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Nikon : lo stato attuale delle cose


Nikon chiude il bilancio al 31 di marzo ed ha pubblicato i dati dell'esercizio appena concluso il 13 maggio scorso.
 
Il bilancio 2016 ha fatto registrare ancora numeri in regresso.
In particolare per quanto riguarda la parte "foto" :
 
- calo delle vendite dell'11% e dei margini del 19% rispetto all'anno prima
 
Nel dettaglio sono stati venduti :
 
- 4.040.000 di fotocamere ad ottica intercambiabile (reflex e mirrorless) contro 4.610.000 dell'anno prima
- 5.900.000 obiettivi contro 6.680.000
- 6.230.000 compatte digitali contro 7.690.000
 
Nikon è adesso intorno al 31% delle vendite dell'intero mercato ma è scesa di un 3%.
I dati peggiori sono sull'ultimo trimestre (780.000 fotocamere, 1.130.000 obiettivi, 850.000 compatte) che fanno presagire un 2017 in ulteriore calo.
 
Ci sono poi due fattori esterni che pesano sull'esercizio in corso.
 
La fluttuazione dei cambi che si prevede sfavorevole allo Yen, il recente terremoto che ha di fatto coinvolto la gran parte dei fornitori di Nikon.
 
Nikon stessa conferma che stanno producendo con quanto hanno in magazzino ma che la piena ripresa dei processi (a partire dai sensori ma coinvolgendo di fatto anche le altre componentistiche elettroniche ed elettromeccaniche che Nikon compra sul mercato, per lo più da società del gruppo Mitsubishi, Sony o Fujifilm) avverrà da luglio e che solo con agosto e settembre ripartirà a pieno regime, con la produzione principalmente rivolta alle fotocamere di fascia alta e medio-alta.
 
Se aggiungiamo il ritardo nello sviluppo di prodotti chiave per la stagione in corso (le compatte DL, Snapbridge per iOs, le nuove Coolpix) ai danni del terremoto che di fatto hanno fermato le consegne anche di D5 e D500 - gli unici due prodotti nuovi del 2016 - è ragionevole pensare ad un primo semestre 2017 pessimo.
 
In effetti Nikon prevede un ulteriore calo delle vendite che per le compatte vedrà un drastico -41%.
E una ripresa di volumi e margini solo nel periodo settembre 2016 - marzo 2017.
Il 2017 dovrebbe chiudersi con un calo delle vendite del 17% (da sommare al calo del 11% del 2016) e dell'utile del 23% (da sommare al 19% del 2016).
 
In realtà solo la stima di una ripresa delle vendite della divisione Precision salva i conti dal disastro (Nikon Precision produce stepper per microlitografia dove però oramai Nikon ha un ruolo da comprimario con ASML che fa da padrona grazie alla tecnologia EUV su cui Nikon non ha potuto investire per mancanza di mezzi). Un settore rischioso che ragiona in termini di decine di pezzi venduti in un anno e dove una contestazione su una fornitura può provocare danni enormi, cause legali, mancati introiti o perdite.
 
Come che sia, se le previsioni saranno confermate, Nikon chiuderà il 2017 con un ulteriore calo del 21% nelle reflex vendute, del 17% negli obiettivi e del 41% nelle compatte.
E questo solo se i nuovi prodotti già annunciati e (auguriamocelo) i prodotti in corso di sviluppo ancora da presentare, arriveranno finalmente sul mercato ed avranno l'auspicabile successo di vendita.
 
Siamo nell'anno della Photokina e per agosto settembre sono attesi il lancio della Canon 5D Mk IV e di una nuova Sony Alpha di caratteristiche di punta che facilmente si divideranno il mercato.
 
A queste Nikon può al momento solo opporre una ammiraglia di nicchia molto costosa, come è la Nikon D5, e una ammiraglia DX di nicchia, come è la Nikon D500.
D610, D750 e D810 (con solo le ultime due che hanno riscontrato un buon successo di vendita) si avviano verso i due anni di vita e, pur avendo ancora caratteristiche adeguate, sono vendute solo grazie agli sconti.
Tutte le macchine DX, salvo la D500, non sono recenti. E anche la D7200 viene molto scontata (699 dollari sul mercato grigio).
 
