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Le Nikon F : F - F2 - F3 - F4 - F5
gen 20 2014 01:00 |
Max Aquila
in Fotocamere Reflex
Nikon F - 1959
E' con lei che il concetto di sistema reflex assume la completezza ( e sopratutto la diffusione commerciale che altri marchi non avevano saputo creare) necessaria per riuscire a soppiantare le telemetro che in quell'epoca ancora spopolavano sul mercato (perfino le stesse superbe Nikon).
A questo scopo sulla base del corpo macchina venne impiantato un corredo di accessorii intercambiabili che si sviluppò nell?arco di un decennio per raggiungere la necessaria completezza.
Esposimetri, prismi, motori, dorsi, vetrini di messa a fuoco nella creazione del mito di un modello che anche tra cinquanta anni sarà ancora ricordato per le indubbie innovazioni apportate al concetto di reflex.
Prendo quindi in considerazione per questa rassegna il modello giunto a totale maturazione progettuale, quella Nikon F con Photomic FTN del 1968, ribattezzata impropriamente 'Apollo' per l'indubbia somiglianza col modello che volò nello spazio nelle omonime missioni lunari americane.
(NASA)
Pregi:
- precisione ad affidabilità (quarant'anni dopo) delle misurazioni esposimetriche a media compensata del mitico FTN: difficile trovare esposimetri non funzionanti o dalle indicazioni errate, anche indipendentemente dal voltaggio delle batterie usate (quelle originarie al mercurio erano da 1,35V contro gli 1,5V delle attuali pastiglie all'ossido d'argento)
- precisione granitica dell'otturatore e delle tendine al titanio a scorrimento orizzontale, autolubrificanti, mai stanche, sempre uniformi, ancora tarabili?
- compattezza e design, materiali di fabbrica, cura del particolare.
Difetti:
- fondello macchina ancora staccabile, come sulle SP a telemetro : una cerniera sarebbe stata meglio!
- Velocità relativa di traslazione delle tendine non particolarmente elevata: ergo sincro flash ad 1/60 soltanto (per allora sufficientemente veloce)
- L'idea di creare la slitta flash sul manettino di riavvolgimento film : ma a chi é venuta, Fuketa san? meno male che c'era anche l'SB-1 a torcia...
Nikon F2 - 1971
Se la Nikon F é il punto di partenza, la F2 potrebbe essere stato il punto di arrivo dello sviluppo tecnologico della Casa di Tokyo, giacché sotto la sigla in questione troviamo alcune delle realizzazioni tecnologiche più sofisticate, non soltanto di quell'epoca, per certi versi ancora non superate dalle moderne tecnologie applicate alle reflex a pellicola.
Parlo dell'accoppiamento dell'esposimetro all'otturatore della macchina per il tramite di un rivoluzionario sistema di lettura della focale dell'obiettivo, basato unicamente sulla posizione degli innesti dell'ottica sulla baionetta della macchina, il tutto esclusivamente meccanico!
Le prerogative della F si ampliano in questa nuova serie di modelli, dei quali non posso non tenere in considerazione quello con l'esposimetro Photomic DP11 del 1977, reale ponte tra il sistema precedente di trasmissione della lettura dell'esposizione (attraverso piolo della baionetta e rabbit ears dell'obiettivo) e quello a lettura diretta con baionetta Ai.
La Nikon F2A legge ancora oggi tutti gli obiettivi muniti di ghiera dei diaframmi, prodotti con baionetta F dal 1977 ad oggi e cambiando posizione al selettore sovrastante la lettera A tutti gli obiettivi prodotti dal 1959 al 1977 (in stop down).
Pregi:
- migliorata ergonomia generale del corpo ed in particolare del pulsante di scatto, ora vicino al margine anteriore del ponte comandi e del dorso, incernierato
- sincroflash velocizzato ad 1/80''
- eccezionale dotazione di motori di fascia e velocità differenti, affidabili ed alimentati con batterie di uso corrente
- Baionetta Ai !!! snella, semplice, indistruttibile, affidabile: eterna!
Difetti:
- durata nel tempo della funzionalità degli esposimetri (se in alcuni casi il non raggiungere trenta anni di servizio possa essere considerato un difetto)
- ancora questa slitta flash sul manettino ?..
- il costo sul mercato dell'usato di questi corpi macchina ancora oggi
Nikon F3 - 1980
In listino fino ad un paio di anni fa, ha goduto forse più negli ultimi dieci anni della fama che le spettava fin da subito, offuscata nel medio periodo dal contemporaneo affermarsi delle reflex autofocus.
