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Sigma dp3 Quattro : un servizio di beauty (test/prova)



 
Conclusioni
 
 
Considero questo apparecchio per quello che è, non proprio una compatta ma una fotocamera ad obiettivo fisso leggera e facile da utilizzare.
Generalmente le fotocamere di questa categoria - comprese le costosissime Sony RX1R II e Leica Q - sono concepite per un utilizzo non professionale, tipo punta e scatta, generalmente per istantanee familiari (vacanza, viaggio) o per street (genere in cui eccelle certamente la Fujifilm X100T, di costo paragonabile a questa Sigma ma non particolarmente versata per fotografia di ritratto o ravvicinata).
 
Questa Sigma è una macchina decisamente più specializzata, vocata alla macro ma con un obiettivo adatto al ritratto. Con un sensore che è in grado di esaltare al massimo ogni dettaglio dello scatto.
 
Valutandola per i pixel effettivi (circa 20 milioni) o gli equivalenti che reclama Sigma (circa 40 megapixel) e con la qualità del dettaglio offerto, quando gli scatti sono effettuati con la cura necessaria e con la luce giusta (immancabilmente il flash o il sole pieno, per quanto mi riguarda) non esiterei ad utilizzare queste foto per scopi professionali, sia per stampe fineart (come ho effettivamente fatto, con scatti presi in altre occasioni) sia per l'uscita su riviste a tutta pagina, copertine, anche di alto profilo.
 
Il dettaglio è sensazionale, i colori vivi così come una postproduzione "sensibile" consente, specie quando il soggetto (in questo caso scelto per le sue qualità e caratteristiche) esalti queste peculiarità.
 
Nell'uso non ho avuto particolari difficoltà e lo dimostra il numero di scatti effettuati.
In altre circostanze - ad esempio con la SD1 Merrill - non sono riuscito a fare più di 8-10 scatti ... perchè poi ho perso la pazienza a causa dell'autofocus poco reattivo.
 
Beninteso, non è che questa dp3 ne abbia uno di categoria superiore, semplicemente mi è bastato mettere a fuoco con il punto centrale e poi ricomporre tutte le volte, ottenendo scatti di precisione accettabile ... tranne nel caso delle immagini in cui la modella aveva sopra il capo un velo a rete.
Li, le reflex - anche a diaframmi aperti - hanno mostrato una precisione inarrivabile per la dp3 che spesso ha messo a fuoco invece che sull'iride, sul velo, rendendo lo scatto da cestinare.
 
L'autofocus e l'indisponibilità di un mirino integrato di buona qualità restano a mio avviso i limiti di questa macchina che però si riscatta quando andiamo a vedere gli scatti.
La resa è di qualità e l'interpretazione molto differente da quella delle mie reflex.
In alcuni casi, avere due punti di vista differenti è particolarmente utile.
E in questo va il mio plauso a Sigma per avere la costanza di sviluppare il sensore Foveon e la sia impegnativa piattaforma.
 
Giusto per raffronto con gli scatti che ho presentato nella pagina precedente, vi offro una foto (ridotta a 5000 punti) della Nikon D810 con il Nikon 105/1.4E nelle medesime condizioni
 
Immagine inserita
 
Nikon D810, Nikon 105/1.4E ad F5, ISO 64, flash (premere per vedere a 5000 punti)
 
un risultato di esemplare livello ma differente. Ovviamente ottenuto con un setup che come dicevo all'inizio costa 5 o 6 volte di più della piccola Sigma dp3.
 
Un altro limite - ma viva l'abbondanza - che si può riscontrare con la Sigma dp3 è quando ... il soggetto non è perfetto ! Hai voglia a regolare la luce perchè sia favorevole, purtroppo ogni più piccola imperfezione della pelle verrà esaltata e si dovrà intevenire di pialla.
 
Immagine inserita
Sigma dp3 Quattro con Sigma FT-1201, ISO 100, flash, F8 (premere per vedere al 100%)
 
ma, come ho sempre raccomandato, le Sigma sono da utilizzare in condizioni ideali perchè facciano effettivamente il loro lavoro al meglio.
 
Naturalmente ho usato la Sigma dp3 Quattro anche in altre circostanze :
 
Immagine Allegata: SDIM0130.jpg
 
Immagine Allegata: SDIM0134.jpg  
 
con risultati sempre interessanti.
Immagine Allegata: SDIM0070.jpg  
 
tenendo pur conto che lo sfuocato permesso da un obiettivo macro, F2.8, in formato APS-C non può essere paragonato a quello di un obiettivo più lungo, con apertura ad F1.4 su una reflex in formato pieno.
 
In questo potrà essere di aiuto come abbiamo visto nei test ad essa dedicati, la nuova Sigma sd Quattro (liscia e H), magari con il nuovo ed eccellente Sigma 85/1.4 Art.
Ma con impegno superiore sia in termini di spesa che di ingombro, peso e ... difficoltà di messa a fuoco.
 
Ecco, è tutto, credo di aver offerto il mio punto di vista al riguardo.
 
Insomma, una bella fotocamera "compatta" in grado di fare anche cose proprie di macchine grandi e professionali. Una bella impresa di Sigma.
 
[Ho comprato per me la scorsa estate questa Sigma dp3 Quattro, approfittando dei saldi e di un buono sconto offertomi da Paypal. Ho speso in totale 774 euro, spese incluse. Per una fotocamera completa di sensore Foveon di ultima generazione e di un bel obiettivo macro integrato e un teleconverter di qualità, mi pare di aver speso bene i miei soldi. I miei soggetti preferiti ne godono al massimo !]
 





Test: Yes



5 Comments

sigh... sigh...    ho fatto come hai detto,

 

ho ingrandito al 100%.....       mannaggia.. siamo su marte...

Qualche foto ad altri soggetti, fatte questo pomeriggio in giardino :)

 

Immagine Allegata: SDIM0157.X3F.jpg

Immagine Allegata: SDIM0168.X3F.jpg

Immagine Allegata: SDIM0170.X3F.jpg

Immagine Allegata: SDIM0171.X3F.jpg

Immagine Allegata: SDIM0175.X3F.jpg

Immagine Allegata: SDIM0177.X3F.jpg

Immagine Allegata: SDIM0181.X3F.jpg

Immagine Allegata: SDIM0191.X3F.jpg

Immagine Allegata: SDIM0197.X3F.jpg

Una delle finaliste di Miss Rwanda di passaggio da Milano

 

Immagine Allegata: SDIM0149.X3F.jpg

Foto
Silvio Renesto
apr 02 2017 15:57

Non nego che è attraente (la fotocamera, la ragazza non c'è bisogno di dirlo ;) ). Sulle piante però questa volta sei stato (tu o la fotocamera) più delicato, è paradossalmente più "crisp" il ritratto. Questione di luci? Di scelta?

Luce naturale e in ombra, contro luce flash in studio :)

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