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Macro senza macro, o quasi

macrofotografia accessori

Vorrei che spiegaste... che si può fare della macro anche senza (obiettivi NdR)  macro.
 
Così, più o meno (cito a memoria) mi ha scritto una volta Max Aquila. 
Sono pienamente d'accordo, per cui volentieri ho raccolto l'invito ed ecco come secondo me è possibile fare 
foto ravvicinata o anche vera macro in modo semplice, economico e divertente con accessori, obiettivi non macro, oppure macro vintage da pochi soldi.
Buona lettura.
 


 
7) Gli accessori. I moltiplicatori di focale. Li conosciamo tutti per cui non trovo necessario approfondire più di tanto. Agiscono come lenti divergenti,che allargano l'inquadratura oltre le dimensioni del sensore, per cui ingrandiscono l'immagine inquadrata, di un fattore di 1.4x o 2x (anche 3x ma non è il caso di parlarne). Allargando l'immagine l divengono più evidenti i difetti dell'obiettivo oltre a quelli indotti dalle lenti del moltiplicatore. Problema solo in parte mitigato dal fatto che i bordi immagine, dove i difetti sono più evidenti,  vengono esclusi. Non tutti i moltiplicatori sono uguali, di solito quelli economici sono scarsi. I Kenko Pro DG 1.4x sono una buona alternativa gli originali. La perdita di qualità indotta da un buon moltiplicatore 1.4x è relativamente trascurabile, più problematica con un 2x.
 
Immagine Allegata: podarcis1.jpg
 
Lucertola ripresa con il 300 mm f4 AFS e 1.4x.
 
Immagine Allegata: onychogomphus9lr.jpg
 
Onychogomphus ripreso con il 300mm f4 AFS + TC17, i moltiplicatori sono utili quando non ci si può avvicinare.
Pregi. Non si perde la continuità di messa a fuoco da minima ad infinito, non diminuisce la distanza di messa a fuoco così si può stare più lontani.
Difetti. Sottraggono luce (1 stop l'1.4x, 2 stop il 2x) riducono la nitidezza, esaltano le aberrazioni dell'obiettivo e ne introducono di nuove, soprattutto i 2x.
 
8) Obiettivi invertiti o in cascata. qui entramo in un campo un po' più specialistico. Invertendo un obiettivo e montandolo tramite adattatori sul corpo macchina direttamente, oppure su soffietti o tubi di prolunga si possono ottenere rapporti di riproduzioni molto spinti, ma le distanze di messa a fuoco sono molto piccole e così la profondità di campo.  E' possibile anche montare obiettivi invertiti su altri obiettivi. In questo caso l'obiettivo montato invertito si comporta come uan potentissima lente addizionale molto ben corretta.  Il RR ottenibile con questo sistema si ricava  così: RR= lunghezza focale dell'obiettivo : lunghezza focale dell'obiettivo invertito. Ad es un 50mm montato invertito su un 100mm darà un RR di 2:1 (100:500=2) lo stesso 50mm montato invertito su un 200mm darà un rapporto di riproduzione di 4:1 ossia quattro volte maggiore del reale. L'obiettivo montato invertito va diframmato alal massima apertura per fare entrare più luce possibile La distanza minima di messa a fuoco, la gestione stessa della messa a fuoco e della profondità di campo diventano però molto difficili.
 
Immagine Allegata: 50inv.jpg
 
Un 50mm f1.8 Af montato invertito su un 200mm Nikon AiS
 
Immagine Allegata: obinv.jpg
 
Questa è una moneta da  due euro fotografata con un 200mm con montato un 50mm invertito:  RR 4:1 (su formato Dx).

 

8) Comprare macro economici, come quelli vecchi (se il corpo macchina ve lo permette). Chi fa macro ama la definizione, per cui nessun obiettivo macro fa veramente schifo, se no non si venderebbe. Anche i più economici in genere sono corretti, danno risultati almeno sufficienti e quelli vecchi possono essere buoni o molto buoni. Io ho usato il 100 macro Tokina manuale, il 90 macro Sigma e il 90 macro Tamron e persino il 180 Apo(per finta) macro f5.6 Sigma, manuale. 
 
Immagine Allegata: 90macro.jpg
 
Il 90mm macro Sigma.
 
Immagine Allegata: tamron901.jpg
 
L'eccellente 90mm f2.5  Macro Tamron, la rivista Nadir ne paragonava al resa agli Zeiss, io posso dire che era veramente ottimo. 
 
Tutti buoni, tutti poco costosi, il Tamron eccellente. Per non parlare del 55 f3.5 o del 105 f4 Micro nikkor, semplicemente stupendo. Anche i corrispondenti micro-nikkor f2.8 sono validi, ma più cari.
L'unica controindicazione è che nella maggior parte dei casi arrivano a 1:2 di RR massimo, per cui se si vuole arrivare ad 1:1 ci vogliono tubi o lenti addizionali. Di quelli sopra menzionati solo il tokina arrivava a 1:1.
Su corpo DX comunque si supera anche l'1:2 col "ritaglio" dovuto al formato APS-C.
 