Macchina robusta come una jeep ma ancora più rastremata e compatta delle precedenti sorelle, assolutamente integrata nel sistema Nikon, tanto da guadagnarsi la fama di macchina col maggior numero di accessori ad essa destinati.
Disegnata con la riga rossa verticale dal designer italiano Giorgetto Giugiaro, ha fatto epoca e continua a farla!
La contrazione del mercato dell'usato ne ha fatto da anni un best-buy sul web, a mio esclusivo vantaggio, essendo riuscito a comprarne e rivenderne almeno una mezza dozzina, costruendomene una tutta personale però nel frattempo: una F3 non mancherà mai tra le mie borse!
Pregi:
- compattezza estrema in assenza di motore, maneggevolezza eccezionale in presenza dell?enorme e potente MD4, anche con teleobiettivi da quattro chili ed oltre
- otturatore dotato del 1/2000'' pur se a scorrimento orizzontale in puro titanio
- compatibilità ottica sia a ritroso che in avanti dal 1959 ad oggi
- serie di mirini esposimetrici da brivido! Col grande vantaggio dell'esposimetro sul piano pellicola e quindi della relativa indicazione anche in assenza di mirino!
- Prima reflex elettronica con la possibilità di ottenere anche frazioni di tempo di esposizione: precisissima!
Difetti:
- sincro flash inadeguato : ancora ad 1/80?
- illuminazione dell'LCD del mirino non sempre sufficiente
- la maledetta slitta flash sul manettino per garantire compatibilità ai flash vecchi?
Nikon F4 - 1988
Prima reflex professionale autofocus, dopo i tentativi non all'altezza della tecnologia in atto costituiti dalla F3AF e dalle varie consumer F-501AF e F-401 (con la quale per fortuna si perde il suffisso AF), la F4 se la deve vedere con un lustro di tecnologia avversaria che non aveva avuto pietà dei consumatori, imponendo una nuova baionetta alle nuove reflex.
Nikon fedele al kaizen invece mantiene la baionetta F e monta un piolo motore aggiuntivo che la condanna ad usare lo stesso motore AF qualunque sia l'ottica in uso: ne deriva che solo in pochi casi l'F che ne scaturisce sia davvero molto più veloce dell'esperienza di focheggiatura manuale del fotografo professionista.
La F4 si articola in diversi allestimenti che differiscono tra loro per l'alimentazione e le prestazioni del booster motore: io parlo dell'unica versione che abbia mai posseduto, la F4E, peraltro la più evoluta per le prestazioni velocistiche del motore di trascinamento film.
Pregi:
-ergonomia applicata: ogni comando si trova là dove lo si era desiderato per anni; i pulsanti e le leve sono davvero tanti e tutti dedicati ad una funzione specifica. Le prese per i cavi di scatto sono là dove meno impaccio possano dare, la morbidezza ed elasticità dei comandi é eccellente, i materiali davvero robusti e durevoli: nessun risparmio, la F4 sembra una Rolls delle reflex!?
-la velocità dell'otturatore, capace del 1/8000'' e del 1/250'' di sincroflash: valori imbattuti per anni.
-luminosità dei mirini intercambiabili e chiarezza delle indicazioni riportate. Precisione delle misurazioni.
-spunta la lettura esposimetrica Matrix su un corpo PRO: insieme agli eccellenti spot e semispot... una pacchia!
-compatibile con ogni obiettivo Nikon costruito per baionetta F
Difetti:
-Peso e dimensioni: macchina adatta a polsi di ferro e mani grandi, diversamente diventa scomoda
-AF inadeguato alla classe della macchina : la palla al piede (non soltanto oggi) della F4
-niente altro che mi venga in mente: se non fosse per quanto prima scritto, la F4 poteva restare l'ultima reflex pro a pellicola
Nikon F5 - 1996
L'ultima dea (a mirini intercambiabili) alle soglie dell'avvento dell'era digitale.
Una dea per la quale in tanti sono disposti a fare un passo indietro verso il mondo appena abbandonato delle pellicole e dgli sviluppi in camera oscura.
Il fatto che sia ancora in listino, nonostante la compresenza delle successiva F6 del 2005 significa tanto.
Di fatto é l'ultima reflex costruita secondo il concetto di sistema fin qui evidenziato e con delle ulteriori migliorie in termini di compattezza ed ergonomia, rispetto la F4.