Lo scorso anno Nikon ha lanciato due solidi successi di vendita negli obiettivi come il 300/4 PF e il 200-500/5.6.
Quest'anno non abbiamo ancora visto nulla di promettente. Speriamo nel consueto lancio di agosto.
 
Insomma, le promesse del nuovo Presidente Kimura - che peraltro arriva dalla divisione Precision - di porre le basi per i successivi 100 anni di attività dopo i festeggiamenti per i primi 100 che cadranno nel luglio del 2017, per il momento non sembrano avere riscontro.
 
Entrambi le divisioni tradizionali di Nikon sono in difficoltà industriali, prima che commerciali.
E la diversificazione effettuata investendo 500 milioni di dollari (presi a debito) nel settore medicare/oftalmico per il momento producono solo perdite, pur consolidando i livelli di vendita.
 
Il futuro si presenta nebuloso.
 
Un mix di prodotti vecchi con solo qualche modello di successo.
Ritardi nella produzione di quanto in ordine.
 
L'annullamento degli eventi di lancio di D5 e D500 (almeno nel nostro Paese), la chiusura di strutture commerciali (Nikon Svezia) e il ridimensionamento di altre (Brasile), il taglio di costi a tappeto. La sostituizione di gran parte del mid-management. Il taglio delle commissioni di vendita per i commercianti selezionati (azzerate, pare, negli USA).
 
Un momento dichiaratamente difficile e che potrebbe essere anche peggio di come viene descritto, pensando al fatto che raramente le imprese giapponesi sono completamente trasparenti sulle proprie vicende gestionali.
Cosa che si traduce nella quotazione in forte calo del titolo Nikon in Borsa e in un sostanziale disinteresse per l'intero settore elettronica da parte di Mitsubishi che l'anno scorso ha venduto a Sony i suoi semiconduttori.
 
C'è da vedere nero, considerando la patina di vecchio e di ammuffito che l'intera struttura di comunicazione Nikon fa trasparire all'esterno.
 
Per invertire il trend ci vorrebbero prodotti innovativi fuori dal solco tradizionale, considerando che l'intero settore è più che maturo e vive di sostituzioni, visto che i modelli "nuovi" portano solo di fatto miglioramenti marginali su quelli già in mano ai clienti.
 
Prodotti in grado di essere dirompenti, in primo luogo nei confronti della concorrenza ma, probabilmente, anche dell'attuale clientela che dovrebbe essere indotta al cambiamento.
Cambiamento che per il momento avviene solo aggiungendo al corredo macchine ed obiettivi di altri marchi, segnatamente mirrorless. Ma non solo ... se pensiamo che di fatto - tolti i supertele - i migliori obiettivi con attacco Nikon, non sono prodotti da Nikon.
Ma il ciclo di sviluppo di un prodotto nuovo richiede 24 mesi. E quando si tenta di lanciarlo ancora acerbo (vedi Nikon DL e, in parte, Nikon D500) ci scappa la cattiva figura ...
 
Che succederà a Nikon nel 2017, oltre al centenario ?
 
Francamente non lo so.




39 Comments

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Aldo Del Favero
mag 24 2016 12:06

Morto un papa se ne fa un altro... il mondo va avanti, i produttori di macchine fotografiche mi sembra che non manchino, chi si innova cresce, chi resta ancorato alla sua nicchia muore :) a me del marchio frega poco, basta che il prodotto mi soddisfi e già la D800E con i suoi problemi di autofocus mi fa girare... non compro prodotti per sostituirli dopo 2 anni perchè è uscito i modello che corregge  i bug del precedente...

Morto un papa se ne fa un altro... [...]

 

Nikon non è un Papa, è una società che si dedica all'ottica dal 1917, 99 anni per l'esattezza.

E per alcuni di noi, da decenni (per me, sono 34 anni tra un mese) il fornitore principale di piacere fotografico da una vita !

Liquidarne la storia e l'importanza, non è una cosa da prendere alla leggera (specialmente se si ha un corredo che vale svariate migliaia di euro fatto per assecondare la propria passione, come piace a noi).

Almeno non su Nikonland.

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Aldo Del Favero
mag 24 2016 12:29

Ci sono un sacco di aziende nei più disparati generi che non sono riuscite a tenere il passo dei tempi e sono scomparse... dispiace sicuramente, ma la religione è altra cosa, gli oggetti sono oggetti e devono soddisfare delle esigenze, non fare i soprammobili...

