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Nikon, Hoya, Marumi tra CloseUp e Macro

Nikon close up No.5T Hoya HMC +4 Marumi DHG Achromat Macro 200 close up macro lente addizionale diottria aberrazione sferica

Nikon close up no.5T (+1,5)
Hoya HMC (+4)
Marumi DHG Achromat Macro 200 (+5)

 


 
Il problema che affligge l'utilizzo delle lenti addizionali si riassume in due infauste evenienze:
 

Immagine Allegata: 0026 _D8X5524 02052016  1-60 sec a f - 18 Max Aquila photo (C).JPG

-  aberrazione sferica

- correzione cromatica

 
entrambe sono fisicamente connesse al fatto che l'aggiunta di un elemento ottico ad uno schema gia' completo, come quello di un obiettivo, non possa che variare in modo certamente negativo il progetto su cui quell'obiettivo si fonda.
Per arginare il problema nel corso del tempo i fabbricanti di lenti addizionali hanno affinato la qualita' complessiva delle loro migliori realizzazioni, arrivando a realizzare lenti da close up formate da piu' elementi (di solito due) accoppiati in modo da minimizzare entrambi i difetti sopra considerati, prevalentemente il secondo, attraverso la produzione di elementi ottici complessivamente acromatici, ossia ottimizzati su almeno due lunghezze d'onda (quelle del blu e del rosso).
Ha cominciato Leitz molti decenni fa e poi hanno continuato i giapponesi, tra i quali i responsabili del progetto di due delle tre lenti addizionali oggetto di questo test.


Immagine Allegata: 0031 tre 02052016   Max Aquila photo (C).JPG

 
Per realizzare il quale ho utilizzato una Nikon D810 e due obiettivi, non scelti a caso, il Nikon AF-D 50mm f/1,4 un datato rappresentante degli standard della casa di Tokyo ed un piu' recente Micro 85mm f/3,5 per i sensori in formato DX, entrambi con filettatura filtri da 52mm, come la piu' piccola (ma piu' potente) delle tre lenti, mentre le altre due, la Nikon e la Hoya che sono da 62mm, utilizzate con un adattatore step up 62/52mm, qui ritratti insieme sul podio Nikon...
 

Immagine Allegata: 0025 DP3M0895 01052016  1-125 sec a f - 16 Max Aquila photo (C).JPG

 
Il 50 mm rappresenta l'obiettivo cui diminuire la minima maf (che e' di 45cm dal soggetto), mentre il Micro 85 serve a dimostrare come si possa transitare a degli interessanti RR (Rapporti di Riproduzione) partendo da quello massimo dell'obiettivo "naked" di 1:1




Test: Yes



6 Comments

Concordo con te Max, se la lente addizionale è di grande qualità (ed hai visto quanto lo siano le Marumi !) non c'è paragone rispetto ai tubi.

 

Che oltre a farti perdere luminosità, rendere difficoltoso o impraticabile l'autofocus, producono spesso complessi farraginosi dal punto di vista meccanico ;)

 

6 pagine su un argomento così "trascurato", Nikonland è veramente different

Foto
Silvio Renesto
mag 03 2016 08:31

L'ho sempre scritto anch'io che le buone lenti sono una ottima soluzione e che  i tubi sono una farragine, (con l'eccezione dei tubi corti sui tele lunghi, ma siamo fuori dal campo macro) per cui non posso che essere d'accordo, anzi lo sono sempre stato.

:)

max.. se avessi saputo.. ti mandavo giù pure la 4 T ...

errato, correggo e a quanto pare sarebbe inutile.. dartela.. ho la 5 T...
Foto
Max Aquila
mag 03 2016 12:18

max.. se avessi saputo.. ti mandavo giù pure la 4 T ...

next time...

 

Tanto mi sta arrivando l'altra Marumi, quella gia' provata da Silvio.

 

Ora tocca al tuo Micro...stanotte mi sa che...

Foto
Giannantonio
mag 03 2016 13:45

Interessante, non conoscevo e non mi sono mai messo ad approfondire la fotografia ravvicinata. 

Grazie

next time...
 
Tanto mi sta arrivando l'altra Marumi, quella gia' provata da Silvio.
 
Ora tocca al tuo Micro...stanotte mi sa che...


quale micro? 35 o 85? per il primo.. mancano ancora qualche giorno..

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