Panasonic Lumix DC- GH5: changing photography

Il test, in quanto tale, ha subito un brusco arresto   a causa dell'avaria del monitor tiltable il quale, senza urti o sollecitazioni inusuali, ha improvvisamente subito un probabile falso contatto o distacco di qualche filo della complessa e delicata connessione che lo interconnette al corpo macchina,
motivo per cui ho potuto utilizzare questo esemplare di prova solo per un paio di giorni, prima di riportarlo alla base per l'invio in assistenza, ma cio' nonostante una parvenza di giudizio in proposito sono riuscito a formularlo ed e' complessivamente positivo.
Innanzitutto grazie alla compresenza di questo riuscito oggetto che e' insieme alla GH5 lo zoom 35-100/2,8 il primo telezoom di questa luminosita' e contemporaneamente di dimensioni e peso cosi' invitanti e umani, che mi sia mai capitato di utilizzare da sempre.
Con il quale risulta naturale avvicinare il soggetto 
tanto quanto ...avvicinarsi al soggetto, anche oltre le sue capacita' fisiche di messa a fuoco minima di 85cm, 
grazie al semplice ausilio di una lente addizionale di diametro compatibile con qualità e costi contenuti (nel mio caso una Nikon 5T da 62mm) stante il diametro filtri da 58mm della lente anteriore
con la quale avvicinarsi notevolmente alla massima focale risulta un gioco di composizione tra distanza dal soggetto
e diaframma da utilizzare per caratterizzare o meno lo sfondo 


e realizzando situazioni di ripresa nelle quali mettere comunque alla prova le potenzialita' della macchina in termini di precisione e velocita' dell'autofocus, sia in AFS sia in AFC
con parti del soggetto anche marginali rispetto al centro per dimostrare la sostanziale equivalenza dei sensori AF di questa mirrorless

quanto la sostanziale indifferenza alla presenza di oggetti disturbanti nell'inquadratura del tutto ignorati utilizzando quasi ogni configurazione di sensori AF tra le diverse a disposizione
(io tendo a prediligere i flexi-spot anche quando ho l'impressione che gli automatismi totali di AF funzionino affidabilmente)
 
Nei 500 scatti realizzati in due giorni di riprese occasionali, non organizzate, ho comunque constatato la notevole affidabilita' dell'AF di questa GH5 anche in condizioni di parziale lap del mirino elettronico durante sequenze di scatti che mi potevano parare "borderline" per acutezza di AF salvo poi ricredermi riguardando gli scatti.
Per quanto poco rilevante statisticamente, ma su tutti gli scatti me ne saranno scappati di fuoco non più di una dozzina, peraltro a soggetti in movimento imprevedibile come possono essere i volatili.
Certamente essenziale in questo senso la costruzione "focus stacking" di sensore e processore, con la quale si avvantaggia l'immediatezza del segnale, mettendo ancora più in rilievo le caratteristiche dinamiche dell'eccellente otturatore, capace di prestazioni ottime sia da meccanico, come naturalmente da elettronico, per una macchina di questa categoria di prezzo
scatti e scatti in sequenza, in modo M ed ISO Auto, con 1/2000" di otturatore ed AFC, sempre ampiamente a 7 scatti al secondo in ogni sequenza
 
che non sono i 20 ftg/s della G9, prettamente più orientata a parità di sensore e modulo Af a questa operatività, ma anche su questa macchina nelle modalità 6K Photo e 4K Photo, che troviamo disponibili sulla rotelle sx del ponte comandi, possiamo disporre di ben 30 e 60 ftg/s che trasformano una macchina fotografica in una videocamera, come tendenza attuale pare imporre...
 
Putroppo io quelle due modalita' (come un infinita' di altre funzioni) non sono arrivato a provarle e non avrei avuto in quei due giorni a cavallo di Natale neppure i soggetti adatti 
ma speriamo di poterci rifare in un secondo momento...  permettendo... 
 
Una peculiarita' pero' mi e' parso di coglierla in questo compattissimo 35-100mm:
che si tratti di una lente piu' adatta alle brevi e medie distanze, grazie alla brillantezza conferita dai nanocristalli 
 
piuttosto che alle lunghe... 
dove non mi pare altrettanto incisivo,
come mi sarei aspettato vedendolo invece alle prese in close up photography, dove fa la sua brava figura

anche a dispetto di un antiriflesso non proprio infallibile nel controluce ...
 
 
Non voglio stilare un elenco di pro e contro come son solito fare perche' ritengo di voler mettere le zampe ancora nel prossimo futuro su prodotti Panasonic come questi, che mi hanno lasciato l'acquolina in bocca per non aver finito lo spuntino.
Ma mi hanno fatto capire che in Estremo Oriente regni anche un' Estrema Confusione tra le istanze di chi   lo vuole piccolo e chi invece lo desideri opportunamente maneggevole anche con obiettivi...pero' piu' ingombranti di questo minuscolo, ma efficiente telezoom.
 
Insomma... chi ha gli obiettivi piccoli disegna corpi macchina grandi, e viceversa.
 
Chissa' se mammaNikon ci legge... 
 
e grazie ancora a  di Alfio e Lucia Sparta'
 
 
Max Aquila photo © per Nikonland 2017