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[cultura] Cosa mangiavano gli uomini primitivi? Ve lo dico io!

Inviato da Silvio Renesto , 23 marzo 2015 · 18456 visualizzazioni

uomo primitivo
[cultura] Cosa mangiavano gli uomini primitivi? Ve lo dico io!

A gentile richiesta ecco il canovaccio della mia conferenza sull'evoluzione della dieta nell'uomo primitivo.
 
Chiaramente è solo un sunto perchè parlerò più di un'ora  e farò vedere un bel po' di immagini che per ragioni comprensibili non posso pubblicare.
 
Però,  per non rendere troppo noiosa la lettura, visto che non posso mettere foto ho messo qualche vignetta, sperando che il tutto vi sia più gradevole.
 
Cominciamo:
 
Come ho scritto nel mio post, è di moda  in USA, e di conseguenza si sta diffondendo altrove, la Paleodieta, basata sull'ipotesi che il nostro apparato digerente non ha avuto un'evoluzione tale da adattarsi ai cambiamenti dell'alimentazione dovuti all'avvento dell'agricoltura e pastorizia. Per i sostenitori della Paleodieta noi abbiamo l'inestino struttrato come quello dei nostri antenati pre neolitici ossia che vivevano di caccia e raccolta, per cui sarebbe sano mangiare come loro o addirittura come chi c'era prima di loro.
Niente cereali quindi e niente latticini, che sarebbero alla base di molte malattie ed intolleranze. Ovviamente niente cibi adulterati zuccherati, conditi, bevande, gassate ecc..
 
Io non sono un dietologo, quindi non entrerò nel merito delle qualità della dieta, ma discuterò dell'evoluzione dell'alimentazione negli uomini primitivi secondo gli studi più recenti (alcuni articoli sono usciti quest'anno).
 
 
Evoluzione umana
 
L'evoluzione dell'uomo è molto  complessa ma semplificando tantissimo suddivisibile in alcune tappe fondamentali:
 
Tra 6 e 8 (secondo l'orologio molecolare basato sul DNA circa 6,5) milioni di anni fa il ceppo che porterà all'uomo si separa da quello che porterà allo scimpanzè,
 
 
Immagine Allegata
 
I primi membri della linea evolutiva che porta a noi vengono chiamti nell'insieme proto-ominini, a parte il fatto di essere bipedi differiscono pochissimo dai futuri scimpanzé
 
Immagine Allegata
 
 
Sui 3,5-4 milioni di anni fa abbiamo gli Australopiteci, tantissime specie, che rappresentano un gradino intermedio, ancora cervello piccolo e faccia quasi da scimmia, ma più umani nel resto dello scheletro; dentatura intermedia tra quella dello scimpanzè (che ha grossi canini ed incisivi) e quella degli uomini (che li hanno piccoli) ovviamente sto semplificando in modo esagerato, ma è solo per dare l'idea. 
 
 

 

2,5 milioni di anni fa ecco i primi uomini ossia membri del genere Homo  il più antico (H.abilis), ha incisivi e  canini ridotti, i primi utensili in pietra e poi, finalmente, a partire da H. erectus, il cervello e le dimensioni del corpo aumentano fino ad arrivare quasi a quelle degli uomini moderni.
Tutto questo ha luogo in Africa.
 
H. erectus colonizza il mondo. Da H. erectus inoltre avranno origine forme che portano a H. sapiens (in Africa) e a Neandertal (comparso un po' prima di noi Vicino Oriente Europa ed Asia) e Denisova (Asia) due specie di Homo  con cui noi sapiens siamo convissuti per un po'  e forse anche un pochino "conosciuti carnalmente"  tanto che un 4% di DNA Neandertal si trova negli Europei ed alcune Etnie asiatiche, mentre una piccola percentuale di DNA di Denisova è presente nei Melanesiani. Neandertal e Denisova scompaiono (e per i Neandertal mi dispiace moltissimo, perchè sono un loro fan :( ), H. sapiens resta, ed eccoci qui.
 

 

Fin qui la storia.
 
E la dieta come si fa  capire?
 
Secondo i metodi classici, dalla forma dei denti, dalla microusura degli stessi, da ciò che si trova associato con i resti e dai dati ambientali. 
La novità è lo studio degli isotopi del Carbonio presenti nei denti e nelle ossa, che ha portato a sorprese. Il tipo di istopi stabili del Carbonio che si trova in ossa e denti dipende da quello che si mangia.
 
