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Come scegliere una Carta Fine Art
apr 19 2013 11:20 |
Spinoza
in Stampa
Carte Fine Art slowprint Stampa Fine Art
Si tratta di una scelta molto vasta, ma ho visto che troppo spesso ciò crea una sensazione di disagio se non di panico in chi è agli inizi...si guarda, si legge, ma non si sa cosa scegliere e nel dubbio... non si sceglie nulla e non si stampa. Che occasione sprecata!
La buona notizia è che le carte sono veramente riconducibili a 2 o 3 tipi principali e all'interno di queste le differenze, per quanto visibili e importanti, non sono tali da modificare l'aspetto finale della Stampa. Questi sotto-tipi quindi non spostano la qualità del risultato finale, possono aggiungere un qualcosa che spesso è più legato all'autore che al fruitore della foto.
Io ho stampato praticamente su tutte le carte delle maggiori Cartiere e sono giunto ad alcune conclusioni che sono alla base dei consigli che vi darò. Sono naturalmente soggettivi, basati sul gusto mio e dei clienti con cui ho lavorato.
Vediamo dunque quali sono i tipi principali di Carte Fine Art, seguendo la divisione fatta da vari tipi di produttori come Canson Infinity e Hahnemühle.
1. Carte Lucide e Baritate.
Come dice il loro nome queste carte hanno superficie riflettente lucida, ma nel caso delle Carte Fine Art, spesso non sono lucide come quelle politenate, ma sono satinate, semilucide o Baritate.
Quelle Baritate in particolare sono carte veramente speciali che hanno un vero strato di Solfato di Bario in superficie, come sulle carte usate nel processo di Stampa analogico. Rappresentano la migliore soluzione per la stampa di altissima qualità ad ampio Gamut, infatti la possibilità di usare il Nero Fotografico consente di ottenere neri profondissimi e gamut di grande ampiezza come sulle carte lucide…ma non sono lucide! Hanno una “texture” che ricorda le carte baritate usate in Camera Oscura e una lucentezza che non provoca riflessi indesiderati. La qualità e nobiltà di queste carte conferisce un senso di grande respiro alle stampe e ne aumenta il valore artistico. Veramente stupefacenti sia sul Colore che sul Bianco e Nero, sono indicate per immagini con Colori vivi e intensi oppure per il Bianco e Nero con grandi profondità del Nero
...sembrano parole tratte da un opuscolo pubblicitario, invece le ho scritte proprio io perchè sono convinto di quello che c'è dietro a queste parole!
Per la perfetta osservazione richiedono un’adeguata illuminazione, in mancanza della quale non trasmettono tutta la profondità e ricchezza cromatica che possiedono
Tra queste carte raccomandiamo la Canson Baryta Photographique e la Hahnemühle FineArt Baryta. Sono entrambe veramente fantastiche, completamente diverse dalle carte fotografiche comuni. La Canson è meno lucida e con un rilievo più "random", la Hahnemühle invece è più lucida con un rilievo più pronunciato e forse con più "wow-factor" come dicono alcuni....
In mano la struttura della Hahnemühle si dimostra più materica, ma la lucentezza maggiore può creare un problema in certe posizioni di esposizione.
2. Carte Matte.
Questo tipo di carta ha una superficie completamente opaca che non crea nessun riflesso. La superficie opaca limita la profondità del nero e il volume del gamut che sono inferiori alle carte baritate e a quelle lucide. In compenso però hanno un’incredibile morbidezza dei toni e una “matericità” che le rende uniche. Sono spesso goffrate con varie profondità e sono disponibili con varie gradazioni di Bianco, Neutro o Freddo. Queste carte sono perfette per il Bianco e Nero morbido e sfumato senza eccessivi contrasti, ma anche per il Colore laddove le immagini siano poco contrastate e i colori non si spingano al limite del gamut, quindi gradazioni morbide e tenui. La scelta anche qui è enorme.
A differenza delle carte lucide e Baritate le carte Matte non richiedono un’illuminazione intensa per essere apprezzate, anzi la loro osservazione migliora in ambienti con illuminazione medio-bassa dove per un certo fenomeno ottico, il Nero acquista enorme profondità e sembra rivaleggiare con le Carte Lucide e Baritate.
Tra queste vi consiglio in particolare la Canson Etching Rag e la Hahnemühle Photo Rag (HPR). Entrambe hanno un Punto di Bianco Neutro che non richiede uno sforzo per raggiungere l’adattamento cromatico dell’osservatore (tornerò su questo concetto con un altro articolo). Quali sono le differenze? la Canson Rag è leggermente goffrata mentre la HPR è liscia. Questione di gusti: a me piace la leggera goffratura della Canson che le dà un tocco di "antico" e prezioso.
Naturalmente anche la Hahnemühle possiede in catalogo un tipo di carta simile. Infine ricordo che esiste una versione della HPR che si chiama Photo Rag Bright White che si differenzia da quella normale per avere un punto di bianco freddo che aumenta la luminosità apparente della carta anche se in realtà il Punto di Bianco non è più neutro.
3. Tela (Canvas).
Le moderne stampanti professionali consentono di ottenere eccellenti stampe su supporti di Tela opportunamente preparati. Il risultato è sorprendente perchè unisce la morbidezza della Tela alla preservazione dei dettagli più fini. Punto di Nero e Gamut sono simili alle carte Matte
4. Carte lucide e semilucide "Value-Grade".
Esistono altre carte che non sono propriamente Fine-Art, ma che producono risultati eccellenti a costi più bassi.
Queste carte hanno un aspetto meno “nobile” di quelle baritate, ma raggiungono valori del Nero e del gamut praticamente uguali. La loro struttura perlata è molto attraente e si presta a tutti i tipi di immagini, dal Colore intenso o tenue al BN più artistico. Una tipica applicazione si trova nelle foto di Matrimonio.
Un esempio di tale carta è la Kodak Premium Lustre Rapid da 260 gsm, con la tipica finitura "setosa" citata sopra.
IN CONCLUSIONE:
Il processo decisionale potrebbe essere così:
1. Carte Top Quality o Value"? se vogliamo la "Value-Grade", una carta come la Kodak Lustre offre un ottimo rapporto qualità/prezzo insieme al Nero e al Gamut tipici delle carte lucide.
2. Se invece vogliamo una carta certificata Fine Art, dobbiamo scegliere tra Matte e Semilucide (+Baritate).
Prima di procedere e di fare degli esempi è importante chiarire una cosa: la scelta della carta dipende non solo dall'immagine, ma anche e soprattutto dallo stato d'animo dell'Autore e da quello che vuole trasmettere. Non esistono scelte "giuste" a priori.
. 2a - Le Matte andranno bene per immagini a colori tenui con poca saturazione e che non richiedono contrasti e Colori forti. Sono ottime anche per il B/N, sempre per immagini tenui e senza neri profondi. Infine sono la scelta obbligata se la stampa verrà esposta in un posto con poca luce. Nello spirito di quanto detto e cioè che non esistono regole, vediamoalcune foto che sono state stampate su carte matte con buoni risultati.