Se agli azionisti stanno bene le previosioni per il biennio 2016/17
no problem, se non sarà cosi' non è che vi siano tante alternative
da prendere in considerazione, ovvero:

_ drastico piano di ottimizzazione dei costi correlato probabilmente
ad un riposizionamento nei vari settori di business in cui Nkion
opera

_ cessione del/dei ramo d'azienda rienuto non piu' strategico


_ fusione con altre aziende operanti nel settore



(Per me non faranno nulla di quanto elencato ma continueranno per inerzia
nll'attuale percorso)

Premesso che nessuno ha parlato in termini di "religione" e che non sta succedendo nulla ai nostri, tanti, "soprammobili" che continuano a produrre ogni giorno nuove immagini, l'eventuale "scomparsa" di un attore fondamentale del mondo della fotografia come è Nikon (e non è nemmeno questo l'oggetto di questo articolo), porterebbe ricadute negative anche per Canon e per Sony, o, più facilmente, per i loro affezionati clienti.

 

La produzione fotografica in Giappone non è come ce la immaginiamo noi : lo sviluppo è legato, interconnesso. Nessuno si stacca dal gruppo per vincere la cronoscalata da solo.

La stessa Sony, per produrre sensori per se e per Nikon (o per Canon), utilizza stepper Nikon.

 

Così come un brevetto di Nikon favorisce lo sviluppo di qualcosa di concorrenziale ed alternativo da parte di Canon e di Sony. E viceversa.

 

Tre protagonisti assoluti a livello mondiale, sono già "troppo pochi" perchè ci sia un vero sviluppo oggi. Figuriamoci un futuro in cui magari Sony si rende conto di non poter guadagnare abbastanza e investe in un altro settore più promettente, oppure Canon - come appare sempre più evidente - si orienta ancora di più verso il video professionale dove i margini restano consistenti e trascura la fotografia.

 

Insomma, potrebbero anche esaurirsi i Cardinali tra i quali scegliere il successivo Papa :(

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Max Aquila
mag 24 2016 12:46
Rattrista un po la sfiga che ha colpito questo colosso di un tempo. Ora costretto ad arrancare pur essendo capace di colpi come quelli degli obiettivi pf, delle realizzazioni ultime serie 5 / 500.
Ma sempre indietro sul piano meramente comunicativo sul quale si basa ormai da decenni la lotta ai vertici commerciali di ogni mercato.

Nemmeno le promesse non mantenute, quanto ancor peggio quelle non mantenibili. Agli occhi dei profani.

Restiamo a guardare e nel frattempo speriamo che le D5 e D500 faticosamente acquistate in extremis non ci ...esplodano in mano nelle more di aggiornamenti fw che nemmeno, ormai, vengono promessi.

Ma fotografiamo. Ed è questo ciò che serve.

Sia come sia.. qui non siamo a cercare colpe, mi pare..  ma la situazione di Nikon , ma anche di altri, non è poi così sfavillante..

 

l'analisi fatta da Mauro è impietosa ma realistica.. poi, cosa possa succedere..  lo si potrà supporre e basta. qui la sfera di cristallo mi pare non l'abbia nessuno.

Mah, questa analisi mi sembra correttissima ed impietosa. 

 

Ma tuto sommato é esattamente quello che ho pensato da tempo, senza capirci una mazza di Economia e Marketing. 

Ma é piú che chiaro che Nikon non ha niente da dire, che é molto peggio del navigare in cattive acque. 

 

In un mercato maturo e saturo come quello della fotografia di oggi, occorre crearsi una nicchia, coltivarla e distinguersi dagli altri. 

Canon lo sta facendo con il video, Sony con le realizzazioni Zeiss e simili (e le RX-1 che secondo me saranno il futuro), Leica é quello che é sempre stata, Fuji ha creato una nicchia vintage dal nulla. 

Nikon... campa di Sigma. :( 

 

Quello che rattrista non é solo il segno meno davanti a tutto, aggravato dal fatto che apparentemente quello che perde di piú é il settore ad alto margine. 

