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Sigma 180mm F2.8 OS Macro : lo 'sciupafemmine' (test/prova)



 
Carrellata di ritratti in studio, diaframma completamente aperto, luce disponibile
 
Immagine Allegata: _D8X0127.jpg
Immagine Allegata: _D8X0147.jpg
Immagine Allegata: _D8X0584.jpg
Immagine Allegata: _D8X3771.jpg
Immagine Allegata: _D8X3907.jpg
Immagine Allegata: _D8X3972.jpg
Immagine Allegata: ROX_3888.jpg
 
nell'ultimo c'è un completo recupero delle ombre, pur in pieno controluce e nessuna schiarita frontale.
 




Test: Yes



17 Comments

Foto
Andrea Zampieron
nov 15 2015 08:09

Pur avendo il modello prima f/3,5 non posso che confermare la bontà di questa lente ,che uso solo in ambito naturalistico,mai avrei pensato che un'obiettivo dedicato ,potesse regalare ,anche grazie al fotografo e alle modelle,scatti così belli

Andrea

Foto
Leonardo Visentìn
nov 15 2015 13:02
Penso che un Art di focali congeniali al ritratto, anche fosse solo un 135 (ma che non è proprio la stessa cosa, già ce l'hai un 135 - manuale, sublime, ma... corto), non avrà pesi e dimensioni inferiori a questo... o non troppo dissimili da non apparire tra i contro. Certo che la qualità concessa ai risultati... ti ha fatto usare per anni il Fat Boy (200/2) quindi non sarà eccessivo deterrente neanche per questo o per i prossimi (l'aspetto quantomeno è... umano).
Foto
Paolo Mudu
nov 15 2015 14:07

Ho avuto il piacere di provare il tuo Mauro su D3X. Mi ha fatto una buona impressione imbracciandolo, anche se al primo impatto mi è parso difficile da gestire.

Le immagini prodotte, vuoi per l'ottimo VR, vuoi per il numero di lenti impiegato, sono di alto livello. Non è molto luminoso ma la lunghezza focale compensa.

Top!

Foto
Silvio Renesto
nov 15 2015 19:17

A questo punto mi viene una curiosità: a   f2.8-f4  il 200mm f2 era migliore o no? Se sì,  per cosa?

No, il 200/2 resta un oggetto della categoria superiore, questo non é in discussione.
La grana é più raffinata, lo sfuocato ancora più cremoso.
Se la gioca piuttosto con lo Zeiss 2/135mm, pur con i distinguo più ovvi.

Ma questo 180mm ha qualità operative più 'normali', costa un terzo, e, nelle condizioni in cui l'ho usato, va benissimo, i risultati sono qui davanti a noi ;)

A mio parere ha molto più 'carattere' del 150/2.8 OS. Mi piace di più ...

Sasha

 

Immagine Allegata: _D8X7296.jpg

Immagine Allegata: _D8X7299.jpg

Immagine Allegata: _D8X7302.jpg

Immagine Allegata: _D8X7665.jpg

 

D810, Sigma 180/2.8 APO tutto aperto.

Immagine Allegata: _D8X0114.jpg

Heidi, altra luce, sempre tutto aperto

Immagine Allegata: _NDF3203.jpg

 

Nikon Df, controluce, unica illuminazione una pilota da 75w di un flash, fuori campo

Lo 'sciupafemmine' in azione

 

Immagine Allegata: D8X_0080.jpg

Immagine Allegata: D8X_0084.jpg

Immagine Allegata: D8X_0113.jpg

 

Nikon D810, un flash Bowens da 500 W/s con odtobox e griglia a nido d'ape

Come sopra

 

Immagine Allegata: D8X_0093.jpg

 

Immagine Allegata: D8X_0110.jpg

Foto
Max Aquila
feb 22 2016 00:11

sara' la mia vista appannata, ma in queste tue ultime, cosi' come in quelle di Mudu con la DP Sigma nella (stessa?) sua sessione vedo del giallo (Cyan?) nella luce principale.

 

Sbaglio?

Vedi 4150 K e 0 tint, misurati.
Foto
Max Aquila
feb 22 2016 08:12

Vedi 4150 K e 0 tint, misurati.

ho capito, guardando anche quelle scattate con la SD1: forse dipende dall'influenza del velo della modella. 

La luce arriva probabilmente ad esserne condizionata sull'incarnato.

Come è sempre successo negli ultimi 5 o 6 secoli davanti ai pittori europei.

 

Vermeer usava mettere tessutti e stoffe adagiati su tavoli e poltrone (vietando alla servitù di toccarle per mesi) in modo da vedere come i riflessi influenzavano l'ambiante e i suoi soggetti con il passare delle stagioni.

 

Nel nuovo studio, quando non ho necessità assoluta di avere il buio completo, lascio che ci sia una grande quantità di luce naturale su cui vado a costruire, sopra, l'esposizione con il flash, il mio softbox ottagonale con la nuova griglia a nido d'ape proprio per questo.

 

:)

 

Peraltro, toccare il bilanciamento del bianco in tono più freddo, produce automaticamente il viraggio del fondale (che è un grigio maculato) al blu profondo con l'ittero della modella che diventa quello di un vampiro in crisi di astinenza :)

Foto
Max Aquila
feb 22 2016 08:24

Come è sempre successo negli ultimi 5 o 6 secoli davanti ai pittori europei.

 

Vermeer usava mettere tessutti e stoffe adagiati su tavoli e poltrone (vietando alla servitù di toccarle per mesi) in modo da vedere come i riflessi influenzavano l'ambiante e i suoi soggetti con il passare delle stagioni.

 

Nel nuovo studio, quando non ho necessità assoluta di avere il buio completo, lascio che ci sia una grande quantità di luce naturale su cui vado a costruire, sopra, l'esposizione con il flash, il mio softbox ottagonale con la nuova griglia a nido d'ape proprio per questo.

 

:)

 

Peraltro, toccare il bilanciamento del bianco in tono più freddo, produce automaticamente il viraggio del fondale (che è un grigio maculato) al blu profondo con l'ittero della modella che diventa quello di un vampiro in crisi di astinenza :)

ovvio: ma con quel materiale del velo (probabilmente sintetico e luminescente?) l'influenza sembra...tangibile sull'incarnato

Foto
danighost
feb 22 2016 13:20

Come sopra

 

attachicon.gifD8X_0093.jpg

 

attachicon.gifD8X_0110.jpg

Queste due le apprezzo molto :) ...

Foto
Paolo Mudu
feb 22 2016 19:05

Come sopra
 
D8X_0093.jpg
 
D8X_0110.jpg


Amazing...Amazing...Amazing!!!
😃

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