 
Le scimmie, compreso il nostro cugino stretto Scimpanzè, hanno isotopi del carbonio che suggeriscono un'alimentazione a base di piante dette C3 (in parole poverissime indica un modo di fare la fotosintesi). Le piante C3 sono la maggior parte degli alberi che fanno frutti, delle verdure a foglia e così via. Anche mangiando animali che si nutrono di piante C3 nei denti ed ossa si accumulano isotopi di tipo  C3.
 
L'uomo moderno ha invece isotopi di tipo C4 che sono caratteristici dei cereali, del sorgo, di altre piante simili alle "graminacee" (per gli esperti, so che non si chiamano più così, ma è allo  scopo di farmi capire da chiunque). Ovviamente anche mangiando bestiame selvatico o domestico che mangia "erba", si vengono ad avere isotopi del tipo C4.
 
Immagine Allegata
 
Si sarebbe portati a pensare che il passaggio C3-C4 nell'uomo sarebbe avvenuto tardi, con l'agricoltura o la pastorizia, od al limite con la caccia grossa.
 
Gli studi indicano infatti che i proto-ominini avevano carbonio di derivazione C3 più o meno come lo Scimpanzè, quindi probabile si nutrissero dello stesso cibo, ossia frutta, germogli, bruchi e piccoli animali che si nutrivano di questi alimenti. Come ci si aspettava.
 
La sorpresa è stata che già negli Australopiteci si ha un passaggio deciso verso il carbonio di tipo C4. Questo significa che, direttamente od indirettamente, avevano cominciato  a nutrirsi di "granaglie" (primitive, i cui semi erano di dimensioni tipo quelle del miglio, o più piccole, non sognamoci i chicchi di grano, di  riso o di mais di oggi), forse in relazione all'ampliarsi della savana a dispetto delle foreste.  Oppure avevano cominciato a mangiare animali che si nutrivano di erbe di savana. Date le piccole dimensioni e la notevole concorrenza (c'erano molte più specie di felini -compresi quelli dai denti a sciabola- e di iene di oggi) nonchè la mancanza di armi di pietra, è fortemente improbabile che praticassero la caccia grossa ad antilopi bufali ecc, ma si ritiene che si nutrissero sia dei "cereali preistorici" (fine della paleodieta? :P ) che di termiti, roditori, che si nutrivano di vegetali C4 e dei loro predatori (rettili, altri piccoli mammiferi).La microusura sui deti indica anche lei questo tipo di alimentazione onnivora ma prevalentemente vegetariana.
 
Il primo uomo (H. habilis) non era troppo diverso dagli australopiteci, ma dalla microusura dei denti sembra avesse un consumo di carne superiore, infatti aveva iniziato a produrre raschiatoi e percussori, con i quali scarnificava le ossa delle prede uccise dai  grossi felini e le spezzava per arrivare al midollo. Molto probabilmente non cacciava nemmmeno lui i grossi mammiferi, ma si comportava spesso come oggi fanno le iene nei confronti dei leoni.
 
Homo erectus cambia la storia.  Per lui la selvaggina di grossa taglia era una componente fondamentale della dieta.  H. erectus è il primo uomo con la cassa toracica stretta  e non a campana, come quella dei gorilla e degli Australopiteci, che indica un intestino molto più lungo, necessario per assimilare meglio le fibre vegetali, mentre la cassa toracica stretta indica una massa di visceri minore. Inoltre, a parità di peso, l'apporto nutritivo della carne per quantià ingerita è notevolmente superiore a quello dei vegetali.
Sembra che introduzione in quantità massiccia della carne abbia dato il via all'aumento delle dimensioni sia del corpo che del cervello, permettendo di restare agili.  Homo habilis aveva circa 500cc di volume cerebrale (noi in media 1500)  più antichi H. erectus avevano un cervello di 750cc di volume mentre  i più recenti di 1200cc (sovrapponbile ai nostri minimi normali) e sono i primi a superare e di parecchio  i 140-150cm di altezza.
 
 
Immagine Allegata
 
 
Gli erectus passano dalla macellazione di carogne alla caccia agli ungulati, mangiano anche pesci, rane e tartarughe palustri, usano il fuoco ed ... escono dall'Africa per colonizzare il mondo.
I successori di H. erectus poi seguiranno varie strade di cacciatori raccoglitori, secondo gli ambienti che incontreranno, finchè nel Neolitico degli H. sapiens incominceranno ad allevare capre e, poi a coltivare.
 
