Frutta e verdura (libro Nikonland 2013)

Uno degli aspetti della fotografia che mi ha sempre affascinato ed incuriosito è la capacità, affatto scontata, di riuscire a vedere oggetti e situazioni comuni da un punto di vista nuovo ed originale, rendendoli "diversi" ma uguali a se stessi. Più gli oggetti o le situazioni sono comuni, più diventa difficile trovare un punto di vista che possa presentarli in maniera differente. Con questa breve serie ho cercato di mostrare sotto una nuova luce, è proprio il caso di dirlo, alcuni degli alimenti che abitualmente portiamo sulle nostre tavole. Il taglio dell'oggetto e l'illuminazione sono i due elementi di sorpresa che spiazzano l'osservatore e lo costringono a valutare ciò che sta guardando. Tutti i soggetti offrono, tramite la luce che li attraversa, una visione nuova sulle delicate geometrie e simmetrie normalmente poco visibili. Questa visione accentuata ci guida nella scoperta di ciò che normalmente guardiamo di sfuggita. E così scopriamo, evidenziandoli, gli arzigogoli della zucchina, l'inaspettata stella nella mela e l'ordinato caos a spicchi della polpa dell'arancia e del limone. Il set dietro questi scatti è di una semplicità disarmante: un flash esterno usato in modalità CLS, un treppiedi, tre bicchieri, una lastra di vetro, un foglio A4 ed un coltello molto affilato. Il foglio A4 usato per diffondere la luce del flash è stato posizionato sotto il vetro ed insieme tenuti sollevati tramite i bicchieri per far posto al flash sdraiato. I soggetti, accuratamente affettati in modo da avere uno spessore il più possibile uniforme, sono stati posizionati sul vetro e focheggiati a mano con l'ausilio del live view usando un'ottica macro. L'inquadratura è stata regolata in modo che ogni singolo soggetto riempisse al massimo il fotogramma, in questo modo tutti i protagonisti, indipendentemente dalla loro differenza di dimensione, avrebbero avuto la medesima dimensione in pixel sul fotogramma.