Direi che siamo arrivati alla fine. Sicuramente mancherà qualcosa, ma un'idea penso di averla data.
Grazie a chi è arrivato fin qui.
 
                                                          Silvio Renesto
 








19 Comments

Foto
Leonardo Visentìn
mar 04 2014 22:08
Grazie Silvio per l'articolo. Finalmente qualcuno (a parte i soliti) che si presta a condividere la propria esperienza e le proprie conoscenze.

Dei vari mezzi per macreggiare io ho avuto solo il Tamron (quello li, che è la prima versione, poi ne hanno fatto una seconda versione -entrambe a f/2.5- prima di passare al 2.8), ma l'ho venduto perché in qualsiasi condizione di controluce (e con qualsiasi intendo anche se il sole non entra nell'inquadratura) compariva un bello spot azzurro al centro della foto, difetto ben noto (non so se evidenziato anche da Marco Cavina), ma che preclude qualsiasi foto fatta con il sole stante nella semisfera anteriore rispetto al corpo macchina. Ma in mano era l'obiettivo più bello tra quelli che ho posseduto (tra cui un Nikkor 105/4 che rimpiango ancora).
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Bruno Mora
mar 04 2014 22:53

Una bella carrellata piena di informazioni utili, grazie Silvio!

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Andrea Zampieron
mar 05 2014 00:01

Grazie Silvio,un ottimo articolo per approfondire al meglio questo campo

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Max Aquila
mar 05 2014 00:26

se posso fare un appunto a questa bella trattazione, Silvio,

e' alla tua affermazione iniziale:

"che lo strumento migliore per fare della macrofotografia sia  l'obiettivo macro"

 

Mi permetto di obiettare che lo strumento migliore per fare delle macro fotografie sia l'attenzione ai piu' minuti particolari che rivelino del microcosmo che ci scorre in una vita parallela, a fianco.

E una enorme pazienza:

senza le quali due cose anche tu non avresti saputo scattare neppure una delle tue bellissime foto di ritratto e vita di questi esseri.

 

In piu', aggiungo, la mia richiesta iniziale, quella che hai citato, mirava a chiederti non tanto con quali strumenti tu avessi scattato quale delle tue foto, 

ma piuttosto...

come tu usi questi strumenti (obiettivi macro, lenti addizionali, obiettivi in cascata, tubi di prolunga, moltiplicatori, soffietti e quant'altro), nonche', dopo, il computer, per ottenere queste tue meravigliose immagini che abbiamo da tempo imparato a conoscere.

 

Lo so, sono incontentabile...e' un lavoro difficile, ma chi se non te si deve assumere questo ruolo didattico in questo ambito???

 

Puoi riuscirci proprio grazie alla tua pazienza e competenza... :bigemo_harabe_net-03:

Foto
Leonardo Visentìn
mar 05 2014 07:48

se posso fare un appunto a questa bella trattazione, Silvio,
e' alla tua affermazione iniziale:
Mi permetto di obiettare che lo strumento migliore per fare delle macro fotografie sia l'attenzione ai piu' minuti particolari che rivelino del microcosmo che ci scorre in una vita parallela, a fianco.
E una enorme pazienza:
senza le quali due cose anche tu non avresti saputo scattare neppure una delle tue bellissime foto di ritratto e vita di questi esseri.
 


Non tanto strumenti, quanto requisiti fondamentali.
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Silvio Renesto
mar 05 2014 09:43

Grazie a tutti.

 

Fadeslayer:  grazie, una volta ero anch'io uno dei "soliti", o quasi,  trovi  i miei articoli/recensioni nell'elenco :), adesso ho rallentato per diversi motivi, ma mi piace molto scriveree appena posso lo faccio.

 

Max: ho dato un significato diverso dal tuo alla parola strumento. per me lo strumento è... l'utensile, quel che vuoi tu è ..  il movente? il metodo? accoppiato all'intenzione?

 

Comunque si può fare. Anche volentieri, perché c'entrano meno i tecnicismi e più la sensibilità. Dammi solo un po' di tempo.

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Max Aquila
mar 05 2014 11:42

Grazie a tutti.
 
Fadeslayer:  grazie, una volta ero anch'io uno dei "soliti", o quasi,  trovi  i miei articoli/recensioni nell'elenco :), adesso ho rallentato per diversi motivi, ma mi piace molto scriveree appena posso lo faccio.
 
Max: ho dato un significato diverso dal tuo alla parola strumento. per me lo strumento è... l'utensile, quel che vuoi tu è ..  il movente? il metodo? accoppiato all'intenzione?
 
Comunque si può fare. Anche volentieri, perché c'entrano meno i tecnicismi e più la sensibilità. Dammi solo un po' di tempo.


tutto quello che ti serve...

Prendi tre delle tue foto che si prestino meglio alla bisogna e spieghi cosa voglia dire macrofotografia riguardo esse:

previsualizzazione-individuazione-appostamento e creazione del set -modo di utilizzo delle attrezzature- RR ottenuto in camera ed eventuale RR ricavato in PP-grado di difficolta'
come per le ricette di cucina: invece che da un mestolo a cinque mestoli.... magari da un filo d'erba a cinque fili d'erba... :-)

Bravo Silvio, è un piacere leggere i tuoi articoli, carichi di passione!

