Non si era mai visto un fenomeno come questo. Nessuno, negli ultimi 40 anni, ha memoria di una cosa del genere. Da un mese circa uno stormo di oltre 300 gru staziona tra i campi e il corso del Sesia. E vuoi che non ci provo ad andare a vederle da vicino?
Una Domenica d'inverno serena e soleggiata. E' un inverno decisamente mite questo del 2016. E' da un mesetto che so delle Gru che stazionano attorno al Parco delle Lame. Le ho già incontrate (2005-2008 più o meno) sulle rive del fiume, ma ho avuto solo modo di sentire il loro distintivo vociare nel buio della notte. Stavolta sarà diverso. Settimana scorsa le ho seguite con il binocolo mentre, di primo mattino, partivano dirette ai campi intorno alla riserva di Casalbeltrame. Questa sera voglio aspettarle al loro rientro sul fiume. Alle 16.40 sono appostato sulla riva del Sesia. Ho scelto di usare il capanno auto-montabile e tentare la fortuna puntando il teleobiettivo al cielo.
Non devo aspettare molto che uno stormo di una trentina di individui compare a sud, direzione Oldenico. Volano in cerchio, intersecando più volte l'asta fluviale. Non capisco se vogliano fermarsi o, proprio oggi (!), abbiano deciso di ripartire verso sud. Di fatto lo stormo si allontana e non lo sento nemmeno più. La luce cala, il tramonto è (per me) troppo breve (ok, non siamo all'Equatore, ma nemmeno in Finlandia). La mia fedele D3 però mi consente di restare "al pezzo" finché c'è una bava di luce, e io ci sto. Nel debole chiarore del crepuscolo, come speravo, le Gru ritornano ed è come avevo immaginato: cercano un luogo tranquillo per passare la notte, e quale luogo migliore se non il greto del fiume nel cuore del Parco delle Lame? Ne arrivano a centinaia, mi sorvolano e proseguono oltre. Le vedo scendere più a monte: accidenti ho sbagliato posto, di poco, ma quanto basta per vederle solo volare sopra di me. Uno spettacolo chiassoso e classico per i paesi scandinavi, un evento storico per me qui nel Parco e io me lo godo, finché scende la notte.
Le foto che desideravo realizzare non le ho, toccherà riprovarci prima che questa occasione svanisca così come è arrivata. Ritorno sui miei passi seguendo il sentiero illuminato dalla luna. Camminar di notte nel Parco in giornate come questa, fredde e secche, è un piacere sottile. Nel silenzio delle tenebre si può udire il topolino nel rovo, il richiamo dell'allocco, il frusciare dei rami spezzati da ... un grosso cinghiale. L'urlo scomposto - di questo si tratta - del Cinghialone oggettivamente mette un po' di inquietudine. Non che io sia timoroso di questo irsuto suino, no macchè, però come si dice < è bene ciò che è bene > quindi poichè son belle che le sette passate, faccio che andare a casa alla faccia del piacere sottile della notte d'inverno.
- Visualizza Nuovi Contenuti
- Nikonland
- Sezioni
- Test
- Guide agli acquisti
- Indice Articoli
- Blog
- Forum
-
Fotografie
- Novità dalle Gallerie Fotografiche di Nikonland
- Una foto soltanto : Consigli & Critiche
- Ultime Immagini Caricate
- Ultimi Commenti
- _____________________________
- Contest e occasioni speciali di Nikonland
- Natura
- Fiori
- Ritratto
- Nudo
- Street
- Motori (auto e moto)
- Paesaggi e Panorami
- Architetture
- Viaggi e reportage di viaggio
- Sport (no motori)
- Vendo e Compro
- Downloads
- Altro
Sarà mite l'inverno ma stanotte faceva un freddo becco anche in pianura.
Per fortuna che l'umidità è bassina ma c'era/c'è ancora il vento del nord