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Taccuino fiorentino (parte 2)
La seconda giornata fiorentina si completa con la mia prima visita alla Galleria degli Uffizi. Lì, naturalmente, niente foto. Non solo per il divieto cadegorico che vige, ma soprattutto perchè difficilmente riesco a far coesistere, durante i miei giri artistici, l'osservazione delle opere con la fotografia. O l'una, o l'altra cosa, in modo particolare se visito per la prima volta un museo di devastante bellezza e varietà come gli Uffizi.
All'uscita nel pomeriggio, incontro una manifestazione in costumi d'epoca, con tanto di sbandieratori al seguito:
Il corteo si porta a Piazza della Signoria, sbucando da via D. Ninna, all'incrocio fra gli Uffizi, Palazzo Vecchio e la Loggia dei Lanzi:
Gli sbanieratori riprendono la loro esibizione, ed io per poco non litigo con una rigida vigilessa che mi intima di spostarmi dai figuranti, come se stessi puntando loro un fucile a canne mozze:
Un netturbino organizzatissimo (e somigliantissimo a David Alan Harvey!) continua nel suo lavoro quotidiano:
Fra le meraviglie scultoree della Loggia, c'è il Ratto delle Sabine del Giambologna, con il suo turbinio di corpi intrecciati:
C'è anche chi riposa al fianco di "pietre" antiche di secoli:
E chi si gode l'ultimo sole della giornata, con alle spalle la Giuditta di Donatello:
Terza giornata senza nemmeno uno scatto, causa pioggia costante e luoghi visitati troppo ricchi di novità e attrattive per i miei occhi.
La mattina del quarto e ultimo giorno la trascorro a Santo Spirito. Purtroppo il Crocifisso ligneo di Michelangelo posto in sagrestia non è visitabile, se non a partire dal sabato successivo... Sono lì quasi espressamente per vederlo, ma pazienza... La chiesa è comunque magnifica, ricca di opere splendide, come questa tavola del Donnino:
Un pò stanco del carico dei tre giorni alle spalle, ho ancora qualche ora a disposizone prima della partenza. Con le mie fedeli e provvidenziali guide Touring in mano, avanzo qualche ipotesi di visita last minute. Mi decido, infine, per il Museo dell'Opera del Duomo.
Già visitato nel 2008, c'è un motivo ben preciso per cui scelgo di tornarci per la seconda volta.
Lì, intanto, le foto sono consentite, così, anche un pò per rilassarmi, seguo alcuni visitatori nei loro giri fra statue ed elementi archittettonici:
C'è anche un "leonardesco" guardiano di sala che si abbandona a qualche breve pisolino:
Ed una signora non italiana, elegantissima nella sua garbata sobrietà, che pare conversare visivamente, mentre la ritrae a matita, con la Maddalena di Donatello:
Ammirato, quasi un pò smarrito, un altro turista osserva dal basso le formelle di Andrea Pisano e bottega, le originali dal campanile di Giotto:
La maschera funebre del Brunelleschi può impressionare forse i più sensibili; a me emoziona tantissimo vedermelo lì, dopo secoli dal suo ultimo giorno di vita:
Non sono il solo reflex-munito fra i turisti presenti:
Ma l'unico che ha deciso di riprendere più curiosamente i visitatori del museo che le opere d'arte:
All'uscita nel pomeriggio, incontro una manifestazione in costumi d'epoca, con tanto di sbandieratori al seguito:
Il corteo si porta a Piazza della Signoria, sbucando da via D. Ninna, all'incrocio fra gli Uffizi, Palazzo Vecchio e la Loggia dei Lanzi:
Gli sbanieratori riprendono la loro esibizione, ed io per poco non litigo con una rigida vigilessa che mi intima di spostarmi dai figuranti, come se stessi puntando loro un fucile a canne mozze:
Un netturbino organizzatissimo (e somigliantissimo a David Alan Harvey!) continua nel suo lavoro quotidiano:
Fra le meraviglie scultoree della Loggia, c'è il Ratto delle Sabine del Giambologna, con il suo turbinio di corpi intrecciati:
C'è anche chi riposa al fianco di "pietre" antiche di secoli:
E chi si gode l'ultimo sole della giornata, con alle spalle la Giuditta di Donatello:
Terza giornata senza nemmeno uno scatto, causa pioggia costante e luoghi visitati troppo ricchi di novità e attrattive per i miei occhi.
La mattina del quarto e ultimo giorno la trascorro a Santo Spirito. Purtroppo il Crocifisso ligneo di Michelangelo posto in sagrestia non è visitabile, se non a partire dal sabato successivo... Sono lì quasi espressamente per vederlo, ma pazienza... La chiesa è comunque magnifica, ricca di opere splendide, come questa tavola del Donnino:
Un pò stanco del carico dei tre giorni alle spalle, ho ancora qualche ora a disposizone prima della partenza. Con le mie fedeli e provvidenziali guide Touring in mano, avanzo qualche ipotesi di visita last minute. Mi decido, infine, per il Museo dell'Opera del Duomo.
Già visitato nel 2008, c'è un motivo ben preciso per cui scelgo di tornarci per la seconda volta.
Lì, intanto, le foto sono consentite, così, anche un pò per rilassarmi, seguo alcuni visitatori nei loro giri fra statue ed elementi archittettonici:
C'è anche un "leonardesco" guardiano di sala che si abbandona a qualche breve pisolino:
Ed una signora non italiana, elegantissima nella sua garbata sobrietà, che pare conversare visivamente, mentre la ritrae a matita, con la Maddalena di Donatello:
Ammirato, quasi un pò smarrito, un altro turista osserva dal basso le formelle di Andrea Pisano e bottega, le originali dal campanile di Giotto:
La maschera funebre del Brunelleschi può impressionare forse i più sensibili; a me emoziona tantissimo vedermelo lì, dopo secoli dal suo ultimo giorno di vita:
Non sono il solo reflex-munito fra i turisti presenti:
Ma l'unico che ha deciso di riprendere più curiosamente i visitatori del museo che le opere d'arte:
(continua...)