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1946 - 1956 : Nikon Rangefinder Camera la storia comincia da qua...
feb 28 2015 16:45 |
Max Aquila
in Storia
Nippon Kogaku Nikon RF Rangefinder SP RFSP Nikkor Nikkoqui dentro...
ecco dove Nippon Kogaku conserva tre anni di attivita’ progettuale indirizzata fin dall'inizio del 1955 contemporaneamente su due fronti:
-migliorare la S2 (impresa possibile)
-innovare il sistema a telemetro (kaizen!)
Ma in che modo si puo’ migliorare la S2 ?
Guardando la concorrenza si puo’ obiettare che il mirino multifocale sarebbe una risposta utile al lavoro dei professionisti che devono cambiare spesso ottica sulla propria macchina, che la predisposizione al collegamento di un motore elettrico sarebbe un plus gradito a chi scatta parecchio, che inserire finalmente un autoscatto porterebbe all'acquisto molti fotoamatori, che rinnovare un'estetica "old style" alle soglie degli anni '60 parrebbe anche un buon marketing.
E' per questo che da quella scatola con la scritta dorata balza fuori per prima la telemetro per i professionisti,
la Nikon SP - 1957
SP come S Professional, dotata di quanto auspicato prima e di molto di piu’, giacche’ con essa si gettano i ponti che porteranno solo due anni piu’ tardi alla commercializzazione della seconda parte del progetto iniziale, la reflex che spazzera’ di un sol colpo il mercato da tutte le telemetro ancora presenti (tranne una...), la Nikon F, strutturalmente identica a questa stupenda SP che non sostituisce ma affianca soltanto la S2, definendo per la prima volta in casa Nikon una bipartizione di utenza di destinazione: la Nikon SP e’ un prodotto di nicchia!
Possiede un otturatore a scorrimento orizzontale
prima con tendine di stoffa gommata, poi, a partire dal maggio 1959, in titanio; ha una velocita’ di traslazione delle tendine leggermente diminuita rispetto la S2 per ridurre i rischi di disuniformita’ di esposizione, un selettore delle velocita’ non piu’ sdoppiato, che finalmente non ruota durante lo scatto, una sincronizzazione flash fino al 1/60" una scala cromatica identificativa dei tempi di scatto, anche in bassa luce, grazie alla vernice verde fluorescente,
ed un'estetica da urlo... che ne fa a parer mio la piu’ bella rangefinder camera mai costruita da chicchessia (parola di RFSP)!
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14 Comments
Riedizione dell'articolo scritto nel 2006 per Nikonland e su Nikonland a cui tengo di sicuro piu' che ad ogni altro.
In attesa di completarlo con ulteriori elementi ed immagini che sto nel frattempo raccogliendo.
Nikonland nasce anche lei da questo articolo, oltre che dalla mente e voglia di utilizzarla mia e di Mauro Maratta.
Nikonland e' un sito, con un forum a corredo, non un ... forumcolo, come tanti altri che prendono Nikon a pretesto e poi si limitano a parlare di oggetti che non hanno mai visto ne' toccato, tantomeno utilizzato.
E' solo sulla base di cio' che continuiamo ad alimentarlo con quanto riteniamo sia ad esso utile.
Buona luce
La SP era proprio un bell'oggetto.
Mi sono sempre chiesto per quale astruso motivo Nikon decise di chiudere definitivamente l'epopea telemetrica all'inizio degli anni '60.
Leica con le sue scatolette ha superato il millennio, con successo.
Boh, valli a capire, non c'è kaizen che tenga
Curioso invece il rapporto di odio e amore tra USA e Giappone. Curioso che abbiano preferito i prodotti giapponesi a quelli tedeschi, alla fin fine i secondi han devastato l'Europa mentre i primi si son spinti fino al sacro suolo patrio 'mmericano. Curioso
ciao e grazie
Caro Valerio,
Nikon smise la produzione di SP &C perche' il corpo macchina dell'SP non e' altro che quelo della Nikon F del 1959
E reflex era il destino della fotografia.
Leica rimase cio' che era giusta la totale assenza di competitor dopo il passaggio a reflex di tutti coloro che volevano VEDERE davvero cio' che mettevano a fuoco, ed erano tanti gia' dai primi dei Fabulous Sixties
In quanto al resto, gli USA occuparono il Giappone e vi rimasero fino al settembre 1951, facile comprendere come la Germania fosse per loro indissolubilmente legata al nazismo e ad Hitler, ai morti della II WW, lontano dalla patria e all'orrore che l'Europa di quella guerra poteva solo costituire per loro.