Quello che rattrista é la prospettiva a due settimane, la mancanza di iniziativa e di spinta in avanti, la mancanza di un'idea di sistema che superi "il" pezzo di valore presentato ogni tanto. 

a_

Sia come sia.. qui non siamo a cercare colpe, mi pare..  ma la situazione di Nikon , ma anche di altri, non è poi così sfavillante..

 

l'analisi fatta da Mauro è impietosa ma realistica.. poi, cosa possa succedere..  lo si potrà supporre e basta. qui la sfera di cristallo mi pare non l'abbia nessuno.

É vero, la sfera di cristallo non c’e la  nessuno…sono nikonista da ben 48 anni. É triste, molto triste, peró é reale. In tutto il bla, bla, bla, di internet, anche molto sottile, silenzioso, confuso, intentar leggere tra le righe, si puó “pensare/interpretare” que qualcuno possa comprare a Nikon…… se Nikon riceve una buona offerta…………. Quale sará il dubbio  - accetto / rifiuto –                                                                                                                          (per sapere questo, non serve la sfera di cristallo)

Se partiamo dal presupposto che il mercato è, almeno per ora, saturo di prodotti buoni o meno buoni e che qualcuno degli attori principali rischia di mollare la gara o di lasciarci le penne, possiamo sperare che qualcuno dei corridori da metà classifica si faccia carico di un pezzo del mercato rimasto scoperto.

 

Poi è sempre da vedere quanto del mercato fotografico sarà ancora in piedi tra 10 anni. Quando noi saremo davvero vecchi dinosauri ed i 20enni attuali saranno il cuore del mercato.

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Max Aquila
mag 24 2016 15:31

Mah, questa analisi mi sembra correttissima ed impietosa. 
 
Ma tuto sommato é esattamente quello che ho pensato da tempo, senza capirci una mazza di Economia e Marketing. 
Ma é piú che chiaro che Nikon non ha niente da dire, che é molto peggio del navigare in cattive acque. 
 
In un mercato maturo e saturo come quello della fotografia di oggi, occorre crearsi una nicchia, coltivarla e distinguersi dagli altri. 
Canon lo sta facendo con il video, Sony con le realizzazioni Zeiss e simili (e le RX-1 che secondo me saranno il futuro), Leica é quello che é sempre stata, Fuji ha creato una nicchia vintage dal nulla. 
Nikon... campa di Sigma. :( 
 
Quello che rattrista non é solo il segno meno davanti a tutto, aggravato dal fatto che apparentemente quello che perde di piú é il settore ad alto margine. 
Quello che rattrista é la prospettiva a due settimane, la mancanza di iniziativa e di spinta in avanti, la mancanza di un'idea di sistema che superi "il" pezzo di valore presentato ogni tanto. 
a_


Invece penso che Nikon le cose da dire le abbia ma che siano relegate dentro i cassetti della corsa alla riduzione dei costi di produzione.

E che sia del tutto carente sul mercato proprio su quelle materie che non consideri: Economia - Marketing

Lo dimostrano la lunga serie di "incidenti di percorso" gestiti male o per nulla negli ultimi tre anni

Invece penso che Nikon le cose da dire le abbia ma che siano relegate dentro i cassetti della corsa alla riduzione dei costi di produzione.

Probabile, ma alla fin fine non cambia nulla.
Che una visione di insieme non esista o non sia espressa, poco cambia a noi. (Anche se l'avere o meno dei progetti definiti ed a tutto campo cambia molto la capacitá in termini di velocitá di reazione).

Peró ricordiamo che a fronte di un obbiettivo innovativo (300/4PF) c'é stato un rifacimento ben fatto, ma molto in ritardo (il tele zoom f5.6), ed una ciofeca completamente cannata nell'impostazione e nell'idea che ha alle spalle (il 24-70/2.8VR).
E purtroppo l'obbiettivo piú cannato é quello di bandiera, da cui ci si aspetta solo che soddisfi al 100% i pro, non un margine particolare o no. 

Per questo il mio timore é che in realtá i progetti unitari ed innovativi in realtá non esistono proprio, perché non sono stati spinti e finanziati nei loro primi passi. 

Il fatto di continuare a dire che "la prossima versione dell'oggetto XXX o YYY é giá nelle mani dei tester" é poco piú di una speranza, alla prova dei fatti. Un 24-70/2.8VR fatto in questo modo dimostra che non ne esiste nemmeno l'embrione di uno differente. 