Enormi differenze in termini prestazionali.
Esteticamente ineccepibile:una linea che continuerà a piacere anche in un mondo,come quello attuale, che consuma velocemente i suoi idoli, ma per noi Nikoniani spes: ultima dea!
Pregi:
-integrazione del booster motore nel corpo macchina: una scelta definitiva in termini dimensionali. Per chi desideri maggiore compattezza, c'é pur sempre la F100!
-Prestazioni da record anche oggi, 11 anni dopo: otturatore, esposimetro, tendine, sincroflash, tutto concorre a elevarla sullo scalino più alto del podio.
- Multiselettore joystick: innovazione gradita per la semplicità operativa.
- Customizzazioni dei modi di scatto, esposizione, comando: ma bisogna tenersi appresso le istruzioni!
- Autodiagnostica dell'otturatore: ad ogni riavvio corregge eventuali errori!
- Ergonomia: come indossare un guanto?!
Difetti:
- nelle inquadrature verticali il multiselettore si trova ad essere un po' troppo distante e non ci sono le duplicazioni delle ghiere anteriore e posteriore come sulle impugnature moderne; ma parliamo di un progetto datato!
- Il blocco del pulsante di accensione ? Ma a che cosa serve?
- La mancanza tra i vetrini dedicati (peraltro bellissimi) di uno con stigmometro ad immagine spezzata
- La necessità di far attuare una modifica nel caso si desideri accoppiare alla F5 ottiche non Ai (pre 1977)
Una macchina progettata dal computer per funzionare come un computer e con i computer...antesignana della rivoluzione digitale
© Max Aquila 2006-2014
E' con lei che il concetto di sistema reflex assume la completezza ( e sopratutto la diffusione commerciale che altri marchi non avevano saputo creare) necessaria per riuscire a soppiantare le telemetro che in quell'epoca ancora spopolavano sul mercato (perfino le stesse superbe Nikon).
A questo scopo sulla base del corpo macchina venne impiantato un corredo di accessorii intercambiabili che si sviluppò nell?arco di un decennio per raggiungere la necessaria completezza.
Esposimetri, prismi, motori, dorsi, vetrini di messa a fuoco nella creazione del mito di un modello che anche tra cinquanta anni sarà ancora ricordato per le indubbie innovazioni apportate al concetto di reflex.
Prendo quindi in considerazione per questa rassegna il modello giunto a totale maturazione progettuale, quella Nikon F con Photomic FTN del 1968, ribattezzata impropriamente 'Apollo' per l'indubbia somiglianza col modello che volò nello spazio nelle omonime missioni lunari americane.
(NASA)
Pregi:
- precisione ad affidabilità (quarant'anni dopo) delle misurazioni esposimetriche a media compensata del mitico FTN: difficile trovare esposimetri non funzionanti o dalle indicazioni errate, anche indipendentemente dal voltaggio delle batterie usate (quelle originarie al mercurio erano da 1,35V contro gli 1,5V delle attuali pastiglie all'ossido d'argento)
- precisione granitica dell'otturatore e delle tendine al titanio a scorrimento orizzontale, autolubrificanti, mai stanche, sempre uniformi, ancora tarabili?
- compattezza e design, materiali di fabbrica, cura del particolare.
Difetti:
- fondello macchina ancora staccabile, come sulle SP a telemetro : una cerniera sarebbe stata meglio!
- Velocità relativa di traslazione delle tendine non particolarmente elevata: ergo sincro flash ad 1/60 soltanto (per allora sufficientemente veloce)
- L'idea di creare la slitta flash sul manettino di riavvolgimento film : ma a chi é venuta, Fuketa san? meno male che c'era anche l'SB-1 a torcia...
Nikon F2 - 1971
Se la Nikon F é il punto di partenza, la F2 potrebbe essere stato il punto di arrivo dello sviluppo tecnologico della Casa di Tokyo, giacché sotto la sigla in questione troviamo alcune delle realizzazioni tecnologiche più sofisticate, non soltanto di quell'epoca, per certi versi ancora non superate dalle moderne tecnologie applicate alle reflex a pellicola.
Parlo dell'accoppiamento dell'esposimetro all'otturatore della macchina per il tramite di un rivoluzionario sistema di lettura della focale dell'obiettivo, basato unicamente sulla posizione degli innesti dell'ottica sulla baionetta della macchina, il tutto esclusivamente meccanico!