Nothing more
Bah, nulla di romantico e nessuna spiegazione storica.
Il prodotto Nikon era semplicemente superiore per quanto riguarda le ottiche, più flessibile e molto meno costoso per quanto riguarda i corpi macchina con i giapponesi che producevano in batteria più pezzi pro-capite dei corrispondenti tedeschi in modo da soddisfare più facilmente la richiesta.
E con SP ed F : avevano a disposizione un corredo che nessun altro al mondo, avesse pure l'accento di Jena o di Stoccarda
Qui da noi c'é sempre stato questo amore-odio con gli Unni, disprezzati e apprezzati allo stesso tempo.
Anche in casa mia nei ruggenti anni '60 c'erano sia la fotocamera che il binocolo Zeiss. E si usavano pellicole Agfa.
Si compravano anche auto tedesche.
Finchè non sono arrivato io
Pacifista!
Se alla fine degli '80 quando ho iniziato a fotografare per sul serio avessi potuto utilizzare una telemetro non per fare il fighetto, ma per tutti i piccoli vantaggi connessi, sarei stato ben felice. Perche' soldi non ne avevo, ma la Minolta CL era un baracchino mica da sottovalutare.
Adesso la rangfinder di Nikon si chiama V3 (passatemi il paragone). Offre una infinita' di possibilita' che una Magnifica SP si poteva solo sognare. Peccato che non offra un unghia del fascino di un oggetto Bello come la SP di ormai antica memoria.
Per tornare alla faccenda USA - resto del mondo: dubito che un qualunque reduce di Iwojima abbia mai avuto desiderio di un qualunque manufatto Jap... Pero' se marchiato MIOJ forse forse ....
ecco appunto: e gli americani gli fecero marchiare tutto, ma proprio tutto MIOJ...
In Europa il colonialismo aveva imboccato la parabola discendente, mentre negli USA...
I reduci desideravano la pace e sparavano ai gialli (come Clint Eastwood in Gran Torino)
Ma pensi che tutti gli altri in patria desiderassero robe di questo genere :
la Kodak 35 ? ... la cui produzione cessò non del tutto inaspettatamente nel 1951 ... quando le Nikon S imperavano negli States
Oppure il mattone Argus ?
la Argus C3 originale
Giá, l'occupazione americana é stata completamente dimenticata da molti.
E considerato che é stata un'occupazione non solo politico-militare ma anche "sociale" (iniziata ben prima della WWII), é giá tanto che il Giappone abbia mantenuto e stia mantenendo un'identitá propria cosí caratteristica.
Ma c'é anche un altro elemento spesso sottovalutato...
La Germania post bellica era una nazione completamente spianata dai bombardamenti alleati, priva di infrastrutture e con condizioni economiche per la ricostruzione ben diverse da quelle degli altri paesi europei.
In epoca di starnazzamenti nel paragonare il debito greco (ed italiano) attuale a quello tedesco degli anni '40 e '50, non fa comodo ricordare la situazione reale di quegli anni.
Affidarsi platealmente ai prodotti di un "ex-nemico" subito dopo la guerra non era politicamente sostenibile da parte degli americani, mentre un paese controllato aveva tutt'altro status.
a_
P.S. Da queste parti, dove la cultura tedesca dopo la guerra era talmente mal sopportata da far cambiare perfino le regole grammaticali, trattori e macchine agricole sono stati americani prima ed olandesi poi fino almeno alla seconda metá degli anni '60.
Non un trattore tedesco o italiano ha messo ruote qui per decenni...
Un mio amico Californiano (piuttosto "giallo", peraltro ) lo considera uno spaccato perfetto della realtá del West fino almeno agli anni '70.
(Io mi limito a considerarlo un film stupendo ).
Ma mi spiegava anche la differenza enorme tra californiani e resto degli US: oltre le Rocky Mountains il contatto con il Giappone e con la Cina é sempre stato nullo o quasi.
Semplicemente li ignoravano.
Al contrario i sottomarini tedeschi sottocosta erano stati una realtá ed un rischio per gli abitanti della East Coast (rischio molto piú pubblicizzato che reale, peraltro, ma serviva a tenere alto l'interesse alla guerra in corso).
a_
Robert Rotoloni
RFSP
Danilo Cecchi
Tutto questo al fine di correttamente datare la nascita e la successiva evoluzione delle reflex Nikon, dalla F del 1959 fino alle attuali DSLR.
e basta purtroppo..
io qualcosa di piu'...ma non basta mai