Ecco qui.
 
 
Ricordo se  a qualcuno interessa la cosa sarà il 19 aprile a Malnate.
 
 
 
 
La locandina:
 
Allega File  EXPO - cibo - A5-1 defintivo .pdf (457,8K)
Numero di downloads: 542
 






ma è bellissimo.. e sono sicuro che sarà pure interessante...

Magari poterci essere.

Occupandomi di educazione e divulgazione ambientale (compresa la paleontologia/paleoetnologia del mio territorio), mi inchino di fronte a questo interessantissimo articolo e soprattutto alla tua capacità di sintesi/comunicazione.

Tanto di cappello. Applausi.

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happygiraffe
mar 24 2015 18:01

Bello! Quante cose interessanti. Grazie per l'approccio divulgativo, molto indicato per me che ignoro totalmente questi argomenti.

Occupandomi di educazione e divulgazione ambientale (compresa la paleontologia/paleoetnologia del mio territorio), mi inchino di fronte a questo interessantissimo articolo e soprattutto alla tua capacità di sintesi/comunicazione.

Tanto di cappello. Applausi.

Come non essere d'accordo

Aggiungo solo un... GRAZIE!

Bravissimo Silvio

Grazie Silvio un tema interessante, sviluppato in un italiano piano e  comprensibile anche a chi

non conosce a fondo gli accadimenti  avvenuti in quei tempi lontani;  nonché' le tesi  formulate

dalle comunita' scientifiche che si occupano interdisciplinarmente dell' evoluzione delle specie

''umane'' (o animali?) e dell'ecosistema in cui vivevano.

 

Sono forti pure le vignette !! 

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Silvio Renesto
mar 24 2015 19:25

Grazie per l'apprezzamento, sono contento vi sia piaciuto.

Un po' la "mano" posso dire di avercela perchè  da sempre affianco la divulgazione alla ricerca (su "bestie" un po' diverse ;)) e all'insegnamento "da cattedra", ritengo che sia un aspetto importante, senza contare che mi diverto anch'io.

 

:)

Mi pare che qualche studioso americano abbia messo in relazione i gruppi sanguigni con l'appartenenza ai vari gruppi umani (pastori, allevatori, pescatori e ... ?) e alle diete preistoriche.

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Silvio Renesto
mar 25 2015 19:18

Sì, c'è una corrispondenza, più che altro fra etnie e presenza/assenza di un certo gruppo sanguigno, ma riguardo all'applicazione dietetica  i miei colleghi genetisti   non ne sono molto entusiasti, per usare un eufemismo. Soprattutto dato il calderone genetico che è diventata buona parte del mondo.

Certamente non darei della mozzarella fresca ad un Indocinese, ma non per il gruppo sanguigno :) .

Poi, non essendo un campo di cui sono esperto, non mi addentro oltre.

Bell'articolo Silvio, farai anche un cenno alla tradizione religiosa nell'alimentazione (paleocristiani, ebrei e arabi) in parallelo?

 

Paolo

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Silvio Renesto
mar 26 2015 22:38

No, è roba  più da archeologi/etnologi/storici, io mi fermo alla cacca del Neandertal.

:) 

 

PS in realtà ho tenuto seminari di Archeozoologia in vita mia, ma si trattava di cose su come capire se i resti erano di animali domestici o cacciati oppure come capire se in un insediamento germanico  erano arrivati o meno i Romani sulla base del rapporto maiali/bovini. 

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Bruno Mora
mar 30 2015 20:16

Me lo sono letto e goduto, grazie Professore!

 

p.s. Il dietologo americano che ha elaborato la teoria dei gruppi sanguigni e le diete, si chiama Peter Joe D'Adamo; qui sarebbe lunga da spiegare, nè avrei titolo per farlo, ma ultimamente le sue teorie sono state in parte demolite da recenti studi scientifici, più approfonditi.

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Silvio Renesto
apr 03 2015 15:49

Sì infatti, è  quello che immaginavo dalle basi della teoria e che sostengono i miei colleghi che lavorano sul "vivo".

Contento sia piaciuto anche  a te.

 

 

 

 

PS Ho dimenticato di inserire che parlerò anche delle ultime indicazioni sulla dieta dei Neandertal ottenuta dall'esame del tartaro dei denti.

:)

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Silvio Renesto
apr 10 2015 10:48

Aggiunta la locandina :)

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