[viaggi] Una strana estate
estate strana spiagge mare sud Salento
All'inizio della stagione il mare d'estate è simile al mare d'inverno: se non fosse per la temperatura mite e le attrezzature per i bagnanti sulle spiagge, diresti che non c'è quasi alcuna differenza.
Pochissima gente per le strade e nei negozi delle località marine, arenili quasi deserti, acqua ancora freddina per un bagno come vorresti, ed un vago senso di attesa che sembra pervadere i lidi e le persone che vi lavorano.
Poi però arriva giugno, e nei posti di mare del nostro Sud ti aspetti che la stagione sia iniziata: si puliscono le spiagge, si dispongono con geometrica precisione i pali dove poi si montano gli ombrelloni, si tirano fuori le sdraio e i lettini prendisole, si aprono i gazebo con gli snack, le bibite fresche e i gelati per ristorare i bagnanti accaldati ed affamati, e i bagnini con la loro sgargiante maglietta rossa ed il fischietto appeso al collo cominciano a vigilare sull'incolumità dei loro ospiti.
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Ma all'inizio di questo strano periodo post primaverile, mai come quest'anno così umido e timido, quasi schivo, flemmatico nel voler far breccia nella stagione più calda, tanta gente in giro non c'è, come se il perdurare delle piogge avesse raffreddato la voglia delle persone di cercare il calore del sole e il proprio meritato riposo dopo un anno di lavoro, e forse anche dopo un anno di sacrifici per godersi un po' di vacanza in questa maledetta congiuntura economica che perseguita da tempo il nostro paese.
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E malgrado il sole del Salento sia caldo e piacevole come la fresca brezza che lo accompagna ed ovunque si percepisca l'atmosfera dell'estate, sembra appunto che qualcosa manchi perché tutti i tasselli che ti aspetti di vedere vadano a posto.
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Ecco, sì: dove sono i bambini vocianti che correndoti vicino ti inondano di sabbia mentre prendi mollemente il sole sdraiato sul tuo asciugamano? Dove sono le mamme chiassose perennemente preoccupate a richiamare i figli per impedire loro di gettarsi in acqua prima di aver digerito la colazione o per spalmare loro la crema per evitare le scottature del primo sole? Dove sono tutti quegli uomini appesantiti dall'inattività che vedi fare ginnastica in spiaggia convinti di poter tornare in perfetta forma nei pochi giorni della loro vacanza?
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Ma dai, certo, deve essere proprio la gente che popola la spiaggia che manca, affinché tutto rientri nella norma e sei certo di essere arrivato all'estate!
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Ma tant'è: per il tuo periodo di ferie alla fine di un inverno umido e faticoso, non conta l'atmosfera che sei stato abituato a vedere per anni, ma il dolce far niente, il sole che ti scalda, il salmastro che respiri, la sabbia tiepida che senti sotto i piedi, il rumore delle onde sulla battigia, e il tuo riposo per ricaricare il corpo e la mente prima di tornare alle occupazioni di sempre.
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Ecco, quest'anno l'estate che ho trovato è stata questa: una strana estate, ma non meno bella delle altre passate, che ho provato a raccontare con queste righe ed alcuni scatti.
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Racconto simpatico e belle foto, tutte pulite alcune molto essenziali, ariose, piacevoli sia quelle geometriche che quelle impreziosita dalla figura umana.
A me le spiagge con gli ombrelloni piacciono solo così, vuote (e in fotografia).
PS quella del Buddha che guarda verso il mare colpisce. Ma... che ci fanno un Buddha intero e uno componibile (?) in spiaggia?