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06 - come si usano sti aggeggi?



Sgombrato il campo, quindi, dai dubbi legati al percorso Luce-Esposizione-Risultato, si transita dal concetto fin qui affrontato di abbinamento manuale di tempi/diaframmi in relazione alla misurazione esposimetrica e si inizia a trattare delle facilities consentite ormai da tempo dalle fotocamere, in termini di modalita' di funzionamento:
  • Program
  • Shutter
  • Aperture                                         
  • Manual
  • ISO Auto (come new entry)  
e, considerando il livello di appartenenza delle fotocamere dei partecipanti al corso, anche la moltitudine dei Program dedicati, raggruppati nella categoria
  • Scene      Immagine Allegata: nikon_d7000_9.jpg
Gia’...perche’ da sempre nei corsi di base con partecipanti gia’ un po’ praticanti, la principale stereotipia da smontare e’ quella di chi con orgoglio afferma:
 

Immagine Allegata: Antico fotografo.jpg “io lavoro sempre in Manuale !”

e poi si scopre che imposta manualmente i valori consigliati dall’esposimetro della macchina, in stile Yashica Fx3 Super2000, Immagine Allegata: yashica.jpg
diffusissima fotocamera del secolo passato che non possedeva ne' la priorita’ ai diaframmi (A) ne’ tantomeno un blocco dell’esposizione, ma consentiva solamente utilizzo in M, ovviamente con tutta la discrezionalita’ conseguente, concessa agli utilizzatori.
I quali invece si limitavano ad aspettarsi il pallino verde ed essere cosi’ convinti di aver fatto il proprio dovere...
Pensavo che con l’avvento del digitale obiezioni del genere fossero cessate, ma purtroppo paghiamo ancora lo scotto della seconda generazione di individui che hanno mutuato tali convincimenti per ... tradizione orale da padri e zii volenterosi (gli stessi delle foto col sole alle spalle del fotografo).Immagine Allegata: product_thumbnail.jpg

Il secondo ostacolo da superare diviene quindi far comprendere che nella gran parte dei casi non sia  solamente il tempo di otturazione della fotocamera a determinare qualitativamente il fotogramma, quanto invece
  • la categoria dell’obiettivo in uso ed insieme a questo anche:    
  • la scelta effettuata circa il diaframma piu’ adatto alla bisogna.   Immagine Allegata: apertura.gif
Gia’ risulta complesso trasferire il concetto della variabilita’ della resa in termini di risoluzione, nitidezza, dettaglio in funzione dei due parametri di cui sopra, anche alla luce dell’obiettivo di primo equipaggiamento con cui il piu’ delle volte il corsista si trova a dover fare i conti:
zoom dalla luminosita’ massima gia’ bassa che poi, allungandosi su lunghezze focali medie, come quelle attorno ai 50mm equivalenti, diventa assolutamente disastrosa, laddove proprio servirebbero invece diaframmi piu’ aperti per meglio gestire la profondita’ di campo (pdc).







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