Secondo il famigerato rapporto qualità prezzo, una lente macro eccellente è il 105 micro nikkor AF oppure AF-D. Si trova facilmente a poco più di 300 € sul mercato dell'usato (io l'ho trovato meno di 2 anni fa a 308 € ss comprese). Non esce mai dal mio corredo abituale: rapporto d'ingrandimento 1:1; af un po' lento ma preciso; ottima ghiera per mf; abbastanza leggero e maneggevole per l'uso a mano libera; adattissimo ad essere utilizzato con il kit flash macro SBR1.

Foto
Silvio Renesto
mar 05 2014 17:33

Giustissimo! A me piaceva più del 105VR che uso adesso.

Lettura non solo interessante, ma anche molto piacevole, Silvio. Come sempre.

 

Dei vari mezzi per macreggiare io ho avuto solo il Tamron (quello li, che è la prima versione, poi ne hanno fatto una seconda versione -entrambe a f/2.5- prima di passare al 2.8), ma l'ho venduto perché in qualsiasi condizione di controluce (e con qualsiasi intendo anche se il sole non entra nell'inquadratura) compariva un bello spot azzurro al centro della foto, difetto ben noto (non so se evidenziato anche da Marco Cavina), ma che preclude qualsiasi foto fatta con il sole stante nella semisfera anteriore rispetto al corpo macchina. Ma in mano era l'obiettivo più bello tra quelli che ho posseduto (tra cui un Nikkor 105/4 che rimpiango ancora).

 

Sottoscrivo tutto quanto sul Tamron. Anch'io ne ero molto soddisfatto su pellicola, ma l'ho venduto al passaggio in digitale per il problema con lo spot azzurrastro.

Il Nikkor 105 f4 non lo rimpiango, ma solo perchè ce l'ho ancora ed è ottimo, così come il 55 f3.5.

Foto
Federico777
mar 06 2014 01:36

Interessantissimo, Silvio, grazie.

Quante volte capita di sentire qualcuno giustificarsi se non può fare quella foto perché non ha l'obiettivo X o che so io (e non solo in ambito macro...!) :D

 

Una volta poi accessori come le lenti addizionali o i tubi di prolunga che hai illustrato erano ben più comuni (riguardo ai secondi effettivamente va detto che la scomparsa della ghiera dei diaframmi non ha aiutato...)

 

F.

Foto
danighost
mar 06 2014 09:08

Concordo sul 105 micro AF o AF-D ... difendo il 105Bellows (soffietto), sopratutto sull'uso di flora, lo trovo impagabile, tassativamente su cavalletto (più che solido), e ottima testa, minimo la micrometrica 410 della Manfrotto ... per la fauna, preferisco li AF e mano libera se posso ... 

Daniele, non sai quanto sia d'accordo, io detesto il treppiede!...

Foto
danighost
mar 09 2014 10:46

Eppure per la macro (termine abusato), è importante, sopratutto aumentando gli ingrandimenti, ovvero reputo che a mano libera si possa fare fino ad un certo punto, poi ... ;) 

 

Io piuttosto devo/voglio imparare meglio l'uso dei flash in macro ...

Articolo chiaro, ben fatto e tentatore

complimenti

 

mi hai invogliato

solo che per me non è il momento giusto per comprare un obiettivo macro

 

ho deciso per la soluzione più economica, giusto per provare:

l'anello di inversione

che mi è costato quattro monete

 

wow

 

stupendo

l'ho usato stanotte con il 50 mm AF 1.4

quello con la ghiera dei diaframmi

 

sotto la luce led del piano lavoro della cucina,

con soggetti di fortuna: la buccia delle arance, la trama della tracolla della fotocamera e la fede sull'anulare

senza cavalletto, di corsa, senza far rumore

eppure soddisfatto

con calma e con i soggetti giusti son sicuro di poter ottenere buoni risultati

 

i prossimi scatti li provo anche

in un orario decente

in dx con la 3100 della bimba

 

magari a soggetti più interessanti

Foto
Silvio Renesto
mar 28 2014 09:18

Grazie!

Quando hai fotografato i soggetti "giusti", pubblica qualcosa :) 

Mi ero perso questo articolo.

 

Molto bello!!

scatti fatti con la d600 e il 50mm AF f 1.4 e anello di inversione

 

 

la parte centrale delle "margherite" gialle, gli euryops

Immagine Allegata: DSC_2610.JPG

Immagine Allegata: DSC_2611.JPG

 

i boccioli, che misurano 5/6 mm

Immagine Allegata: DSC_2603.JPG

Immagine Allegata: DSC_2599.JPG

 

bocciolo di fresia, grande poco più di un chicco di riso

Immagine Allegata: DSC_2600.JPG

 

ho usato il cavalletto e il telecomando

peccato per il vento,

che anche se impercettibile,

mi ha reso davvero difficile la messa a fuoco

 

 

grazie ancora per l'articolo

e per la dritta

 

l'anello di inversione è davvero una furbata

 

poca spesa

tanta resa

 

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