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Che ingrandimento impostare a monitor
gen 23 2013 01:00 |
Lieve
in Tutorial

La visione a monitor è pratica, è rapida, è vantaggiosa ... non sporca ma non ne dobbiamo abusare.
In primo luogo perchè il monitor è retroilluminato e tende a schiarire eccessivamente le ombre e a metterne in evidenza i difetti, poi perchè è facile arrivare ad ingrandimenti che raramente stamperemmo.
Con una densità di informazioni che oramai sfiora i 100 pixel per pollice è facile andando al 100%, ingrandire l'immagine a livelli che per le odierne superpixellate equivalgono a stampe di 160 e più cm di lato, fino ad oltre i due metri.
E andando oltre il 100% è evidente che arriviamo a ... farci del male.
Si perchè le dimensioni di stampa, nel mondo reale, sono sempre proporzionali a quelle di visione. Più è grande una immagine e più, naturalmente ci metteremo a guardarla da più lontano per vederne l'insieme.
Il monitor è invece a distanza fissa dai nostri occhi. Non c'è storia.
E poi, lo ripeto, l'illuminazione posteriore rende meno densa l'immagine ed evidenzia i difetti.
Per queste ragioni, salvo rari casi, sarà opportuno impostare un livello di ingrandimento (che in verità è una riduzione) dell'immagine a monitor che dipenderà da vari fattori.
Dò naturalmente per scontato il monitor sia calibrato o perlomeno abbia una regolazione della luminosità su livelli opportuni.
Facciamo due calcoli insieme partendo da una immagine della D3/D700 da 4.256 pixel di lato grande e un monitor da 24 pollici per 1920 punti di risoluzione massima orizzontale.
Il monitor misura circa 52 cm di lato.
La sua definizione sarà quindi pari a 1.920 punti diviso 52, ovvero : circa 37 punti per centimetro
A questa definizione, l'immagine della D3 vista al 100% corrisponderà ad una stampa di 4.256 diviso 37, ovvero : 115 cm
Ognuno di noi ha una distanza normale di osservazione del monitor che dipende da svariati fattori (diciamo principalmente dalla messa a fuoco del nostro sistema oculare) e che varia in funzione della dimensione del monitor.
Nel mio caso e per il mio monitor, questa è pari a 69 cm
Considerando che il rapporto solito delle immagini catturate con le nostre reflex Nikon è pari a 3/2, ovvero 1.5, rapportiamo la distanza di osservazione per la diagonale, facendone il rapporto.
In questo caso 69 cm diviso 1.5, ovvero : 46 cm
Calcoliamo quindi il rapporto di riproduzione perchè la foto della D3 sia contenuta in questa dimensione, dividendo 115 cm per 46 cm , ovvero : 0,40, pari al 40%
Questo è il valore da impostare per avere una visualizzazione equivalente a quella di una stampa.
Facciamo il caso di una fotografia presa con la D3x che ha un file largo 6.048 pixel
Dividiamo 6.048 per 37, otterremo la dimensione dell'immagine al 100% : 163.5 cm
Rapportiamo 46 a 163.5 : 0.28, ovvero 28%
Facciamo lo stesso ragionamento per la D800, adesso.
La D800 ha un file largo 7.362 pixel.
Calcolatrice alla mano avremo, 199 cm che rapportati a 46 ci porteranno ad impostare un 46/199= 23%
Ricapitoliamo.
Ci serve sapere :
- larghezza in pixel del nostro monitor (P)
- larghezza in cm del nostro monitor (C)
- distanza di visualizzazione normale (D)
questi dati sono costanti e ci consentono di calcorare :
- la risoluzione per cm del monitor (R = P diviso C)
- la diagonale normalizzata dell'immagine (d = D diviso 1.5)
a questo punto avendo la dimensione dell'immagine L, potremo calcolare l'ingrandimento (o la riduzione) da impostare nel nostro programma di visualizzazione che nel mio caso è Photoshop.
% = d x R / L x 100
che, nei casi visti sopra :
D3/D700 : 46 x 37 / 4.236 * 100 = 40%
D3x : 46 x 37 / 6.048 * 100 = 28%
D800 : 46 x 37 / 7.362 * 100 = 23%
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16 Comments
A parte le battute io non ingrandisco mai oltre il 100% e non sono più ossessionato dalla qualità dei singoli pixel di ogni singola foto... le foto si guardano, si osservano, non si studiano con la lente di ingrandimento, mica dobbiamo stabilire l'autenticità di un Rembrandt! E poi sono belle per quello che esprimono, non necessariamente per come lo esprimono...
ah già, ma qui ci sono i misuroni...
Ha un risvolto pratico a mio parere fondamentale quando si vuole preparare un file per la stampa: il "corretto ingrandimento" va usato per dosare la USM.
In quel modo la simulazione di quale sará l'effatto sulla stampa é la piú ragionevole possibile, tenendo conto delle differenze tra i media.
Dosare una USM con la foto ridimensionata a riempire lo schermo é sbagliato perché si avrá sempre un effetto esagerato, mentre guardando a monitor al 100% (come purtroppo consigliato da quasi tutti i software di sviluppo) é controproducente perché non si tiene conto della dimensione della stampa che stiamo per fare.
Guardare l'immagine dopo averla ridimensionata per la stampa al "corretto ingrandimento" rende giustizia agli interventi sul dettaglio.
Va quindi ricalcolata la percentuale in base non ai pixel prodotti dalla macchina, ma in base ai pixel dell'immagine che vado a stampare.
La mia esperienza peró mi fa preferire sempre delle "percentuali tonde", pena l'apparire dl alcuni artefatti e moiré.
Preferisco quindi guardare le immagini con zoom al 20, 25, 33% o cose simili, per minimizzare l'intervento di resampling della scheda video.
