(28.08.2011)
Il Palio degli Asini, anche quest'anno, mi ha riservato qualche immagine tipica dei piccoli borghi, dove tradizione e vita semplice si fondono in un unicum sempre molto suggestivo.
Appena arrivato, prima che gli animali atrraversino le viuzze del paese, passeggio nel centro storico alla ricerca di qualche scena che possa attirare la mia attenzione. Noto subito il piccolo locale dove un'anziana signora, ritratta già l'anno precedente, è già intenta al suo lavoro di tessitura; ha i capelli sciolti questa volta, e non si fa "pregare" perchè le possa scattare qualche foto. I gesti e l'attenzione che impiega nei sapienti passaggi per dare inizio a una nuova coperta sono sempre gli stessi; le basta la piccola luce di una lampadina e la naturale dedizione di chi quelle operazioni le ripete da una vita:
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Fra gli oggeti in esposizione nella stanzetta del telaio, ce n'è anche uno che viaggia fra i miei ricordi di bambino; la stessa bilancia in legno e basamento in pietra che vedevo sempre nella casa di un tempo della sorella di mia nonna:
Intanto fuori il paese è in festa. Come spesso succede in simili occasioni, bancarelle varie e distribuotri di leccornie di ogni genere si posizionano in modo strategico per attirare l'appetito dei passanti. Non solo dolciumi, ma anche specialità di rosticcerie su quattro ruote, fra cui i calzoni fritti, a cui questi due giovani del paese non hanno saputo resistere:
Giunge l'ora della gara fra gli asini e i fantini. Quest'anno avrà luogo fra le vie di Castelsilano. Riesco appena a cogliere l'attimo in cui i primi della fila appaiono nel punto in cui mi trovo. Passano veloci, si fa per dire, lasciando un'espressione di allegria sui volti dei partecipanti all'evento:
Ci starebbero bene una o due immagini della gara.