Le prerogative della F si ampliano in questa nuova serie di modelli, dei quali non posso non tenere in considerazione quello con l'esposimetro Photomic DP11 del 1977, reale ponte tra il sistema precedente di trasmissione della lettura dell'esposizione (attraverso piolo della baionetta e rabbit ears dell'obiettivo) e quello a lettura diretta con baionetta Ai.
La Nikon F2A legge ancora oggi tutti gli obiettivi muniti di ghiera dei diaframmi, prodotti con baionetta F dal 1977 ad oggi e cambiando posizione al selettore sovrastante la lettera A tutti gli obiettivi prodotti dal 1959 al 1977 (in stop down).
Pregi:
- migliorata ergonomia generale del corpo ed in particolare del pulsante di scatto, ora vicino al margine anteriore del ponte comandi e del dorso, incernierato
- sincroflash velocizzato ad 1/80''
- eccezionale dotazione di motori di fascia e velocità differenti, affidabili ed alimentati con batterie di uso corrente
- Baionetta Ai !!! snella, semplice, indistruttibile, affidabile: eterna!
Difetti:
- durata nel tempo della funzionalità degli esposimetri (se in alcuni casi il non raggiungere trenta anni di servizio possa essere considerato un difetto)
- ancora questa slitta flash sul manettino ?..
- il costo sul mercato dell'usato di questi corpi macchina ancora oggi
Nikon F3 - 1980
In listino fino ad un paio di anni fa, ha goduto forse più negli ultimi dieci anni della fama che le spettava fin da subito, offuscata nel medio periodo dal contemporaneo affermarsi delle reflex autofocus.
Macchina robusta come una jeep ma ancora più rastremata e compatta delle precedenti sorelle, assolutamente integrata nel sistema Nikon, tanto da guadagnarsi la fama di macchina col maggior numero di accessori ad essa destinati.
Disegnata con la riga rossa verticale dal designer italiano Giorgetto Giugiaro, ha fatto epoca e continua a farla!
La contrazione del mercato dell'usato ne ha fatto da anni un best-buy sul web, a mio esclusivo vantaggio, essendo riuscito a comprarne e rivenderne almeno una mezza dozzina, costruendomene una tutta personale però nel frattempo: una F3 non mancherà mai tra le mie borse!
Pregi:
- compattezza estrema in assenza di motore, maneggevolezza eccezionale in presenza dell?enorme e potente MD4, anche con teleobiettivi da quattro chili ed oltre
- otturatore dotato del 1/2000'' pur se a scorrimento orizzontale in puro titanio
- compatibilità ottica sia a ritroso che in avanti dal 1959 ad oggi
- serie di mirini esposimetrici da brivido! Col grande vantaggio dell'esposimetro sul piano pellicola e quindi della relativa indicazione anche in assenza di mirino!
- Prima reflex elettronica con la possibilità di ottenere anche frazioni di tempo di esposizione: precisissima!
Difetti:
- sincro flash inadeguato : ancora ad 1/80?
- illuminazione dell'LCD del mirino non sempre sufficiente
- la maledetta slitta flash sul manettino per garantire compatibilità ai flash vecchi?
Nikon F4 - 1988
Prima reflex professionale autofocus, dopo i tentativi non all'altezza della tecnologia in atto costituiti dalla F3AF e dalle varie consumer F-501AF e F-401 (con la quale per fortuna si perde il suffisso AF), la F4 se la deve vedere con un lustro di tecnologia avversaria che non aveva avuto pietà dei consumatori, imponendo una nuova baionetta alle nuove reflex.
Nikon fedele al kaizen invece mantiene la baionetta F e monta un piolo motore aggiuntivo che la condanna ad usare lo stesso motore AF qualunque sia l'ottica in uso: ne deriva che solo in pochi casi l'F che ne scaturisce sia davvero molto più veloce dell'esperienza di focheggiatura manuale del fotografo professionista.
La F4 si articola in diversi allestimenti che differiscono tra loro per l'alimentazione e le prestazioni del booster motore: io parlo dell'unica versione che abbia mai posseduto, la F4E, peraltro la più evoluta per le prestazioni velocistiche del motore di trascinamento film.
Pregi:
-ergonomia applicata: ogni comando si trova là dove lo si era desiderato per anni; i pulsanti e le leve sono davvero tanti e tutti dedicati ad una funzione specifica. Le prese per i cavi di scatto sono là dove meno impaccio possano dare, la morbidezza ed elasticità dei comandi é eccellente, i materiali davvero robusti e durevoli: nessun risparmio, la F4 sembra una Rolls delle reflex!?