Vale per le macchine, per gli obbiettivi non so. :( 
 

E che sia del tutto carente sul mercato proprio su quelle materie che non consideri: Economia - Marketing

Si, é quello che intendevo.
Sono io che non so nulla di Economia e Marketing, eppure sono arrivato a piú o meno a prevedere quello che sarebbe successo con questo andazzo.
Loro dovrebbero saperne molto piú di un Geometra laureato in Chimica... Ma non pare.
a_

Foto
Max Aquila
mag 24 2016 16:15

Probabile, ma alla fin fine non cambia nulla.
Che una visione di insieme non esista o non sia espressa, poco cambia a noi. (Anche se l'avere o meno dei progetti definiti ed a tutto campo cambia molto la capacitá in termini di velocitá di reazione).

Peró ricordiamo che a fronte di un obbiettivo innovativo (300/4PF) c'é stato un rifacimento ben fatto, ma molto in ritardo (il tele zoom f5.6), ed una ciofeca completamente cannata nell'impostazione e nell'idea che ha alle spalle (il 24-70/2.8VR).
E purtroppo l'obbiettivo piú cannato é quello di bandiera, da cui ci si aspetta solo che soddisfi al 100% i pro, non un margine particolare o no. 

Per questo il mio timore é che in realtá i progetti unitari ed innovativi in realtá non esistono proprio, perché non sono stati spinti e finanziati nei loro primi passi. 

Il fatto di continuare a dire che "la prossima versione dell'oggetto XXX o YYY é giá nelle mani dei tester" é poco piú di una speranza, alla prova dei fatti. Un 24-70/2.8VR fatto in questo modo dimostra che non ne esiste nemmeno l'embrione di uno differente. 

Vale per le macchine, per gli obbiettivi non so. :( 
 

Si, é quello che intendevo.
Sono io che non so nulla di Economia e Marketing, eppure sono arrivato a piú o meno a prevedere quello che sarebbe successo con questo andazzo.
Loro dovrebbero saperne molto piú di un Geometra laureato in Chimica... Ma non pare.
a_

in realta' questi qua restano giapponesi del Giappone e non manager trapiantati a Berkeley da due generazioni.

 

La proprieta' almeno.

 

Mentre mandano avanti progettisti come quelli che non sono in grado di rivestire in maniera acconcia un 58/1,4 davvero triste nelle fattezze (per quanto buono nei contenuti)

 

E inseriscono sulle D500 un app che esiste solo ancora su una delle due piattaforme e non sull'altra...

 

"Gente diversa, venuta dall'EST (diceva che in fondo e' normale)...."

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Max Aquila
mag 24 2016 17:35

Leggendo i vari commenti mi è venuta in mente una considerazione diversa....

 

Siamo in un mercato di sostituzione, come già correttamente evidenziato, inevitabilmente numeri inferiori dalla fase di "prima adozione", ma ricerca di marginalità migliori. In casa Nikon credo che D5/D500 siano il primo segno tangibile di tutto questo, forse allora sono nella strada giusta?

 

Innovazione nei cassetti? In un mercato molto saturo, dove il ricambio ad "alta marginalità" (considerazione precedente) è relegato a fasce di utenza molto specifiche e che forse non desiderano "stravolgere" il loro modo di fotografare e di conseguenza il loro corredo fotografico, le grandi novità quali sarebbero stando alle tecnologie attuali? Restiamo ancorati, per amor di filo conduttore del ragionamento, al solo sistema reflex tradizionale. A livello di corpi macchina possiamo forse accusare Nikon di aver sbagliato con D5 e D500?

 

...

Certo carissimo,

molte, troppe cose rimaste nei cassetti: brevettate e mai commercializzate.

Pubblichiamo da anni notizia dei brevetti Nikon, la maggior parte dei quali resta lettera morta.

 

La D500 colma a distanze siderali di tempo le esigenze di chi il DX non lo usa per spendere di meno dell' FX ma perche' renda di piu' e in miglior misura: questa gente era insoddisfatta dai tempi della D300...

 

Lasciamo perdere delle carenze in termini di ottiche dedicate (alla D500...)

