[shooting exp] Schiava e Padrona
Domenica avevamo lavorato con la bella Julia Zu.
E mi aveva particolarmente ispirato il set con luce di taglio, lei in blazer e gonna corta e il tavolo tra lei e noi.
Quando ho saputo che Julia si incrociava con la sua amica Heidi per andare a fare un tour di lavoro in Svizzera, ho pregato Rossano di riservarmi un'oretta nel tardo pomeriggio.
Ho trovato le due russe che cinguettavano tra loro come se non si vedessero da decenni.
Le ho guardate, e mi sono lasciato ispirare dal loro differente carattere e dalla profonda differenza che ne sottolinea due bellezze differenti.
A loro dire incompatibili - tanto che cercano di evitare di posare insieme - ma secondo me è proprio quello che rende la coppia tanto interessante.
Come peraltro avevo già sperimentato lo scorso ottobre quando si fecero vedere insieme a Milano (leggere qui il dettaglio sullo shooting)
.
Quindi gli ingredienti secondo me c'erano tutti per fare una cosa, se non proprio originalissima, almeno coinvolgente. Che poi è il mio obiettivo ultimo quando fotografo.
Io scatto per me stesso e non per un committente. E se posso mi metto alla prova di fronte al limite che posso raggiungere.
Per l'occasione apparecchiature minimali.
La mia fida Nikon D5, il Sigma 135mm F1.8 Art anche se per le foto in coppia ho sempre utilizzato il fantastico Nikon 70-200/2.8E FL.
Sul fondo il foglio di vinile che simula un muro sbrecciato, di toni di grigio e verde.
L'illuminazione principale data dal nuovo Godox AD200 Pocket Flash con un softbox ottagonale piccolino, sempre di taglio.
Di schiarita sul lato sinistro un Godox QT600 II la cui luce, già ridotta dal un ocotbox da 95cm, è stata ulteriormente ridotta ad una sottile lama da due pannelli neri distanziati tra loro di non più di 10 cm.
Il trigger Godox di controllo dei due flash, l'AD200 lasciato libero in TTL, l'altro in manuale al minimo della potenza.
Niente esposimetro e ancora più essenziale, nessun disturbo, niente musica, niente rumore.
Dopo un primo set con la sola Julia
alla quale ho chiesto un atteggiamento deciso e forte, da donna sicura di se e che sa quel che vuole ...
... ho riunito le due ragazze (reduci da un altro set tutto solare, giocato su simmetria e nessuna ombra, ed ho chiesto la loro collaborazione, lasciandole libere di continuare a parlare tra loro delle loro cose.
Pregandole solamente di - mantenere - almeno nell'espressione, una certa serietà, anche quando (ed è successo svariate volte) non riuscivano a trattenere le risate del momento.
Loro due insieme, e Julia in particolare, non fanno set così "glamour". Ma per me sono state così carine da accontentarmi.
Incominciamo. Le foto descrivono la situazione piuttosto bene e ulteriori chiacchiere sarebbero superflue e stucchevoli, quindi vi lascio alla selezione che ho fatto
la Padrona riflette mentre la sua Schiava è assenta. Pensa sia venuto il momento di invertire i ruoli del gioco.
ma no, il suo carattere resta il più forte
e si impone
ma è stato solamente un gioco, un innocente gioco fotografico.
che voglio incorniciare con questo bel sorriso finale.
Un set impostato sulla cieca fiducia nell'apparecchiatura scelta, nei soggetti, nella conoscenza del set e dei materiali.
Gli altri ingredienti, la giusta confidenza e, sempre, il massimo rispetto.
Quanto mi piace fotografare nel 2017 con gli strumenti del 2017.
***
Note tecniche finali.
Non c'é praticamente postproduzione in queste foto. La luce è quella del set. Quella principale data dal TTL della D5 e del Godox.
Lo sviluppo è stato fatto - per accentuare il contrasto proprio dello schema di luce - con il forte Adobe Camera Standard, al posto dell'usuale D5 che ho profilato da me (o del flat che uso con la D810).
Le foto a me in fondo andavano già bene mentre le vedevo nel display LCD durante lo shooting.
Potere della tecnologia al mio servizio.
Mi piacerebbe assistere (solo assistere) a qualcuna delle tue sessioni fotografiche. Questo è un mondo a me sconosciuto e vorrei capire come riesci a interfacciarti con le modelle. Capisco che sono delle professioniste ma credo che il tipo di intesa che si stabilisce tra loro e il fotografo sia determinante per la buona riuscita del servizio.
Che dire delle foto? Tecnicamente perfette, come al solito: illuminazione impeccabile... e quelle due lenti straordinarie. Una tridimensionalità pazzesca.