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Fujifilm X-T1 : due anni dopo (test/prova)
giu 07 2016 07:53 |
Lieve
in Fujifilm X
Pregi del sistema
Bene. Ho anticipato alcune considerazioni ma lo scopo di questo articolo è dare una valutazione del tutto soggettiva del sistema Fujifilm oggi, secondo le mie aspettative e il mio modo di fotografare (dinamico ed abituato alle più grosse ammiraglie Nikon) per dare al possibile acquirente del sistema oggi che esistono tante alternative e con la prospettiva che altre ne verranno presentate nei prossimi mesi.
- dimensioni complessive, peso, sistema di controllo, ergonomia
Ebbene, siamo vicini allo stato dell'arte delle reflex di inizio anni '80.
Sembrerà una cosa assurda ma è chiaro cosa avevano in mente i progettisti quando, dopo le - per certi versi imbarazzanti Fujifilm X-E1 e X-E2, XA, XM - hanno pensato la X-T1.
Rifare e migliorare un sistema che aveva i suoi estimatori, in un certo qual modo poi costretti a dotarsi di macchine più grosse e impegnative senza averne l'effettiva necessità perchè l'industria fotografica ha spinto sulle reflex ad alte prestazioni impostate per lo sport.
Diciamocelo, il 75-80% dei fotografi non necessita o quasi dei migliori autofocus esistenti. Per lo più (ammettetelo !) voi usate l'AF-S a punto singolo, spesso ricomponendo. Un pò come si faceva 30 anni fa.
Le reflex moderne violentano per certi versi un modo di fotografare più naturale che era possibile con le reflex degli anni 70-80, promettendo possibilità che spesso vengono sottoutilizzate.
La X-T1 è compatta ma mantiene una ergonomia accettabile se si usano le ottiche più compatte. L'impugnatura è ben fatta e abbastanza comoda. Non è quella della D5 ma nessun dovrebbe montare un 70-200/2.8 su una X-T1 ...
- il mirino elettronico
il mirino elettronico della Fujifilm X-T1 è tra i migliori esistenti attualmente per le mirrorless presenti sul mercato, nonostante siano passati due anni dalla presentazione è un piacere utilizzarlo.
E' grande, offre una visione ottimale, fornisce tante informazioni. In condizioni normali è fluido e con un lag accettabile (se non si fa fotografia d'azione).
Soprattutto permette di avere la simulazione in tempo reale dell'azione sui comandi. Così sovraesporre, sottoesporre, correggere non è più una azione immaginata ma palese ai propri occhi. Si può anche fotografare in bianco e nero vedendo la foto così come verrà scattata.
Una rivoluzione e una liberazione. Che però ha il suo opposto lato della medaglia di cui parlerò nei difetti ...
- le ottiche
Fujifilm ha una solida e consolidata esperienza in fatto di progettazione e realizzazione di ottiche. Ha presente nel proprio catalogo obiettivi cine da 100.000 euro (e più). Ha costruito in passato interi sistemi per altri marchi (come la Hasselblad XPAN ad esempio). Ha tutto il know necessario per lavorare anche in questo piccolo formato.
La scelta del formato APS-C ha pagato nelle dimensioni dei corpi e anche, in parte in quello delle ottiche.
Il corredo attuale è tra i più completi esistenti sul mercato (insieme a quello per m4/3) e si espande continuamente sulle ali dell'entusiasmo.
Ci sono obiettivi che non hanno eguali (come i due 56mm F1.2, il 16/1.4) ed altri di ottimo livello (il 90/2, i due zoom F2.8).
Nella foga di presentare un corredo invidiabile, a mio avviso si è andati un pò verso il gigantismo (i due zoom F2.8 sono a mio avviso sproporzionati ai corpi. Lo stesso 90mm F2 sarebbe enorme pure se fosse full-frame. Il 23/1.4 dovrebbe essere l'ottica da street d'elezione ma è grosso, oltre che costoso)
Ultimamente sulla richiesta del pubblico la progettazione sta tornando un pò alle origini del sistema (il vecchio 18/2 pur con le su limitazioni era invisibile, così come il 27/2.8) e puntando ad una bella terna di obiettivi F2 compatti e ragionevolmente economici (23/2, 35/2 e 50/2, di cui solo il 35 è già in vendita).
In ogni caso la combinazione di ottiche progettate per il tiraggio breve e i sensori ottimizzati da Fujifilm, molto più che il tanto chiacchierato sensore X-TRANS (che è un normale EXMOR Sony di vecchia generazione dotato di una matrice di microlenti diversa dalla normale di Bayer) é la reale responsabile della elevata sensazione (concreta, non millantata) di nitidezza e di tridimensionalità delle immagini prodotte da queste macchine.
Se devo trovare delle vere motivazioni di acquisto di una Fujifilm X-T1 oggi rispetto - ad esempio - ad una reflex APS-C di Nikon o di Canon, la vedo nel corredo di ottiche APS-C disponibile rispetto alla sola scelta di zoom consumer offerti dalle due major.
- consonanza con Nikon
la lunga collaborazione di Fujifilm con Nikon ha portato ad un sistema che ha molte assonanze, anche di nomenclatura e di logica con le macchine Nikon.
La X-T1 è la mirrorless sul mercato che più si avvicina nel suo funzionamento alla classica fotocamera Nikon.
Insomma non c'è da imparare da capo ad usare la macchina, tutto è abbastanza naturale per il nikonista.
Limiti del sistema
- autofocus
Pensando a ritornare alle origini, i progettisti hanno trascurato lo sviluppo dell'autofocus (oppure semplicemente non posseggono il know-how necessario).
Intendiamoci, con il firmware 4.X e con un ottica che non sia della prima generazione, la X-T1 in AF-S lavora bene e il fuoco è sempre preciso.
Ma in AF-C le cose diventano imbarazzanti e la raffica una cosa da dimenticare. E' inutile avere 8 frame al secondo se la macchina diventa improvvisamente un macinacaffè e nello sforzo persino il mirino perde di lucidità e va a scatti.
Purtroppo non sembra che le cose siano migliorate in modo eclatante con la X-PRO2. Attendiamo anche la X-T2 per dirlo ma non nutro particolari aspettative in tal senso.
Insomma, le Nikon 1, pur avendo un sistema pensato nel 2011 sono dei fulmini in AF-C e a 60 fps, tanto da mettere in imbarazzo anche una Nikon D5.
Le Fujifilm semplicemente non sono pensate per l'azione.
In più i comandi dello spostamento del fuoco non sono stati pensati per fotografia dinamica. I tastini sono piccoli e incassati pur con le opzioni offerte dal nuovo firmware si deve stare attenti a non pasticciare con i comandi.
Le nuove macchine hanno almeno il joistick. Una cosa che può cambiare la vita del fotografo, a mio avviso.
- il mirino elettronico
ho detto dei pregi e lo confermo. Ma nell'attuale configurazione ci sono dei precisi limiti.
Il lag, se uno ti sta facendo le boccacce davanti tu lo fotografi in ritardo, non in tempo reale. Perchè l'immagine video del mirino ha un ritardo. Minimo ma percepibile rispetto alla visione naturale e a quella in un mirino ottico.
In condizioni di alto contrasto e in pieno sole, il mirino si abbaglia o diventa scuro.
E in basse luci la granulosità aumenta e anche il ritardo.
Il tanto sbandierato focus-peaking sia ad intensificazione di contrasto che ad immagine spezzata è a mio parere un aiuto ma nulla a che vedere con la mira di precisione necessaria per spaccare un capello in quattro. Insomma va bene con un grandangolare ma in generale è come tornare indietro di 30 anni quando tanto, mettere a fuoco perfettamente non valeva la pena perchè la pellicola era ricurva e in stampa non si aveva mai la massima nitidezza ...