 

Il 24-70 viene munito del VR (che era forse l'unico valore aggiunto richiesto) dopo ere geologiche e rincarandolo ed appesantendolo ulteriormente

 

Hai sentito mai parlare bene del sistema ONE se non per gli unici ed insuperati meriti di velocita' di scatto e di reazione dell'AF, rispetto a tutti i desiderata (da loro stessi promessi e mai mantenuti) e a tutti i difetti certamente risolvibili se qualcuno avesse seguito lo sviluppo oltre ai meri dati commerciali di pezzi venduti?

Un mese fa ci hanno risolto con un aggiornamento fw il problema creato da quello precedente di tredici mesi prima (annunziatissimo) che ci aveva causato un anomalo consumo di batterie: e se arriva il classico Solone a dire "io infatti non aggiorno il fw di nulla" non fa che alimentare la sfiducia e l'impressione di inaffidabilita' di una Casa che un tempo lontano di questi elementi faceva capitale.

 

Tranquillo, non hai sbagliato a comprare la D5 e nemmeno io la D500: ma lo sviluppo lo stiamo facendo noi....

e a me di soldi non ne passa nessuno per fare questo. 

 

Massimo: qui siamo su Nikonland...

 

non c'e' bisogno di difendere Nikon  ;)

...

Innovazione nei cassetti? In un mercato molto saturo, dove il ricambio ad "alta marginalità" (considerazione precedente) è relegato a fasce di utenza molto specifiche e che forse non desiderano "stravolgere" il loro modo di fotografare e di conseguenza il loro corredo fotografico, le grandi novità quali sarebbero stando alle tecnologie attuali?

...

Ad ottiche si, certo, le sta prendendo di santa ragione da Sigma... ma oggettivamente oggi il professionista/amatore avanzato che cerca un zoom standard di alta qualità in F-Mount e quindi una focale 24-70 / 28-70 o quel che sia... oggi, cosa compra? Il nuovo 24-70VR costa uno sproposito in proporzione a ciò che offre? Si, certo... c'è tanta e necessaria marginalità... Ma ci sono alternative qui ed ora e/o negli ultimi due anni? Il 300 PF non merita molte parole, è un "pezzo unico" ed è ben realizzato... come accusare Nikon? Il 200-500 è forse sbagliato, no anzi!

...

Talmente ricambio e talmente alta marginalitá che i clienti affezionati hanno per le mani un validissimo sostituto del 24-70/2.8, del 17-35/2.8, del 105/2, del 135/2 e del 180/2.8. E TS dal 17mm in su come la concorrenza, e molti fissi poco luminosi modernizzati. 

Ed accessori, per riempire tutte le nicchie come il catalogo di trenta anni fa. 

Il 300 PF é eccezionale, ma arriva con almeno dodici anni di ritardo, non pochi mesi. E ad oggi é un pezzo unico. 

 

Hai scritto tante belle parole, ma cozzano tutte con i fatti, e contro le serrature dei cassetti dove i mille e piú brevetti sono chiusi. 

Un professionista ed un amatore tutte le cose che ho elencato le aspetta da troppo tempo, non da ieri per il prossimo quarto. 

Il problema di Nikon é che salvo qualche pezzo unico, e fantastici corpi macchina che negli ultimi anni hanno avuto qualcosa di sbagliato tutti senza eccezioni, non ha fatto assolutamente niente

Il catalogo é popolato da un numero impressionante di morti viventi, lasciati lí perché qualciuno al mondo ne ha ancora una o due copie in magazzino a far fiorire la muffa sul trattamento antiriflesso. 

Se avesse voluto riempire nicchie e mantenere i clienti fedeli con pezzi ad alto margine e bassa tiratura, avrebbe fatto l'esatto contrario di quello che ha fatto negli anni. 

a_

I dati di bilancio sono incontrovertibili e non si prestano ad interpretazione.
E le previsioni per il 2017 le ha fatte Nikon, mica io.
Potrebbero perfino essere ottimistiche se per esempio non lanciano in tempo e insieme (e consegnano) D850H e D850X.

Di contro é ufficiale che le vendite e i margini di Sony crescono. Perfino quelle microscopiche di Fujifilm crescono.

E stanno arrivando nuovi modelli più o meno annunciati da parte di tutti.

