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Parola d'ordine : diversificare


[L'editoriale di giugno.]
Questo mese l'editoriale non parla di fotografia e non parla di stampa, i due argomenti che stanno più a cuore di Nikonland in questo periodo.
Commentiamo una notizia che a molti pare improvvisa, che sta generando come al solito speculazioni fuori luogo.
Stiamo parlando dell'annuncio, riportato dal Wall Street Journal della decisione presa da Nikon di investire nel settore della ricerca medica.
Cominciamo dalla fonte che é l'autorevole quotidiano finanziario statunitense Wall Street Journal (qui).
 
Il titolo può sembrare fuorviante :
 
Nikon shifts focus to health as camera sales flag (Nikon sposta la sua attenzione sul settore medicale)
 
considerando che l'articolo parte da un dato di fatto : l'evidenza che Nikon sta avendo una forte contrazione di vendite sia nelle fotocamere compatte che, adesso, nelle reflex. Considerando peraltro che oltre il 75% delle vendite e sostanzialmente l'intero utile arriva dal settore immagine, quando la divisione strumenti di precisione (la microlitografia per la produzione di microchip) e la divisione sport (sistemi di mira e di misura), sostanzialmente segnano il passo oramai da anni.
 
Il fatto. Il nuovo Amminsitratore Delegato Kazuo Ushida, ha annunciato che Nikon si rivolgerà ad un team di esperti in grado di consigliarli per l'acquisizione di società o rami di azienda di società operanti in campo medicale.
Nikon pensa che questo settore possa restare ancora in forte crescita nei prossimi anni e vorrebbe inserirsi come concorrente di Toshiba, Olympus, HItachi etc.
 
La cifra stanziata prevede circa 2,2 miliardi di dollari di investimenti diretti in acquisizioni per i prossimi due anni, oltre a circa 500 milioni di dollari l'anno in ricerca e sviluppo.
Nikon pensa di integrare le tecnologie acquisite con quelle proprietarie in campo strumenti di misura e microlitografia per svilupparsi nel settore della ricerca sul DNA e nella diagnosi.
Il programma prevede di generare 1,3 miliardi di dollari di ricavi a partire dal 2017.
 
Chi vi scrive non trova nulla di inatteso in questa notizia. Già nella recente riorganizzazione societaria Nikon è stata divisa in divisioni ed è stata creata una nuova divisione specializzata in fusioni e acquisizioni.
In aprile Mitsubishi Bank ha emesso per conto di Nikon circa 4 miliardi di obbligazioni a medio termine, classate sul mercato nel giro di un paio di ore a tassi particolarmente convenienti.
Dato l'elevato livello di liquidità di Nikon non ci si spiegava in quel momento a cosa fossero destinati.
Ecco qui la spiegagazione : investimenti volti a diversificare il business e a rivitalizzare segmenti resi marginali dalla precedente gestione Nikon.
 
Diversificazione non significa necessariamente cambio di strategia globale, almeno non in questa fase e specialmente non se si spera di cominciare a ricavare dei profitti solo tra tre anni e dopo notevoli investimenti di ricerca sui cui frutti nulla si può ancora ipotizzare.
 
Ma certamente, quando una società di queste dimensioni si rende conto di aver raggiunto la maturità in tutte le linee di segmento, la scelta di crescere per acquisizioni (disponendo dei mezzi economici necessari) è appropriata.
 
A noi interessa poco o nulla. Piuttosto ci piacerebbe sapere se il cambio dei vertici avvenuto dopo l'approvazione del bilancio 2013 ad inizio aprile porterà anche a cambi di strategie nel segmento di cui ci occupiamo : la fotografia.
Perchè crediamo improbabile che investimenti, pur importanti come questi, possano condurre Nikon fuori dal mondo fotografico.
 
In questo specifico comparto noi avremmo qualche suggerimento da dare.
 
Uno tra tutti, non trascurare più la clientela più affezionata. In una sola parola : ascoltare i vecchi nikonisti.


7 Comments

Foto
Valerio Brùstia
giu 20 2014 10:14

Urka, dalla foto d'apertura mi è venuto un colpo!

Ok, era ora che Nikon capisse che la strada della differenziazione  del prodotto è da seguire. Del resto la mia ultra ventennale chitarrona è una Yamaha.

 

ciao

Diciamo che acqua, alimentazione animale, energia e salute, sono settori che difficilmente entreranno in crisi nei prossimi decenni.

Quello che mi chiedo però è cosa aspettava Nikon ? L'anno scorso hanno venduto solo una manciata di stepper e il settore è fermo dopo gli ultimi investimenti per il processo a 14nm.

Una società in salute ha più mezzi per investire anche nel core-business che, fino a prova contraria, resta quello fotografico.

 

Se solo capissero che li devono tornare ad essere i leader e non inseguire (malamente) :(

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Valerio Brùstia
giu 20 2014 14:51

Sì e non so darmi risposta del perché non lo facciano con decisione. Non lo so, veramente, sono troppi anni che me lo chiedo. Oggi non hanno più scuse, non ci sono più vincoli di brevetti pendenti, gap tecnologici da colmare o altri lacci che stringono polsi e caviglie. Oggi devono solo fare quello che SANNO fare: obiettivi ganzi e macchine ROBUSTE.

 

ciao

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Max Aquila
giu 20 2014 14:56

....
....
 
Se solo capissero che li devono tornare ad essere i leader e non inseguire (malamente) :(

il problema e' che il management Nikon probabilmente oggi non crede di essere all'inseguimento ma forse pensa di essere leader nelle vendite, perche' non sa distinguere tra una Nikon Df ed una Coolpix rosa confetto se non nel numero di pezzi venduti.

Neppure nei controlli di qualita', come non solamente l'affaire D600 ci insegna.


Questi credono, come hai scritto, di essere arrivati al top dello sviluppo che ci meritiamo del settore digital photo imaging.

E non vogliono andare oltre il CAM3500 a 51 settori del cavolo

Eppure.. mi pare che una sezione più o meno simile esista da tempo.. gli strumenti di misura, chiamati " Microscopi " Nikon li produce.. e sono a mio avviso decisamente all'avanguardia..

Ovviamente ne produce di tutti i range.. o fasce... i più alti di gamma.. fanno persino paura..

quindi.. nella strumentazione medicale Nikon è già conosciuta.. a mio parere, si tratta di ampliare questo brand, e non di poco..

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Silvio Renesto
giu 20 2014 21:27

Yes, in laboratorio ho due stereomicroscopi, uno è Leica (il mio )  ma l'altro è un Nikon (per gli studenti :P ),  quasi tutti i miei colleghi del Dipartimento (biologi) però usano Nikon.

Curiosamente non ci sono Olympus (ma li hanno i medici).

Come primo passo importante di questa strategia, Nikon annuncia l'offerta pubblica di acquisizione della scozzese Optos, forte nel campo della diagnosi e cura dei disagi retinici (ne abbiamo parlato qui)

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