[natura] Libro Nikonland Natura 2014: Le Libellule del Parco Nord Milano
libro nikonland natura macro
"Resto sempre sorpreso quando la gente mi chiede dove trovo i miei soggetti macro... a volte basta recarsi nel giardino vicino casa o in un terreno abbandonato, ed è più un viaggio di visione interiore che un viaggio in luoghi più o meno adatti" Così scrive John Shaw tradotto da E. Martorelli nell'introduzione alla "Guida Completa alla Macrofoto", Editrice Reflex, Roma, (titolo originale John Shaw's Close ups in Nature).
Uuno dei vantaggi della macrofotografia è che non occorre andare lontani per trovare soggetti interessanti, quindi si può praticare anche se non si ha tanto tempo o molti mezzi. "Basta un occhio che sappia osservare e distinguere...dimostrare che anche nel banale c'è del meraviglioso" (sempre parole di John Shaw) .
Il mio contributo è ispirato proprio a questa visione delle cose.
Il Parco Nord Milano è un grande polmone verde che si estende all'incrocio fra i Comuni di Milano, Bresso, Cinisello Balsamo e Sesto San Giovanni.
E' costituito da un'alternarsi di ampie aree a prato e zone boscate (sia residue che piantumate ex novo) ed è percorso da una rete di sentieri pedonali e piste ciclabili.
Nonostante sia frequentatissimo, una vera valvola di sfogo per migliaia di cittadini, conta una discreta fauna, soprattutto uccelli, che però non sono facili da fotografare, per via della presenza umana.
Oltre a prati e boschi, il parco è attraversato da numerose piccole rogge e canaletti di acqua limpida, ci sono anche dei laghetti ed è presente uno stagno "didattico" in una zona accessibile, ma separata dal resto del parco da una recinzione.
Una delle piccole rogge
Lo "stagno didattico"
In questi piccoli corpi d'acqua la quantità e la varietà delle libellule è molto elevata, con diverse specie sia caratteristiche di acqua corrente che ferma che coabitano più o meno pacificamente (conoscendo il "carattere" delle libellule, sarei per il meno).
Per realizzare queste foto ho usato come corpi macchina Nikon D800 e D7100, come obiettivo quasi sempre il Nikon 300mm f4 AFS, da solo, con tubi di prolunga o un converter 1.4x; ho usato il cavalletto, talvolta appoggi di fortuna. Ho fotografato nella maggior parte dei casi in luce ambiente ed esposizione manuale, qualche volta ho usato un flash per schiarire le ombre.
Abbondantissime ovunque le damigelle la più comune è Ischnura elegans. Questo maschio teneva una posizione insolita delle ali (normalmente le tengono chiuse sopra il dorso) perchè dev'essere sfuggito da una ragnatela di cui ne è rimasta un po' su un'ala ed era molto infastidito, cercava in ogni modo di ripulirsi
L'accoppiamento di due Ischnura, con i partner nella classica forma a goccia
Nelle zone ad acqua corrente abbondavano gli Orthetrum, in rapido volo o posati su steli e canne di palude.
Sia Orthetrum brunneum
Un maschio tutto azzurro
Che Orthetrum coerulescens
Sempre un maschio.
Dove l'acqua è un po' più ferma, si trovano le Crocothemis, il cui maschio è tutto rosso, zampe comprese.
Questo esemplare un po' arancione potrebbe essere un maschio immaturo o più probabilmente essendo una foto di Agosto una femmina "arrossita", variazione frequente.
Volatrici a largo raggio, le Aeshna mixta sono le libellule più grandi della zona, si posano molto raramente.
Passando allo stagno, si incontra di nuovo qualche Orthetrum, le Crocothemys è in più ci sono le pigre Libellula depressa.
Il maschio è quello azzurro, l'altra è la femmina.
e una quantità infinita dei più piccoli Sympetrum, soprattutto S. striolatum:
Cosa curiosa, ho incontrato una femmina di S. sanguineum in mezzo agli striolatum.
Infine, dove c'è un po' di ombra, le piccole, verdi Lestes, caratteristiche per tenere le ali aperte a 45°, tanto che gli inglesi le chiamano spreadwings.
Insomma, in pochi metri quadrati, tutto un mondo, affollato e affascinante. Perchè, naturalmente, non ci sono solo le libellule, ma una galassia di piccole creature e con un po' di attenzione e di pazienza, si può cogliere la complessità della natura anche nell'angolo dietro casa. Basta sapersi "avvicinare con lo sguardo".
Silvio Renesto
Che belle. Tra quelle (tante) che ancora non ho incontrato ci sono le L. depressa, in special modo la femmina che ha un colore magnifico.