a cui si aggiungevano un autofocus non brillantissimo in condizioni di bassa illuminazione senza flash e problemi di durata dell'esposimetro. Con la versione S nikon ha corretto molti dei difetti della precedente ma non ha convinto i professionisti sulla bont? del progetto, tento che spesso veniva preferita la D2x alla sorella h, tra le due versioni c'? da dire che il miglioramento ? stato nell'elettronica che gestisce la fotocamera mentre il sensore ? rimasto pressoch? invariato cosa che ha penalizzato ulteriormente la d2h soprattutto nei confronti di una concorrenza che aveva sviluppato un sensore con un maggior numero di megapixels.

Inoltre, trattandosi di una tecnologia ibrida e di nicchia (la sola D2h lo utilizzava), non era adatta a grandi produzioni e la capacit? di amplificazione a righe parallele dei nuovi CMOS ne sanc? il definitivo abbandono da parte di Nikon.

Alcuni link sull'argomento:

Nikon Imaging

Wikipedia

Commenti

Articoli simili :
  • You cannot edit this record
Array
SlowPrint

0 user(s) are online (in the past 15 minutes)

0 utenti, 0 ospiti, 0 utenti anonimi