Non é che qui stiamo leggendo le foglie del the :( il guaio é che lo vedono anche loro e loro stessi non vivono in una caverna ma lo sanno cosa cercano i loro clienti (ottiche nuove, mirrorless e compatte serie, migliore qualità e rapporto qualità prezzo, migliore assistenza a cominciare da firmware aggiornati).

E l'unica reazione certa cos'é ? Il taglio dei costi (della rete, dell'assistenza, dei componenti) ...
... cosa dovrebbero fare, invece ?

Chiudere metà fabbriche, lasciare a casa cinesi e laotiani, levare dal listino tutte le Coolpix e tutti gli obiettivi obsoleti.
Smettere di vendere reflex da 300 dollari di tre generazioni fa insieme a quelle correnti.

E ripartire ... dal 1959 ;) con un nuovo intero corredo :) ... Made in Japan ;) ... fatto di pezzi unici che fanno invidia agli altri marchi ;)

....
E l'unica reazione certa cos'é ? Il taglio dei costi (della rete, dell'assistenza, dei componenti) ...

 

Il problema é che questo puzza molto di manovra pre-vendita. 

Il piano di tagli (in Giappone, perché di Thailand e Laos frega niente a nessuno) potrebbe essere quello del futuro compratore, inizialmente messo in pratica dalla vecchia proprietá in modo da essere irraggiungibile da critici e sindacati una volta passato di mano il marchio, e da conservare il valore delle azioni. 

 

Non sarebbe la prima volta, anzi pare essere ormai prassi consolidata all'Ovest. 

a_

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Max Aquila
mag 24 2016 19:39

... cosa dovrebbero fare, invece ?

Chiudere metà fabbriche, lasciare a casa cinesi e laotiani, levare dal listino tutte le Coolpix e tutti gli obiettivi obsoleti.
Smettere di vendere reflex da 300 dollari di tre generazioni fa insieme a quelle correnti.

E ripartire ... dal 1959 ;) con un nuovo intero corredo :) ... Made in Japan ;) ... fatto di pezzi unici che fanno invidia agli altri marchi ;)

come nel 1959, quando aderire al concetto di sistema reflex di piccolo formato era un eresia (condivisa solo da Exakta e pochissimi altri, ma pressoche' ignoti) rispetto telemetro e medio/grande formato,

oggi il salto eresiarca non potrebbe piu' essere quello della semplice mirrorless consumer dx/fx ed anche affidabile, :marameo:

bensi' (in questo ambito) della fondazione di un nuovo sistema mirrorless professionale, con tutto intercambiabile (magari sensori dedicati a certe ottiche compresi)

 

Completo. Fin dall'origine.

 

Ma se questo sia nei cassetti, di certo non ce l'hanno detto ancora.

 

P.S.

grazie a Thom Hogan che suggerisce un sistema allucinante per sbloccare una D500 da eventuali messaggi di ERR da scheda troppocostosa/incompatibile

 

(ussignur...e noi che consigliamo sempre di comprare roba nuova e buona...vuoi vedere che il Tiziano ci straccia tutti come sempre?)

Il nastro adesivo sui contatti, dici ? Mi rifiuto, sono passato a due piedi alle XQD ;)
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Max Aquila
mag 24 2016 20:14

Il nastro adesivo sui contatti, dici ? Mi rifiuto, sono passato a due piedi alle XQD ;)

spegnere...metter su un obiettivo con  "a screwdriver afs"... tenere pressato AF-ON e contemporaneamente accendere!

 

Dice che risolve il 90% dei blocchi ERR  :banana:

 

e raccomanda, nel caso si sia in blocco, di eliminare l'eventuale SD prima di riaccendere con una XQD

 

se ho capito bene...

 

 

Che tipo!!!   :inchino:  :post-42-1201873916:

 

Nikon on the rocks...

 

 

...

Il concetto di nicchia comunque lo intendevo non tanto come "spazi nuovi da riempire" ma bensì come fasce di utenza numericamente limitate... ...

Si, anche io sono sulla tua lunghezza d'onda. 

Nel senso che lo zoccolo duro di chi usa, che so, un DC e ne vuole uno aggiornato. Tanto per fare un esempio. 

 

spegnere...metter su un obiettivo con  "a screwdriver afs"... tenere pressato AF-ON e contemporaneamente accendere!