La foto sopra è stata fatta durante una nevicata, sembra in B/N ma è a colori e non è stata abbassata la saturazione. Il range dinamico e cromatico sono molto contenuti, tutti ci colori stanno ampiamente dentro al Gamut di una Matte che conferisce quel tocco in più di morbidezza e di aspetto surreale all'immagine

In questa foto abbiamo colori più decisi, però l'ambientazione e lo spirito della foto mi hanno fatto scegliere una Matte anche qui

Questo è un esempio più "border-line": la carta Matte sottolinea l'aspetto onirico dell'immagine. Una stampa su Baritata avrebbe esaltato i colori e il contrasto presente sul cielo
. 2b -Le semilucide (e raccomando senz'altro le Baritate) invece sono perfette per gli altri casi: quindi Neri profondi, ampi Gamut di Colore, Gradazioni continue su ampi spettri. Attenzione: richiedono un'illuminazione adeguata altrimenti "si spengono", perdono i neri e addirittura appaiono più smorte di una stampa Matte posta di fianco! E' un effetto fisico che non possiamo dimenticare pena grosse delusioni
Come esempi qui riprendo le foto di Mauro presenti su questo thread.
In questo caso il nero TOTALE dello sfondo, i colori intensi e il contrasto che sottolinea la sofferenza dei personaggi richiedono una carta semilucida, preferibilmente Baritata che renderà pine giustizia agli elementi che ho citato. Ne scelgo due quasi a caso visto che sono tutte adatte allo scopo:

Questa è veramente eccezionale e avrà una resa che dovrà essere esaltata da un'illuminazione dedicata, tipo galleria, per esaltarne il nero, i colori, i contrasti e i dettagli.