- il sensore X
non ne riconosco i pregi che tanti ammirano.
In compenso trovo dei precisi limiti.
Il primo è il supporto solo parziale dei principali software di sviluppo. Manipolare file RAF è molto più lento che file NEF già dall'importazione.
Ogni fase di sviluppo in Lightroom è lenta e macchinosa.
La resa è poi a mio gusto troppo contrastata con neri troppo profondi e contrasti esacerbati. Le ombre sono chiuse, il risultato sempre troppo ... Velvia anche nelle simulazioni più morbide.
Morale mi sono dovuto ingegnare ad addomesticare la resa del sensore partendo da un profilo calibrato ammorbidendo poi il tutto.
Ma senza mai trovare quella naturalezza che, specie da quando c'è il profilo Flat, ho nelle mie Nikon.
Se alle volte questo può portare a risultati con effetto WOW a me personalmente alla lunga stanca.
Capisco che questa è una precisa scelta che trova un intero popolo di entusiasti estimatori. Quindi il limite è mio. Ed è invalicabile : le pellicole Fujfilm del resto non mi hanno mai entusiasmato.
Nella pratica invece non ho riscontrato strumentalmente - almeno fino a 1600 ISO - differenze importanti di esposizione come invece molti commentatori affermano.
Se ci sono si ritrovano in fase di sviluppo ma non con l'esposimetro. Probabilmente sempre dovute alla resa troppo chiusa sui neri che vanno schiariti.
Trovo invece limitante la sensibilità minima a 200 ISO.
Comunque ad onor del vero il risultato sul piano fotografico può essere di prim'ordine a livello professionale. Ho stampe di Slowprint in A2 a provarlo.
nella prossima pagina (le mie) conclusioni e raccomandazioni.
Test:
Yes
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8 Comments
Bella e completa recensione, senza numeri (il più delle volte superflui) ma supportata dalla profonda conoscenza dell'apparecchio e dell'uso, che è poi quello che serve per farla comprendere alla platea dei potenziali utenti.
Ammetto, anche io sono uno che usa l'AF-S con punto centrale ...
Considerando che la x-e1 la uso solo con ottiche MF, per me il problema non sussiste e rimango con quella ... scherzi a parte sò che prima o poi la dovrò sostituire, a me poi la resa "fredda" delle fuji piace molto ... intanto ho poco tempo, poi si vedrà ...
E perchè mai la dovresti sostituire ?
Sarebbe uno spreco cercare qualche cosa di più potente della X-E1 per non usare tutta quella potenza in più
Vediamo se con la Xt-2 risolvono le problematiche delle foto d'azione, altrimenti si aspetterà la prossima, tanto la Xt-1, foto in movimento a parte, funziona benissimo.
Forse per qualche megapixel in più, e per la simulazione bianconero Acros, che per i jpeg-isti pare fare faville.
Ok. Ma già il passaggio dalla X-E1 alla ... X-T10 sarebbe epocale (ed economico).
Perchè investire tanti soldi in una X-T2 per usarne solo una frazione della capacità (ottiche solo MF di terze parti con adattatore cinese in mezzo ....) ?
Perché sto anche valutando delle ottiche fisse Fujifilm ...
Come hai detto tu: Bella, ben costruita e ben dotata. Ma purtroppo ho comprato la D500 anch'io e pertanto...dopo cinque mesi durante i quali anche un problema fisico mi ha impedito di usare ensamble piu' pesanti della X-T1...
e, (come per la X-E1 due anni fa), dopo quattromila scatti tra maggio ed agosto, ho deciso di riabbandonare Fujifilm in favore di persone piu' motivate ad usare un mezzo che, se pur ormai ottimizzato, risultava essermi ridondante.
Ma la tua/mia X-T1 continua da ieri su Nikonland il suo percorso...