Dice che risolve il 90% dei blocchi ERR  :banana:

e raccomanda, nel caso si sia in blocco, di eliminare l'eventuale SD prima di riaccendere con una XQD

se ho capito bene...

 

:blink:

a_

Foto
Max Aquila
mag 24 2016 20:24

 

 

Sono stato un early-adopter del sistema One con V1, 10-30 e 18.5.... apprezzato moltissimo il potenziale e deluso come tutti dal mancato sviluppo del sistema :(

 

...

ndr

Qua siamo almeno in tre BETA TESTER dell'intero sistema 1

 

 

 

Due punti secondo me, ma siamo naturalmente a chiacchierata da bar:

  • ridurre si i costi ma cominciando dalla razionalizzazione della line-up prodotti
    • DSRL FX (3 modelli per 4 versioni totali): D5, futura D750 (D5 in tazza piccola come fu la D700 con la D3), futura D750x (sorella della precedente ma con sensore con MP a volontà...), futura D600 (entry level)
    • DSRL DX: D500, futura D7200, futura D3xxx (entry level)
    • MIRRORLESS: imprescindibile e urgente avere un sistema con max 2 corpi macchina, peccato aver sprecato il sistema One. Sistema sul quale fondare non dico i futuri 100 anni ;) ma almeno i prossimi 15/20...
    • COMPATTE PREMIUM: Serie DL & co. nelle varie versioni ma al massimo 3 o 4 da aggiornare nel tempo
    • COMPATTE COOLPIX: tecnologicamente un paio di modelli al massimo, il resto giocato su form-factor, estetica, funzioni extra... il costo di sviluppo deve essere ridotto a nulla...
  • coinvolgimento degli importatori/distributori nazionali per realizzare dei punti vendita che rilancino appeal al brand nelle nuove generazioni, fidelizzino e consentano un accesso diretto al mercato. Certo porterà a malcontenti nella "distribuzione tradizionale" ma tutto si supera..

 

beh,

la tua line up non capisco proprio come li salverebbe dalla crisi attuale, se non per farceli ripiombare sei mesi dopo...

 

Hai salvato proprio tutto...:

 

Nikon deve delegare anche marchio autonomo a chi gli costruisce da lungo tempo (anni 90) le Coolpix

 

facciano loro gli accordi commerciali per le fees, ma il loro marchio principale non deve piu' passare per quelle fetenzie attuali (DL incluse)

 

Niente differenza tra FX e DX per prodotti omogenei,

quindi

- una linea PRO dove bastano ed avanzano tre/quattro corpi macchina differenziati per dimensioni sensore e formato

- una linea standard con due o tre corpi differenziati per destinazione d'uso

-una linea ML che sostituisca del tutto ONE, DL e altre pensate del kaiser, linea del tutto orientata al formato intero (ormai e' tardi per il resto)

 

Nel medio termine, questo nuovo sistema ML si sostituira' del tutto e in maniera completamente modulare alle due precedenti linee reflex

 

E lascia perdere le dinamiche importatore/dettagliante:  fine dei giochi... Amazon & similia tra qualche anno non avranno concorrenti nazionali... fagli piuttosto cambiare politica sulla necessari assistenza... che il Medioevo attuale non funziona

Foto
Aldo Del Favero
mag 24 2016 21:45

... cosa dovrebbero fare, invece ?

Chiudere metà fabbriche, lasciare a casa cinesi e laotiani, levare dal listino tutte le Coolpix e tutti gli obiettivi obsoleti.
Smettere di vendere reflex da 300 dollari di tre generazioni fa insieme a quelle correnti.

E ripartire ... dal 1959 ;) con un nuovo intero corredo :) ... Made in Japan ;) ... fatto di pezzi unici che fanno invidia agli altri marchi ;)

 

Diciamo che dovrebbe fare la Leica o la Phase One... è questo che ci  si aspetta da un nome blasonato come Nikon (con prezzi molto diversi dagli attuali, temo però...e non per tutti...) invece è al livello di un marchio consumerissimo come Sony... con prodotti un tanto al kilo dalla vita troppo breve...

:)  :) Da un nome blasonato come Nikon, ci si aspetta (aspettava) serietá, professionalitá…no tonterie………ora,  prende provvedimenti…c’é un detto “é inutile chiudere la stalla quando i buoi non ci sono piú” ;)

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