In questo caso, ciò che ci fa propendere per una Baritata, oltre al Nero e ai contrasti, è quel Blu intenso e sfumato allo stesso tempo su un'ampia gradazione.
Non mi stanco di ripetere: queste sono solo indicazioni generali! è molto importante ripetere che non esistono regole stabilite, per cui anche una foto satura e contrastata potrà acquistare un aspetto nuovo e sorprendente se stampata su carta Matte.
Infine abbiamo le tele per effetti decorativi molto interessanti. Per la tela a me piacciono le vaste panoramiche, evitando i paesaggi urbani che fanno tanto IKEA


Questa per esempio è la proiezione equirettangolare che sta alla base di una panoramica a 360° che potete osservare qui. Le dimensioni hanno rapporto 1:2 e si adattano bene allo stile di una Stampa su tela. Se seguite il link leggete le istruzioni per "navigare" la foto in 3D.
Ricordo che potrete trovare ulteriori informazioni e maggiori dettagli tecnici sul sito di SlowPrint.
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13 Comments
Una domandina, come mai le stampe su tela costano mediamente di più
? Parlo dei siti comunemente che si trovano su web, anche della semplice stampa su tela non intelaiata (escludendo così un'altra lavorazone che ne aumenti il prezzo).
Un po' m'ispira, ma vorrei capirne di più, e nell'articolo l hai menzionata
Spero di poterne fare uso presto per qualche bella stampa da appendere.
Per le stampe B/N io consiglio sempre di orientarsi verso carte che abbiano un Punto di Bianco il più possibile neutro e cioè con coordinate a* e b* (nello spazio Lab) =0 o vicine a a 0, altrimenti il colore della carta, per quanto venga compensato dall'adattamento cromatico dell'osservatore, crea problemi complessi nella gestione dell'asse dei grigi. Che è appunto meglio evitare in partenza.
Michele con i tuoi redazionali s'impare sempre qualcosa di nuovo (per me) ed interessante (sicuramente per molti).
Grazie.
Grazie dei suggerimenti e della competenza
Andrea
Mi sono impegnato con Mauro a pubblicare un buon numero di articoli a scadenza regolare sulla questione della stampa e quindi presto ne usciranno altri.
Alla fine...tutto arriva lì...alla stampa. E sapere come si fa o come si prepara, fa parte della cultura di base di ogni buon fotografo.
La soddisfazione di guardare una bella stampa fatta da sè o da altri, davvero non ha pari nel nostro percorso fotografico.
Ottimo articolo, grazie per aver condiviso queste informazioni frutto della tua esperienza.
Sicuramente proverò a fare qualche stampa anche per vedere la differenza con quelle che ottengo attualmente da un laboratorio di cui non conosco nulla.
http://www.nikonland...a-fine-art-r302
http://www.nikonland...er-foto-colore/
http://www.nikonland...-stampa-inkjet/
vorrei porre la domanda seguente:
Ammesso che stampare in casa non è economico ma volendo neanche così costoso, una volta a regime, si è spesso parlato di carte fine art, anche in questo articolo. Ora, leggendo qua e là ho visto consigli sempre rivolti verso carte baritate spesso Canson o Hahnemuhle, al più ilford. Ora, la GFS (Gold Fibre Silk) di Ilford pare dismessa, quindi sembra ridursi il numero di alternative. Però... Accettando un lieve decremento di resa, si potrebbe aprire una discussione su carte magari non fine Art (Michele citava la Kodak) ma che per stampe più daily e meno museum consentono comunque dei risultati soddisfacenti?
Per essere anche più specifico, cito alcuni tipi di carta (non necessariamente di mio interesse, ma come partenza), che leggevo in questi giorni raccomandati oltreoceano. Per esempio, la Moab Lasal Exhibition Luster, o le da alcuni apprezzate Felix Schoeller (Glacier, che però è freddina, Baryta 310, Beluga).
Si potrebbe distinguere ovviamente per inchiostri dye e pigmenti (la mia richiesta per ora verte più sul dye ma la allargherei).
Michele mi ha letteralmente 'illuminato' quando mi ha descritto le carte e insieme a lui mi ha fatto scegliere la carta per le mie stampe !
Ora uso due carte che mi soddisfano molto: la Hahnemühle FineArt Baryta e la Hahnemühle Photo Rag, una simil-baritata (in gran parte usata all'esposizione a Bassano) e l'altra matt. Splendide.
Ciao e GRAZIE MICHELE !!!!!
Adri.
Adriano è sempre un piacere parlare con te di carte e stampe.
Volevo solo far notare che le baritate Hanhemühle sono proprio baritate e non simil-baritate in quanto dotate di uno strato di solfato di bario. Idem per le Canson e per la maggior parte delle marche di prestgio
Caspita ! è che le 'baritate' per me sono quelle fotosensibili ... però se c'è il Bario solfato anche queste meritano il pregiato appellativo !