-la velocità dell'otturatore, capace del 1/8000'' e del 1/250'' di sincroflash: valori imbattuti per anni.
-luminosità dei mirini intercambiabili e chiarezza delle indicazioni riportate. Precisione delle misurazioni.
-spunta la lettura esposimetrica Matrix su un corpo PRO: insieme agli eccellenti spot e semispot... una pacchia!
-compatibile con ogni obiettivo Nikon costruito per baionetta F
Difetti:
-Peso e dimensioni: macchina adatta a polsi di ferro e mani grandi, diversamente diventa scomoda
-AF inadeguato alla classe della macchina : la palla al piede (non soltanto oggi) della F4
-niente altro che mi venga in mente: se non fosse per quanto prima scritto, la F4 poteva restare l'ultima reflex pro a pellicola
Nikon F5 - 1996
L'ultima dea (a mirini intercambiabili) alle soglie dell'avvento dell'era digitale.
Una dea per la quale in tanti sono disposti a fare un passo indietro verso il mondo appena abbandonato delle pellicole e dgli sviluppi in camera oscura.
Il fatto che sia ancora in listino, nonostante la compresenza delle successiva F6 del 2005 significa tanto.
Di fatto é l'ultima reflex costruita secondo il concetto di sistema fin qui evidenziato e con delle ulteriori migliorie in termini di compattezza ed ergonomia, rispetto la F4.
Enormi differenze in termini prestazionali.
Esteticamente ineccepibile:una linea che continuerà a piacere anche in un mondo,come quello attuale, che consuma velocemente i suoi idoli, ma per noi Nikoniani spes: ultima dea!
Pregi:
-integrazione del booster motore nel corpo macchina: una scelta definitiva in termini dimensionali. Per chi desideri maggiore compattezza, c'é pur sempre la F100!
-Prestazioni da record anche oggi, 11 anni dopo: otturatore, esposimetro, tendine, sincroflash, tutto concorre a elevarla sullo scalino più alto del podio.
- Multiselettore joystick: innovazione gradita per la semplicità operativa.
- Customizzazioni dei modi di scatto, esposizione, comando: ma bisogna tenersi appresso le istruzioni!
- Autodiagnostica dell'otturatore: ad ogni riavvio corregge eventuali errori!
- Ergonomia: come indossare un guanto?!
Difetti:
- nelle inquadrature verticali il multiselettore si trova ad essere un po' troppo distante e non ci sono le duplicazioni delle ghiere anteriore e posteriore come sulle impugnature moderne; ma parliamo di un progetto datato!
- Il blocco del pulsante di accensione ? Ma a che cosa serve?
- La mancanza tra i vetrini dedicati (peraltro bellissimi) di uno con stigmometro ad immagine spezzata
- La necessità di far attuare una modifica nel caso si desideri accoppiare alla F5 ottiche non Ai (pre 1977)
Una macchina progettata dal computer per funzionare come un computer e con i computer...antesignana della rivoluzione digitale
© Max Aquila 2006-2014
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4 Comments
io la F6 ce la metterei pure nella rassegna....
ma mi sembra sempre stata un ricco pretesto mai del tutto compreso...
allora la affianco a quella reflex DSLR che soltanto oggi possiamo comprare ma che sarebbe dovuta essere la sua (F6) logica conseguenza... qualche anno fa!
Nikon F6 - 2004 Nikon Df - 2013
quest'ultima poi assomiglia maledettamente ad una outsider non ammiraglia, che sull'onda della nostalgia canaglia prese le forme e l'elettronica di due altrettanto grandi progenitrici, le FM-2 ed FE-2
Nikon FM3a - 2001
Io pochi giorni fa ho acquistato una F3/T in condizioni davvero pazzesche. Che dire:stupenda..
Solo Nikonland può fare recensioni di questo genere. Complimenti vivissimi.
Io conservo ancora una F3 HP e una FE2 perfettamente funzionanti e rumorosamente entusiasmanti. Infatti, a suo tempo comprai la Df proprio per la somiglianza con le care vecchiette.
Saluti
Gianni
bel pezzo Max.. mi hai fatto tornare indietro nel tempo, ho usato la f con il suo Photomic, la F3, la f 4 e la F 5.. quest'ultima è stata quella usata meno.. avevo preso subito al vola la F 100, che di suo pesava un botto di meno..