All'atto pratico non cambia nulla guardare un'immagine al 21.3% calcolato o al 20% "tondo", ma si evitano problemi di altro tipo.
a_
Da linkare a tutti quelli che analizzano al 100% e a 72 DPI frammenti di file D800 magari pure micromossi, per precipitarsi a scrivere che l'AF di sx non funziona troppo bene...
E non si rendono conto che stanno osservando un minuscolo lembo di una coperta matrimoniale, a pieno monitor, retroilluminato e a un palmo dal naso.
Sport estremo, il cropwatching...
Scopo ultimo di una foto è la sua fruizione su un qualsiasi supporto visivo sia esso monitor, carta, cellulare.
Ingrandire al 100% un'immagine di grosse dimensioni come quella d800 è come mettersi a 10 cm da un cartellone pubblicitario di 4x2mt ed esclamare "che pessima resoluzione di stampa". Il cartellone è fatto per essere fruito a diversi metri di distanza a 20mt nessuno farebbe una simile esclamazine.
Come dice correttamente andre_ il calcolo va fatto non per riempire lo schermo ma per riprodurre correttamente quello che andrò a stampare (nel senso più ampio del termine non solo cartaceo) e sopratutto visualizzarlo poi alla giusta distanza.
Personalmente utilizzo un altro metodo, solo in photoshop però... che è poi dove eventualmente faccio rifiniture come appunto la USM et similia.
Vado ad impostare la risoluzione del monitor nell'apposita sezione delle impostazioni di CSx e, in questo modo, ottengo la corretta visualizzazione della dimensione che io ho dato alla foto.
Per esempio... sul mio portatile questo valore è di:
Impostandolo così posso poi selezionare lo strumento zoom o lo strumento mano e selezionare dal menu in alto le varie opzioni, principalmente "pixel reali" con i quali vedo la foto al massimo ingrandimento per vederne i dettagli in particolare o "dimensioni di stampa" per vedere la foto esattamente come verrebbe su carta (per dimensioni naturalmente...).
In questo caso, ad esempio, se imposto le dimensioni in 10x15cm ho, indipendentemente dalla risoluzione di stampa, sempre lo stesso risultato nella visualizzazione della "dimensione di stampa", permettendomi di valutare bene aspetti come la USM.
PIXEL REALI:
DIM. DI STAMPA:
Al valore ci si arriva tranquillamente per tentativi, basta impostare un valore circa nel campo "RISOLUZIONE MONITOR", aprire una foto, impostare una dimensione che possiamo misurare, selezionare lo strumento ZOOM, cliccare sulla selezione "DIM. DI STAMPA" e misurare con un righello la dimensione della foto direttamente sul monitor. Se è più piccola bisogna alzare il valore (passando per esempio da 100 a 110), se è più grande bisogna ridurlo.
Conoscevo la funzione, seppure non ho mai approfondito, e l'ho sempre tralasciata per la sua unesattezza intrinseca.
Ma magari sbaglio io.
Come ho scritto sopra, io sono dell'idea della Santoni riportata da takeaphoto.
Preferisco gli zoom "pari" anche se la dimensione non é precisa, ma che mi mettono al riparo da artefatti.
Ma probabilmente stiamo parlando la stessa lingua, perché nella pratica credo cambi davvero di poco.
a_
Questa è quella del portatile, che ho adesso sotto mano. L'iMAC l'ho in studio, e a memoria mi pare che sia superiore ai 115ppi come valore.
Personalmente mi trovo molto bene con questa funzione, che non mi ha mai dato sensazione di artefatti
In modo da evitare quei cori di wow (in negativo e in positivo) che purtroppo impestano la gran parte dei forum in tutte le lingue ....
Il mio monitor attuale ha una definizione di 900x600; non è di quelli costosi (100 euro al massimo?), e nel valutare la qualità della foto a me interessa verificare se per l'immagine desiderata ci sono difetti di mosso o fuori fuoco. Quindi sicuramente visione al 100%, anche per correzioni di dettaglio, per tutto il resto poi immagine che entri nel monitor.
Quanto alla stampa poi utilizzo PS, ma non so se convenga già dimensionare la foto alla dimensione della stampa oppure darla alla masima dimensione a 300 pixel per pollice, anche perchè la stampa di 30x50 o 50x65 non so mai se coloro che producono la stampa, risamplano l'immagine che fornisco loro, oppure no. Loro dicono di no, ma io ho qualche dubbio.
Capisco il discorso di evitare la corsa ai difetti e agli isterismi, ma la visione al 100% e cioè "un pixel per un per un pixel" è effettivamente il modo più corretto per osservare una foto digitale eliminando in partenza gli errori e gli artefatti di ricampionamento.
Ricordo che su PS è l'unica che garantisce il rendering corretto di tutti i filtri di PS.
Al 100%, la visione integrale (che è quella che io prediligo ed è quella cui si riferisce l'articolo, quale che sia il "visualizzatore" impiegato) di una foto si limiterebbe ai soli formati web ... dato che sono pochi i monitor che superano i 2 megapixel
Comunque hai ovviamente ragione sugli artefatti e difetti di ricampionamento, ma dopo tutti questi anni io ad esempio non mi sono mai abituato a valutare con sicurezza una USM guardando il file al 100%.
Prima perché i monitor CRT avevano definizioni orride in confronto alle mie scansioni, poi c'é stato il brevissimo periodo della D1x in cui il passaggio a monitor al 100% era obbligato per la penuria di pixel...
Ma dai "12Mp" in poi (D2, D7000 e D700) sono passato alla visione scalata perima delle prove di stampa.
Ed ora sono al punto che anche la valutazione del micromosso e della messa a fuoco per molti generi di fotografia, a volte con la D800 viene fatta direttamente al 50%...
a_