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Emergenza rifiuti: "Mo basta!"
Inviato da
Giuliano M.
,
in
reportage
10 maggio 2012
·
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(24.11.2011)
12 novembre 2011: i cittadini e le associazioni scendono in strada per manifestare e gridare “Mo Basta!” all’attività fallimentare del commissariamento in Calabria per l’emergenza rifiuti e ambiente.
Ci si ritrova la mattina a Crotone (fra le città più martoriate dal punto di vista ambientale di tutta la regione), proprio alle spalle dell’ex polo industriale che tante sostanze nocive ha lasciato sparse un po’ ovunque nella città:
La manifestazione è organizzata dalla Rete Difesa del Territorio “Franco Nisticò”, che raggruppa e coordina da alcuni anni tutte le associazioni e i cittadini sensibili alle questioni ambientali in Calabria:
Fra i partecipanti anche i nostri nuovi concittadini, anche loro giustamente preoccupati per la propria salute e le future prospettive di vita:
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Non mancano naturalmente le forze dell’ordine, a cui il corteo non dà alcun problema, tutto avverrà nel massimo rispetto delle regole:
Vi sono poi delegazioni di studenti universitari, incitati da questo loro infuocato collega:
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E naturalmente anche le scuole superiori, i cui studenti offrono alla manifestazione tutta la carica giovanile fatta di slogan e striscioni variopinti:
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L’evento è coordinato a livello locale dalla sezione crotonese dell’Arci, da sempre attenta ai problemi della salute e dell’ambiente:
Diversi esercizi commerciali aderiscono alla protesta tenendo abbassate le saracinesche, mentre la Digos svolge solerte il proprio lavoro di controllo:
C’è chi ci tiene a ricordare le drammatiche conseguenze della situazione ambientale che da anni imperversa sulla città:
E c’è chi rimane indifferente e passivo spettatore ai bordi della strada:
Intanto mi ritrovo nel cuore della schiera studentesca, fra ragazzi forse non del tutto coscienti del perché son lì a battere i piedi a ritmo di musica, ma sono i volti che in definitiva più mi ispirano speranza:
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Il corteo arriva in piazza del Comune, luogo finale del lungo tragitto percorso dai manifestanti, è ora di sventolare bandiere ed accendere fumogeni:
Chi si riposa stendendo ben in vista gli striscioni:
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E chi mantiene saldi in mano slogan e sigle di appartenenza:
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Ragioni, evidenze, rabbia e spirito di sana denuncia vengono snocciolati durante la serie di interventi sul palco, di cui seleziono, a termine del mio resoconto, questo istante significativo: