[polemica] Fotografia oggi nell’era della tecnologia 3.0 moda o glamour
Oggi più di ieri, la fotografia è per un verso facile a farsi ma difficile nel riscuotere consensi, il più dovuto a un inquinamento visivo odierno.
Vuoi per il momento storico attuale, che anche il meno abbieto nel mondo virtuale ha un telefonino e un account facebook e quindi soggetto alla visione di immagini banali, prive di messaggio e per lo pià selfie al limite del guardabile. Tutto questo si traduce nella mente collettiva che basta una foto nitida, a fuoco e ben esposta per essere definita "bella"
MA E’ DAVVERO COSI?
Ovviamente qui non mi metto a discutere sulle foto di facebook, che francamente non ci interessa. Ricreare o fare immagini di impatto visivo e raccogliere le tendenze attuali in ambito della fotografia fashion o del glamour patinato che dir si voglia, è cosa difficile, lo era ieri lo è oggi, magari non nella tecnica che oggi è alla portata di tutti, infatti basta spendere un po di soldi e in tanti rqaggiungono performance di notevole importanza fenomeno che si vede molto nello sport!
MA LA FOTOGRAFIA NON è FATTA SOLO DI INVESTIMENTI.
Ovviamente parlo di Fotografia applica, non di “scattini” domenicali, quelli devono crescere e magari sviluppare il loro lato creativo.
Questo mio scritto nasce dopo la provocazione fatta riguardo la tecnologia avanzata, richiesta per poter produrre immagini di spessore.
Noto che a distanza di dieci anni, ovvero più o meo il momento del mio ingresso qui in nikoland, c’è stato un progresso, da parte di tutti voi… O almeno chi ancora frequenta questa piazza!!!! Io, fotografo normale fui cacciato da altro forum in voga in quegli anni, solo per aver parlato di gnocca. ( parlato è mica mostrata!)
Trovai porte aperte in queste pagine e complice la mia voglia di conoscere e sperimentare il web portai anche qualche innovazioni. Sono passati dieci anni e credo che qualcosa sia sfuggito di mano.
Nulla di grave, sia chiaro, un’evoluzione, ovvero chi 10 anni fa ascoltava, oggi professa e insegna.
Siete tanti, ricordo un romano, sparito da qui, che ho incontro su fb, casualmente pochi mesi fa, oggi tiene corsi, e in facebook, parla da professore, un mio unico intervento, e niente mi ha bloccato... Questo ha fatto un corso di fotografia tre reportage a roma uno nel quartiere ebraico e mo si sente professore...
Inutile dire che spaccia ciofeche per immagini di reportage, e professa cio che alla lunga non ha capito lui per primo nonostante faccia corsi a scuole e altro...
Ma ve ne sono molti altri... E credetemi finché giocate a spiegare la tecnica è un conto, quando oltrepassate la linea e pensate di poter spiegare questo dannato mestiere vi trovate a un bivio.
Il primo: Vi ascoltano quelli che più o meno stanno sulla vostra lunghezza d’onda, alcuni ci vivono anche, altri cazzeggiano, questi vi danno di sicuro ragione, un po come il like in facebook, lo si da cosi per partito preso... di sfuggita ma non ce ne frega un cacchio di cosa hai detto e cosa hai fatto.
L’altra strada che potete prendere è decisamente tortuosa, trovate chi questo mestiere lo ha intrapreso da adolescente, lo ha studiato, lo ha imparato sul campo, e non si limita a sfornare immagini ben esposte dal boken figo, ma hanno un background sulla comunicazione visiva che sa riconoscere quando una foto è una foto di merda.
Queste persone stanno fra il famoso e il fotografo di paese ex operaio della fiat impprovvisato fotografo, non hanno diplomi, magari sono gnucchi a scrivere ma masticano fotografia e comunicazione visiva da oltre 30 anni.
Sono spesso succubi di richieste di clienti, o art director che richiedono e pretendono cazzatefotografiche, e ti impongono di farne di colossali, si difendono e dietro richieste assurde eseguono cercando di usare bene la luce!
Molti di questi stanno silenti, lasciano fare, molti manco leggono certe cose sono magari anche famosi, e si preoccupano di lavorare. Io mi reputo nel mezzo, vi leggo e partecipo, mi appassiono, e capita che in una conversazione affermo che forse, oggi non serve un nuovo sensore e un nuovo af, ma serve studiare!!!
In risposta, ottengo una sottile presa in giro, si accusa di non avere una foto in archivio che tenga la stampa a parete si ipotizza sulla grana delle immagini o su discorsi concettuali o turbe psitiche.
Si prosegue sostenendo che senza nuovo corpo macchina non si fotografa, o meglio lo si fa ma con più fatica.
Bene!!!
Ma siamo così sicuri che le tante immagini di donne bellissime tecnicamente perfette sono da ritenersi immagini di glamour- moda?
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Le due immagini sopra sono di Mauro Maratta, sono immagini che lui stesso ha usato per sostenere la tesi che senza il tal obbiettivo non avrebbe potuto fare certe cose...
Sono immagini, punto!!!
Cosa dicono?
Dicono nulla!!
Sono una bella ragazza messa li, ben illuminata, per alcuni ( spesso chi compra le immagini ) la vede pure sfocata.
ma lo stesso discorso lo posso ribaltare nelle immagini sportive usate d'esempio
sono esempi presi dalla galleria non me ne vogliate
Immagini ben fatte, ma sono davvero immagini d'impatto visivo? o sono immagini fredde descrittive si, ma viste e riviste?
qui immagini fatte per l'occasione con nikon d5 (sera) e nikon d750
Forse mi sbaglio ma io nonostante usassi la sera la nikon d5 sono riuscito a fare un immagine, leggermente mossa e con l'inevitabile grana, forse non tiene la stampa della parete del priellone a milano ma sinceramente mi da l'impressione che trasmetta decisamente di piu delle due precedenti? voi che ne dite? Ma torniamo alla moda Glamour
La moda in senso moderno nasce con la fotografia. Perché all’idea stessa di moda compete per definizione il rendere credibile il sogno, ovvero, fare di uno stile di vita immaginato e agognato qualcosa di visibile nel quale immedesimarsi e confondersi.
Questa la vera forza d’attrazione tra moda e fotografia, non solo l’ausilio tecnico di un mezzo meccanico o digitale che sia.
Non credo che esistano immagini belle o meno belle, possono essere tecnicamente ben fatte o tecnicamente meno ben fatte. Indiscutibile, e credo che fermarsi sul lato grana sia uno dei principali errori nel comprendere che l’immagine sia altro.
Quello che è importante secondo me, è quello che l'immagine comunica: se l'immagine comunica qualcosa, ha un senso comunicativo, ti dà un'emozione, allora funziona. Se un'immagine invece è perfetta, tecnicamente senza nessun errore, composta bene però è fredda, non ha un'emozione, e non comunica un'emozione, allora non è un'immagine ben fatta.
Sono proprio questi aspetti che vengono indagati mediante la presenza del nudo negli scatti di grandi fotografi, che spesso qui ho visto emulare con pessimi risultati…
Io mi ricordo quando dieci anni fa vi ho incontrati al primo workshop di nikoland, c'era Melissa, e cerano alcuni di voi che sono ancora presenti, gente che di fronte alla modella tremava come fosse di fronte al suo giudice inquisitore, o chi prima ancora che Melissa togliesse il reggiseno aveva già fatto 300 foto… ( un video di pessima qualita lo trovate nel mese di agosto nel 2008 ovviamente sgranato...sul mio sito http://blog.fototm.com/)
Vi siete affinati, ma siete rimasti a una bella donna su un fondo, ben illuminata.
Siete sicuri che sia fotografia, ma soprattutto siete sicuri che senza quello che avete per fare ciò, vi serve altro? e lo chiedo nelle due specifiche, anche se è inevitabile che un miglior autofocus 200 punti, un inseguimento e 30 scatti al secondo forse nello sport permette anche a mio cuginetto dilan che ha 8 anni di fare un buon lavoro...
Ma davvero volete questo?
Ma torniamo alla moda e partiamo dal più famoso fotografo contemporaneo che sicuro molti di voi conosce, David La Chapelle la sua fotografia riproduce un’immagine satirica e grottesca della contemporaneità è un pò l'uomo che ha anticipato il digitale, colori sgargianti, contrastanti un vero gioco-studio sui colori
(armonie di colori, colori complementari, insomma quelle cose che dimostrate di conoscere tutti )
l’eccessiva cura estetica, e pensate che qualcuno ha anche ipotizzato che le sue immagini evidenziano la perdita di certi valori caratterizzato da una società eccentrica atta ad apparire e non all'essere. Immagine ricercata che non vedo nei set, come non vedo manco lo sforzo basilare sulla creazioen di un'immagine.
Voi mi direte che vi concentrate sul corpo femminile, sulla modella sull'eros.
Bene, andiamo a vedere i nudi di Robert Mapplethorpe rappresenta gli estremi
dall’omosessualità, al limite della pornografia, e lo fa sfruttando momento e culture epocali oppure un Oliviero Toscani che
sfrutta e crea immagini per scioccare, per scuotere le menti e lo fa in modo egregio sono esempi per dire che l'immagine deve parlare e chi se ne fotte se le non sono nitide al limite della visione ma tutte uguali... differenziare, cosa che ogni buon fotografo che si rispetti deve ricordarsi fino alla nausea prima di fare click.
Oggi cari miei non basta il vetro migliore in circolazione e il sensore eccellente e una bella donna ben truccata per dire “sono un fotografo”
La moda espressa in fotografia, un corpo nudo, condivide con la rappresentazione artistica che incarna i canoni estetici dell’epoca, e anche se persegui un concept se non vi è anima rimangono una brutta copia dell’originale.
Creare e inventare è sinonimo di creatività e quando dieci anni fa dicevo che un buon fotografo deve avere qualcosa da dire e per farlo bene deve avere un percorso formativo, culturale e diciamocelo un po di creativita non stereotipata.
con l'aggiunta di esperienze di vita che haimè, mammano aumenta, accorcia il tempo per esprimerla.
Il mero lato fisico di un’immagine che ha tutti i canoni per essere bella ma fredda, rimane una foto piatta e banale sotto certi aspetti inutile, o forse la didascalica immagine di una bella donna.
Senza anima!! che tu l'abbia fatta con iphone o con il vetro piu costoso del mondo rimane un'immagine inutile...
Non vedo interpretazione non vedo senso, se non una cura maniacale del senso estetico.
Newton alle sue donne dava interpretazioni che andavano dall'autoritario o provocatrici e consapevoli del loro potenziale tanto da farne sfoggio anche attraverso il nudo non, si limita a fotografare la bellezza fine a se stessa, bensì concentra la sua attenzione sul potere seduttivo espresso da tale bellezza.
donne che interpretano non donne passive
Ora di Newton, ne nasce uno, e per essere lui, devi farlo nella sua epoca.
Il senso a tutto questo lo posso trasformare in poche righe: Con macchine fotografiche da milioni di pixel, e con autofocus super precisi puoi eseguire il compito, il mezzo te lo rende semplice, se fotografare senza af e pellicola a tre scatti al secondo una partita o la formula uno dovevi essere capace, oggi ti siedi punti e scatti e a casa qualcosa di buono lo trovi, questo nello sport.
Ma se vuoi creare qualcosa, puoi avere tutte le macchine fotografiche di questo mondo, l’ultimo ritrovato nell’illuminazione, ma a interpretare e creare sei tu, forse in un futuro lo faranno le macchine e ci toglieranno anche questo gusto di interpretare la creatività che è in noi, ma per ora la differenza la fa sempre e comunque la testa…
Ergo, qualcuno in dieci anni è cresciuto, altri forse si sono fermati, ma non ve lo ordina il medico di essere fotografi e molti di voi mica vogliono esserlo... siete amatori, e alcuni ad alto livello, ma da li ad arrivare a soddisfare un cliente, creare un immagine pubblicitaria e sopratutto saper motivare tale immagine che viene prodotta è una cosa differente.
Essere padroni della tecnica e sapere tutto sul boken, sviluppare raw nef, calibrazioni e affini, è tecnica, l'arte è altra roba, pensate che molti fotografi oggi ( Toscani uno di quelli ) di tecnica non sa una sega, si limita a esporre l'idea e gli assistenti preaparano il tutto sotto la sua visione e lui arriva e fa click...
Io, forse sono nostalgico, sono de pensionare come sostiene qualcuno e in parte lo sto facendo, sono 30 anni che analizzo e guardo immagini oltre che a farle, qualcosa ho capito e nel mio mondo ovvero il mondo professionale
ho il mio perchè, un po di copertine le ho fatte, ho bazzicato la moda e lo sport, e l'ho sempre fatto dietro compenso.
Forse l'avvento del digitale mi ha preso in castagna nel 2000 mi sono rimboccato le maniche e ho recuperato tralasciando molto del percorso formativo che oggi serve, sfrutto il mio backgraund professionale e mi adatto e inseguo.
La differenza la fa la creativita e mio saper vedere dietro le righe.
E credetemi quando affermo che serve studiare di piu so quel che dico!
Interpretare e non riprendere cio che vedi creare un messaggio e possibilmente dire qualcosa, dare importanza ai dettagli, ai particolari...
e pensate lo si può fare anche con i maschietti non solo con le belle gnocche!!!
Che dire....
Primo grazie per compartire con noi le tue parole e riflessioni e poi che le condivido al 100%.
Come gia detto, non mi sento in crisi e credo nemmeno tu ma vedo molta crisi nel settore proprio per mancanza di creativita e trasmissione di emozioni. In altre parole le radici della fotografia.
E questa mancanza la si trasmette e la si ricerca, per me inutilmente, nella tecnologia.
Perché se una foto e' scialba sarà una foto scialba solo con più risoluzione.